Il mio cervello si blocca un attimo, ho mille altre cose da fare prima.
Oggi devo vedermi con le ragazze e sinceramente preferirei parlare con Jordan prima di tutti.
«Oggi proprio non posso, ma in settimana sicuramente prenderemo questo caffè.» dico sorridendo.
Erik è un bravo ragazzo e mi fa piacere rivederlo e parlare con lui.
«Va bene, salvati il mio numero, se cambi idea chiamami.» dice con la sua voce roca.
«Certo, ci sentiamo.»
«Ci conto, Gracel.» dice chiudendo la telefonata.
Ci tengo anche io.
Sento suonare il campanello e mi dirigo verso la porta, sarà sicuramente Serena.
Apro la porta e vedo la mia bella amica davanti a me.
Indossa un paio di jeans molto aderenti ed una maglietta azzurra con le bretelle che scendono sulle spalle.
«Sei bellissima.» dico abbracciandola.
«Anche tu, tesoro.» dice stringendomi.
«Dove andiamo a mangiare?» domando prendendo la borsa e chiudendo la porta di casa dietro di me a chiave.
«Andiamo a mangiare sushi?» dice la mia amica con gli occhi che le brillano.
«Mi hai convinta!» dico sorridendo.
Iniziamo a camminare verso il ristorante giapponese più vicino.
«Mi ha chiamato Erik.» dico alla mia amica.
«E cosa voleva?» domanda sorridendo.
«Prendere quel famoso caffè, ma gli ho detto che oggi avevo altri impegni.» dico sorridendo.
«Mi sento onorata!» dice la mia amica ridendo sapendo di essere lei "l'altro impegno".
Rido per la sua esclamazione.
«Comunque vorrei anche parlare con Jordan prima di pensare a qualsiasi altra cosa.» dico alla mia amica abbassando lo sguardo.
Nominare quello che dovrebbe essere il mio ragazzo mi fa stare male, spero che domani venga a scuola, ho bisogno di spiegazioni.
«Stai tranquilla, andrà tutto bene.» dice fermandosi e spingendomi tra le sue braccia.
Sento il suo profumo di vaniglia così familiare e mi rilasso, avevo bisogno di lei.
«Grazie, tesoro.» dico stringendola forte.
«Adesso andiamo, il sushi ci aspetta.» dice sorridendo e iniziando a correre prendendomi per mano.
Cerco di dirle di fermarsi o almeno di rallentare, ma non vuole saperne niente, corriamo in mezzo alle persone che ci guardano come se fossimo due pazze. Corriamo come se fossimo tornate bambine, mi viene da ridere. Ridiamo entrambe mentre sento il respiro farsi freddo in gola.
Arriviamo davanti al ristorante con il fiatone ed i capelli spettinati, non so perché ci siamo messe in ridicolo davanti a tutta quella gente in questo modo, ma non mi interessa.
Adoro questa ragazza.
Dopo aver ripreso fiato entriamo nel ristorante e ci sediamo ad un tavolino vicino ad una grande vetrata che si affaccia sul parco vicino al ristorante.
Grandi alberi e tanti fiori riempiono il paesaggio ed un senso di pace si fa strada nel mio cuore.
La cameriera dagli occhi a mandorla prende le nostre ordinazioni e si allontana verso la cucina.
Non vedo l'ora di abbuffarmi di tutti i tipi di sushi che ho ordinato.
Ho scoperto la cucina giapponese un anno fa e me ne sono completamente innamorata, ogni volta che ne ho la possibilità faccio una mangiata di buon sushi o anche di altre pietanze orientali.
Restiamo a lungo in silenzio, non è un silenzio imbarazzante, è un silenzio di quando le parole non servono perché il linguaggio dei cuori non si esprime con la lingua.
Voglio bene a questa ragazza e sono felice che Cristina abbia fatto in modo di dovermi ritrovare accampata in camera sua, grazie alla stronza ho potuto rafforzare l'amicizia con Serena.
«Cosa ne pensi di Miriam?» domanda la ragazza seduta di fronte a me.
«Caratterialmente mi piace molto, è pazza ed impulsiva, con lei non ci si annoia mai. Entrambe mi avete salvata, siete ciò di cui ho bisogno. Siete i due pesi della bilancia che insieme equilibrano la mia vita.»
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I love you more than my Marlboro
Novela JuvenilGracel è una ragazza semplice che ama passare inosservata e non vuole guai, debole emotivamente a causa di una storia finita male. Jordan è il ragazzo più carino della scuola che da qualche settimana si sta dimostrando interessato a lei, ma ogni suo...