Non parlo, in queste situazioni le parole sono di troppo.
Lo stringo forte e cerco in qualche modo di dargli forza.
Ho paura che quando tra qualche minuto gli dirò la verità potrà stare ancora peggio.
In questo momento sta trovando conforto in me, non sapendo che sarò la causa di altro dolore.
Perché devo essere così dannatamente istintiva?
Perché non devo mai ragionare sulle cose e devo trovarmi sempre in situazioni di merda?
Sono passata dalla ragione al torno in un secondo.
Quando Jordan riesce a calmarsi e respirare regolarmente si allontana dal mio corpo, lasciando in me un forte senso di vuoto.
«Mi dispiace di essere andato via senza dirti nulla.» sussurra.
Ha gli occhi rossi e le occhiaie pronunciate.
Si sta davvero scusando, nonostante la situazione terribile che sta vivendo?
Ed io cosa dovrei fare, inginocchiarmi sui carboni ardenti?
Probabilmente non basterebbe nemmeno quello.
«Non ti permettere a scusarti.» dico decisa, guardandolo negli occhi.
Quando mi manderà al diavolo, la cosa che più mi mancherá sará poter osservare da vicino questi magnifici occhi verdi.
Gli conferiscono un aspetto misterioso, ma contemporaneamente affascinante.
«Ti devo parlare anche io.» dico in un sussurro.
Lui mi guarda in silenzio, aspettando che vada avanti con il mio discorso.
Non so bene come dirgli ciò che è successo, ho provato a prepararmi un discorso, ma è stato inutile.
Non c'è un buon modo per dire una cosa del genere.
Potrei iniziare dicendo "sono una persona di merda, lo so".
Cerco di calmarmi ed inizio a parlare.
«Quando quella mattina non ti ho visto fare colazione, sono venuta nel dormitorio maschile per cercarti.» dico senza il coraggio di guardarlo.
Fisso le mie mani.
«Ho conosciuto Peter che mi ha dato il tuo telefono e mi ha detto che eri andato via senza dare spiegazioni.» dico.
«Si, anche se abbiamo abitudini molto diverse, lo reputo come un fratello. Voglio davvero bene a quel ragazzo.» dice accennando un sorriso.
Perderà me e lui in un colpo solo.
Sono sicura che non lo perdonerá, come non perdonerá me.
«Cristina mi ha detto di averti visto andare via con una bella ragazza.» aggiungo senza guardarlo.
«Si, mia sorella.» dice Jo.
Sua sorella, se solo lo avessi saputo prima.
Sono abbastanza sicura che Cristina lo sapesse bene. Giuro che odio quella ragazza.
«Sono stata davvero male, non sapevo perché fossi andato via con quella ragazza.» sussurro.
Lui non parla, aspetta che io trovi la forza per continuare il mio discorso.
«Ho passato dei giorni terribili ipotizzando le peggiori cose.»
Cerco di prendere fiato, l'aria sembra non voler arrivare ai polmoni.
«E ho iniziato a stringere il rapporto con Peter.» dico.
«Mi dispiace che ti sia rovinata la gita a causa mia.» dice lui con voce triste.
«Dopo un paio di giorni mi ero quasi arresa al fatto che te la stessi spassando con qualche ragazza.» dico con molta difficoltà.
«Non posso darti torto, non stiamo da tanto tempo insieme e sono sparito con una ragazza. È comprensibile come discorso. Non posso pretendere che tu ti fidi già a questo punto di me.» dice lui allungando la mano per stringere la mia.
Un brivido percorre tutto il mio corpo.
Stringo la sua mano.
«Peter mi ha baciata.» dico tutto d'un fiato.
È come se mi fossi levata con grosso macigno dal petto.
«E tu?» domanda Jordan con voce tremante.
«L'ho allontanato, ma subito dopo l'ho baciato io. Per pochi secondi, finché non ho visto nei suoi occhi i tuoi e ho capito di star sbagliando.» sussurro.
Mi vergogno di ciò che ho fatto e spero davvero che Jordan mi possa perdonare.
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I love you more than my Marlboro
Teen FictionGracel è una ragazza semplice che ama passare inosservata e non vuole guai, debole emotivamente a causa di una storia finita male. Jordan è il ragazzo più carino della scuola che da qualche settimana si sta dimostrando interessato a lei, ma ogni suo...