Rimango in silenzio, sta mentendo.
«Non ti credo.» dico sorridendo cercando di non farle scorgere la preoccupazione nei miei occhi.
«Fai come vuoi.» dice rivolgendomi un'ultima occhiata divertita prima di tornare dalla sua amica.
Ha un abito rosa con i bordi di pizzo bianchi e degli stivaletti con lo stesso abbinamento di colori, davvero esagerato per scendere a fare colazione. Improvvisamente mi trovo nel castello di Barbie e non me ne sono accorta?
Cerco con lo sguardo Jordan, ma di lui ancora nemmeno l'ombra. Prendo il telefono dalla tasca e dopo aver trovato il suo numero in rubrica lo chiamo per la prima volta da quando siamo insieme. Sicuramente non avrei voluto fosse questo il motivo.
Il telefono risulta staccato e sto odiando la voce predefinita della segreteria del telefono.
Lo avrà ancora spento perché starà dormendo.
Cerco di calmarmi, non ho motivo di credere alle parole di Cristina, vuole solo farmi dubitare del mio ragazzo per farci lasciare e magari tornare a gambe aperte da lui.
Finisco il latte nella mia tazza e salgo al piano di sopra verso il dormitorio maschile, ma arrivata li mi rendo conto di non sapere quale sia la sua camera.
Vedo un ragazzo poggiato allo stipite di una porta, mi avvicino.
«Ciao, sono Gracel. Sai quale di queste è la stanza di Jordan Hill?» domando perdendomi un attimo negli occhi del bel ragazzo davanti a me.
È leggermente più alto di me, un grande ciuffo di capelli rossi tirati indietro e un paio di occhi azzurri belli come pochi. Ha le lentiggini e un sorriso dolce e attraente. È davvero un bel ragazzo, ma non quanto il mio Jordan.
«Ciao Gracel, sono Peter il suo compagno di stanza.» dice accennando un sorriso. «Ho sentito molto parlare di te.»
Sorrido a quel nome ricordando quando la sua chiamata ha interrotto il nostro primo bacio e ricordo la reazione infastidita di Jordan.
«Anche io di te, con la tua chiamata l'altra sera hai interrotto il nostro primo bacio.» dico ridendo mentre lui improvvisamente arrossisce.
«Scusami.» dice ridendo, ma riesco comunque a vedere un filo di timidezza nei suoi occhi.
È davvero un bravo ragazzo.
«Jordan è in camera?» chiedo ricordando il vero motivo per cui sono venuta qui.
«No, se ne andato stamattina senza dire nulla.» dice rabbuiandosi improvvisamente.
Merda.
«Dunque non sai dove si trovi?» domando molto più nervosa di prima.
«No, si è svegliato presto. Ho provato a chiedergli cosa stesse facendo, ma aveva molta fredda. Mi ha solo detto che ci saremmo rivisti una volta tornati a casa.» dice anche lui chiaramente stupito dalla situazione.
Dunque è tornato a Miami.
«Provo a chiamarlo, ma ha il telefono spento.» dico con la voce tremante.
«Lo ha dimenticato qui.» dice Peter cacciando il telefono del mio ragazzo dalla sua tasca e dandomelo. «Conservalo tu, non vorrei perderlo.» dice sorridendo.
«Okay, grazie.» dico sorridendo e girandomi per andare via.
«Ti faccio sapere se so qualcosa e tu fai altrettanto. Sono preoccupato, non è da lui andare via in questo modo.» dice il ragazzo.
«Certo.» dico sorridendo.
Peter mi passa un biglietto con sopra il suo numero e io lo metto in tasca salutandolo e andando verso il dormitorio femminile.
Entro nella mia stanza e mi stendo sul letto, le mie amiche stanno ancora dormendo e non voglio svegliarle. Aspetterò che si sveglino per raccontarle cos'è successo, non sono pronta ad affrontare questo argomento.
Poggio il telefono di Jordan nel cassetto del comodino e cerco di rilassarmi fissando il soffitto bianco, mi aspetta una lunga giornata.
Ho paura di cosa possa essere successo.
Come ha detto Peter non è da lui andare via in questo modo.
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I love you more than my Marlboro
Fiksi RemajaGracel è una ragazza semplice che ama passare inosservata e non vuole guai, debole emotivamente a causa di una storia finita male. Jordan è il ragazzo più carino della scuola che da qualche settimana si sta dimostrando interessato a lei, ma ogni suo...