«Io sono Gracel.» dico sorridendo.
«Cosa ci fai qui da sola, Gracel?» domanda con un sorrisetto stampato in viso, che evidenza le fossette.
Ha i capelli neri e gli occhi castani, può sembrare strano, ma penso che siano tra gli occhi più belli che abbia mai incontrato nella mia vita. Sono castani, è vero, ma sono davvero profondi e ora che osservo meglio hanno delle venature più chiare.
«Ogni tanto serve stare soli.» dico guardandolo negli occhi, seguendo quelle piccole venature che sembrano disegnate da un artista.
«Vuoi che me ne vada?» domanda improvvisamente serio.
«No tranquillo.» dico sorridendo.
«Ti va una birra?» chiede ammiccando un sorrisetto.
«Volentieri.»
Mi rimetto i tacchi ed entriamo nel locale, questo ragazzo mi sta distraendo dai miei problemi e va bene così.
«Due birre, grazie.» dice Erik dopo che si trova abbastanza vicino al bancone del bar.
Dall'altra parte si trova una ragazza con dei lunghi rasta biondi legati in una coda, quando si gira per prendere le birre noto che la parte inferiore è rasata.
Si rigira verso di noi e ci porge le birre sorridendo e mettendo in vista il suo piercing sotto il labbro, credo si chiami "smile".
È davvero una bella ragazza, ha tre quarti della pelle tatuati. Molte persone non apprezzano questa tipologia di cose, io invece ne vado pazza ed invidio chi ha il coraggio di farle. Anche io ho in programma diversi tatuaggi, ma non tanti.
Erik paga il conto per entrambi prima che possa accorgermene e ribattere sul fatto che è giusto che io paghi la mia parte e prendendomi per il braccio mi porta verso un divanetto al lato della pista.
Pensandoci sono qui seduta con un ragazzo di cui conosco solo il nome.
«Di dove sei?» mi domanda, come se anche lui fosse curioso di sapere altro su di me.
«Miami, sono qui in gita scolastica.» dico sorridendo.
Lui sbarra gli occhi e sorride.
«Anche io sono di Miami, sono qui con alcuni amici, rischi di avermi tra i piedi anche li.» dice accennando il solito sorrisetto.
A guardarlo senza conoscerlo può davvero mettere timore con i muscoli ed il braccio pieno di tatuaggi, ma parlando riesce a mettere a suo agio chiunque.
«Quanti anni hai?» domando curiosa, è chiaro che ormai abbia finito la scuola superiore.
«Venti.» dice sorridendo.
Tra una chiacchera e l'altra finiamo le birre.
«Ti va di uscire fuori a fumare una sigaretta? Offro io.» dico sorridendo al ragazzo vicino a me.
Non sono sicura che fumi e spero che in quel caso mi accompagni comunque fuori.
«Volentieri.» dice sorridendo e alzandosi dal divano dove ormai eravamo seduti da un po'.
Erik passa la sua mano tra i capelli per aggiustarli e mi porge la mano per alzarmi.
Rimango un attimo incerta davanti a quel gesto, ma finalmente decido di allungare la mia mano verso la sua e lui con un movimento fulmineo mi alza.
«Grazie.» dico sorridendo e abbassando il vestito che nel movimento si è alzato un po' troppo.
Andiamo verso l'uscita del pub e con lo sguardo incontro quello delle mie amiche che mi guardano interrogative, sorrido e con il labiale le dico di stare tranquille.
Io ed Erik, ormai fuori dal pub e lontani dalla musica assordante, ci dirigiamo verso la panchina dove prima ero seduta da sola.
Resisto all'impulso di togliere di nuovo le scarpe e prendo dalla borsa il pacco di sigarette passandogliene una insieme al mio accendino.
Dopo aver stretto la sigaretta tra le labbra ed averla accesa, accende la mia mentre è tra le mie labbra.
Riprendo l'accendino e cerco di rilassarmi inspirando ed espirando il fumo.
Per fortuna ancora nessun brutto pensiero si è fatto spazio nella mia testa.
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I love you more than my Marlboro
Teen FictionGracel è una ragazza semplice che ama passare inosservata e non vuole guai, debole emotivamente a causa di una storia finita male. Jordan è il ragazzo più carino della scuola che da qualche settimana si sta dimostrando interessato a lei, ma ogni suo...