I love you more than my Marlboro

sei

Beatriz è una bella ragazza, credo abbia una trentina di anni e credo sia davvero simpatica e non penso farà troppe storie. Ha la faccia molto dolce.

«Ragazze, le camere sono con due letti ciascuna, dunque scegliete una compagna e una camera di questo corridoio.»

Bene, odio questi momenti. Come quando si devono fare le squadre per giocare a pallavolo in queste occasioni sono la persona che nessuno vuole in squadra e credo che nessuno morirà dalla voglia di avermi in camera.

«Io con Gracel!» qualcuno grida da un punto non ben definito, quando si avvicina non posso credere ai miei occhi, Cristina.

La mia mente entra in confusione e inizio a pensare al peggio, credo che lei e Jordan non me la raccontino giusta.

Sorrido ed entriamo nella camera davanti a noi.

«Come mai hai deciso di stare in camera con me?» le chiedo appena chiudiamo la porta alle nostre spalle.

«Volevo sfruttare l'occasione per conoscerti meglio, sembri davvero una brava ragazza.» dice sorridendo.

Non mi convince.

«Grazie mille, anche tu.» mento.

«Vado a farmi una doccia veloce.» dice sorridendo e chiudendosi nel bagno dopo aver poggiato la valigia vicino al suo letto.

Approfitto del momento di solitudine per stendermi un attimo e cercare di non pensare a nulla. Tutta questa situazione mi fa venire mal di testa.

Appena Cristina esce dal bagno ci entro io, mi spoglio ed entro nella doccia. I vetri sono ancora appannati per il vapore provocato dall'acqua calda con cui la mia compagna di stanza si è lavata.

Passo un dito sullo specchio e disegno un cuore abbastanza brutto, resto un po' a fissarlo, mi ricorda tanto me. A chi piacerebbe un cuore disegnato cosi male? A chi piacerebbe una ragazza come me? Jordan. Mi sorge il suo nome in mente. Ha detto che gli piaccio, ma non ci credo, sono sicura che abbia fatto una scommessa con qualcuno o che voglia solo provare a se stesso che può avere chiunque.

Cancello il cuore con il palmo della mano e scosto tutti questi pensieri dalla mia testa, apro il getto dell'acqua. Mi insapono esageratamente per levare il suo buonissimo profumo che continuo a sentire ovunque su di me, o ne usa davvero troppo o sto diventando paranoica.

Finito di insaponarmi e sciacquata la dose immane di sapone esco dalla doccia e avvolgendomi nell'asciugamano esco dal bagno per prendere i vestiti dalla valigia.

Appena esco dalla porta mi ritrovo davanti una scena assurda, Cristina e Jordan stesi sul letto uno sull'altro a pomiciare e a baciarsi in modo esagerato. Rimango li a fissarli a bocca aperta, un po' per lo stupore, un po' per delusione. Quel cuore disegnato male non piace davvero a nessuno.

Faccio un urto di tosse per attirare la loro attenzione, ma non mi degnano nemmeno di uno sguardo e la cosa devo ammettere che mi infastidisce abbastanza, mi avvicino alla mia valigia, mi piego, prendo i vestiti e torno in bagno.

Sono delusa, mi sento presa in giro. Poco più di un'ora fa si era dichiarato e adesso e già li a baciare un'altra, ma infondo, come potevo illudermi di piacere ad uno come lui? Son tutti bravi a parole, e a fatti? A fatti sono tutti delle merde.

Mi guardo allo specchio e scoppio in un pianto isterico, piú silenzioso possibile per non farmi sentire da loro, manca solo che venga presa in giro per essermi illusa di qualcosa.

Mi siedo a terra e, con la spalla contro il muro, porto le gambe al petto stringendole a me. Io sono l'unica che rimarrà, le altre persone sono solo di passaggio, l'unica cosa di cui mi deve importare è di me stessa. Piango a dirotto, non so nemmeno io perchè, infondo ho sempre saputo che non era un ragazzo in cui riporre fiducia e che non si sarebbe mai interessato a me. E allora perchè mi importa di tutto questo? Sono stata io stessa a rifiutare il suo bacio e in principio, a non volermi sedere vicino a lui, ma dopo il suo discorso qualcosa dentro di me si era mosso, mi sono sentita bene come non mi sentivo da un po' di tempo. Come non mi sentivo da quando pensavo che Bryan ci tenesse davvero a me.