cinque

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Il pullman ci lascia all'aeroporto dove prendiamo l'aereo per arrivare in Spagna, tutti mantengono i propri posti.

Mi siedo vicino a Jordan, non abbiamo più parlato da quel momento di imbarazzo.

«Scusa.» dice Jordan quando ormai l'aereo è decollato.

Cosa si fa in queste occasioni? Come si reagisce quando un ragazzo si scusa per aver cercato di baciarti?

«Hai fatto una scommessa?» le parole escono dalla mia bocca prima ancora che me ne possa rendere conto e me ne pento nel momento stesso in qui le pronuncio.

«No, assolutamente no!» dice in tono arrabbiato e con la faccia di chi ha appena ricevuto una bastonata in faccia. «Come puoi pensare questo di me?»

«Jordan, ti conosco davvero poco e da un po' di tempo ti sei accorto della mia esistenza, mi hai invitato a sedermi vicino a te e hai provato a baciarmi. Scusami, ma non vedo altro motivo del perché tu dovresti provarci con me, quando a scuola a malapena i professori sanno che esisto.» dico tutto di un fiato, senza guardarlo mai negli occhi per timidezza.

«Ho smesso di fare quelle scommesse stupide da quando avevo tredici anni. Se ho provato a baciarti e se continuo a darti attenzioni è perché c'è qualcosa in te che mi affascina e non riesco a capire cosa. Non ho mai provato tanta attrazione per una ragazza ed è assurdo. Mi vergogno da morire a fare questa specie di dichiarazione, di solito sono le ragazze che mi saltano addosso prima ancora che possa pensare di volerle, ma tu sei diversa, forse è per questo che mi piaci tanto. Grecel, tu sei speciale.»

Questo discorso mi lascia a bocca aperta, ma sono comunque molto diffidente, è pur sempre un ragazzo che conosco a malapena e che non ha una bella fama in fatto di ragazze.

«Jordan, le parole che hai detto mi fanno molto piacere e sono felice che tu mi veda in questo modo.» dico sorridendo. «Scusami se ho pensato male.»

«Tranquilla, lo capisco.» dice sorridendo.

«Prendiamo la situazione molto con calma, ci conosciamo poco e io sto uscendo da una relazione finita in modo davvero brutto, in questo momento vorrei solo tranquillità.» dico con voce serena.

Non so perché dopo tutto quello che ha detto è come se le cose che pensavo su di lui fossero improvvisamente cambiate, sento di potermi fidare, ma sento di non potermelo permettere. Riporre nuovamente fiducia nella persona sbagliata vorrebbe dire perdere del tutto la capacità di fidarmi.

«Va bene.» dice sorridendo visibilmente imbarazzato dalla situazione.

Infilo le cuffie e chiudo gli occhi, mi addormento per un tempo che sembra infinito sulle note della mia playlist.

«Siamo arrivati.» dice il ragazzo al mio fianco punzecchiando il mio braccio.

L'aereo è ormai  atterrato e tutti i ragazzi iniziano a scendere.

Dopo aver ripreso le nostre valigie entriamo in un nuovo pullman dove io ed il mio compagno di viaggio ci sediamo esattamente come prima.

Il tempo sembra non passare mai, non me la sento di parlare con il ragazzo al mio fianco e così finisco per addormentarmi di nuovo.

°

Mi sveglio per la frenata brusca dell'autista, siamo arrivati.

«Io scendo perché Cristina mi sta aspettando, a dopo.» dice Jordan prendendo la sua valigia e alzandosi dal sedile.

«A dopo Jordan.» gli dico salutandolo.

Perché deve scendere con Cristina? Quella ragazza è molto veloce con i ragazzi e riesce a farli cadere tutti nella sua rete e soprattutto nel suo letto. Cosa vorrà da Jordan? Che domanda stupida, vuole Jordan.

E io che dopo queste ore di viaggio mi ero convinta che quel ragazzo non fosse come lo immaginavo, ma se va dietro quella ragazza allora tutto quello che ha detto sono un mare di puttanate.

Prendo la mia valigia e scendo anche io dal pullman seguendo tutti gli altri ragazzi verso l'entrata dell'albergo, è davvero bellissimo, sembra un castello, questa volta l'organizzazione della scuola di è davvero superata.

Entrati nell'albergo un signore anziano che sembra essere il proprietario ci da il benvenuto e dice di essere a nostro completa disposizione. Incarica un ragazzo di guidarci verso le stanze.

Saliamo al primo piano.

«I ragazzi vengano con me, le ragazze vadano nel corridoio di sinistra dove troveranno la mia collega.»

Tra tutti i ragazzi riesco a vedere Jordan, abbracciato a Cristina. Che faccia tosta, venti minuti fa diceva di essere attratto da me perché diversa dalle altre e adesso è incollato alla persona più falsa della scuola.

Noi tutte ragazze seguiamo le indicazioni del ragazzo che ci ha portato fin qui e andiamo nel corridoio di sinistra.

«Ciao ragazze, sono Beatriz e sarò la vostra supervisionatrice.»

Ciao ragazzi, scusatemi per il capitolo davvero troppo lungo. È un capitolo revisionato in cui andando avanti con la storia mi sono resa conto di dover aggiungere dettagli per poter mantenere coerenza.
Scusate ancora.❤

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