47. Biscotti

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Ginny non aveva proprio detto la verità.
Non aveva detto a nessuno in casa di aver invitato Pansy e Camille per il giorno dei biscotti. Purtroppo Camille era partita due giorni prima, così la Serpeverde sarebbe venuta da sola.
"Mamma, ho invitato una persona a fare i biscotti" inziò e  Molly le sorrise. Un sorriso vero. Sarebbe stato il primo Natale senza Fred e Ginny sapeva che sua mamma prendeva ancora la pozione della pace, ma quel pomeriggio era in forma. Tenersi occupata in cose fisiche l'aiutava a non pensare.
"Hai fatto bene. Chi viene? Luna? Più siamo..."
"No, mamma, viene Pansy. Pansy Parkinson. Ti ricordi di lei? È dello stesso anno di Ron, ma lei è in..." spiegò, con un tono basso.
"Serpeverde!" la interruppe sua mamma. "Sì, me la ricordo. Come mai l'hai invitata? Non pensavo vi frequentaste..."
"Oh, veramente ho iniziato a uscire con lei quest'anno..." Sbagliava o sua madre aveva sospirato di sollievo? "Lei non è male..." disse quasi per giustificarsi.
Molly annuì. "Io c'ero al processo di sua madre". Ginny si bloccò. Davvero? Al processo della madre di Pansy?
"Tu sai..." Iniziò a chiedere la giovane strega
"Sì. Ho sentito tutto quello che ha detto sua madre al processo" rispose la strega, capendo quello che la figlia voleva chiederle. Questa volta annuì Ginny.
"Non ti dispiace se l'ho invitata, vero?"
Molly sorrise ancora. "Assolutamente no. Mi farebbe piacere conoscerla".
Lei l'abbracciò e sussurrò vicino al suo orecchio: "Grazie mamma".
Dopo poco suonò alla porta Hermione.

"Vieni cara, accomodati" la salutò Molly quando le aprì la porta.
Quando si tolse il mantello la strega le chiese: "Ti ha detto Ginny che verrà anche una sua amica?"
Hermione annuì. "Sì, sì, lo so che viene anche la Parkinson. A lei sta bene, Molly?"
La strega fece una faccia scandalizzata. "Certo! Perché non dovrebbe?"
Hermione sorrise. Ginny glielo aveva detto. Andò in cucina a salutare l'amica, si sedette sulla panca e chiacchierò un po' con lei, aspettando gli altri.

George scese subito dopo il suo arrivo. Era ancora più magro del solito, ma sembrava che stesse bene. Le sorrise e le diede un bacio sulla guancia.
"Viene anche Angelina, giusto?" gli chiese la riccia.
Il ragazzo arrossì e annuì, andando verso il lavello. Hermione e Ginny si scambiarono un'occhiata tutta femminile e sorrisero.
"Come viene?" chiese allora Hermione.
"Viene con la metropolvere, via camino. Non è mai stata qui" rispose George, bevendo un bicchiere d'acqua.
"Certo che potevi andarla a prendere... " disse Ginny, con finta noncuranza.
"Perché, tu sei andata a prendere la tua amica?" la sfidò il fratello, con un sorrisetto.
"No, neanch'io sono mai stata a casa sua, invece immagino tu ci sia già stato da Angelina, no?" disse la sorellina ridacchiando.

George era ancora imbarazzato e Ginny fu contenta di esserne la causa, con tutte le volte che lui aveva messo in imbarazzo lei con Harry!
"A proposito, chi è? La conosco?" chiese George: si era ripreso subito.
Ginny scosse le spalle. Tanto valeva dirlo subito. "Si che la conosci. È la Parkinson".
George, stupito, esclamò: "No!", con una faccia così strana che Ginny si irrigidì. Non pensava che avrebbe reagito così. Anche Angelina l'avrebbe presa male?
Hermione venne in suo aiuto e gli domandò: "Perché?"
George sorrise di quel sorriso che Ginny si ricordava di aver visto solo prima della guerra magica. "Lei viene qui e Ron non c'è? Vedrai come rosicherà quando lo saprà", rispose ridacchiando.
Ginny si rilassò ma lo guardò curiosa. "Ron?" disse. Merlino, Ron! Non pensava di doversi preoccupare di Ron. Non dopo la loro chiacchierata.
George annuì. "Ti ricordi cosa ha detto quando l'abbiamo vista al negozio, quest'estate? Che belle gambe qua, che bella ragazza là..." Ginny liquidò il fratello con la mano. Ah, parlava dell'estate scorsa.
"Oh, dovevi vedere a scuola, ha un treno di ragazzine che gli corrono dietro. Non gli farà né caldo né freddo" spiegò.
George ora era stupito e alzò un sopracciglio: la sua faccia divenne strana. "Ragazzine che gli corrono dietro? Sei sicura? Ronald nostro fratello?"

Ritorno a HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora