Epilogo

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Il matrimonio

Camille si guardava allo specchio: il vestito era bellissimo e lei stava così bene.
Pansy, chinata ai suoi piedi con la bacchetta in mano, le stava sistemando l'orlo. La osservò attraverso lo specchio. Sembrava così strana...
Camille sapeva di essere stata intrattabile e nervosa, ma... era concesso a tutte le spose, no? Guardò dalla finestra il giardino, decorato e sistemato per ospitare cerimonia e banchetto. Sorrise.
"Grazie, Pansy. Non mi sarebbe piaciuto farlo a casa, senza maman..."

Pansy annuì e le sorrise.
La porta si aprì ed entrò Hugo barcollante sulle gambette. Aveva in mano una cioccorana. Le due donne sgranarono gli occhi e Pansy si mise davanti al bambino con le braccia spalancate, per impedirgli di raggiungere l'abito immacolato della zia. Dietro di lui entrò correndo anche una bambina con i capelli rossi.
"Scusa, mamma..." Anche lei aveva la bocca sporca.
"Dove avete preso le cioccorane?" Hugo sorrise.
"Aana. Papapa."
"Violet, dov'è il papà?" chiese alla bambina.
"Sta fumando con lo zio Draco in giardino."
Oh, era arrivata Hermione? Si affacciò sulle scale con il bambino in braccio. "Ron!"

Quando sentì il suo nome gridato in quella maniera, Ron si rese conto di non aver più vicino i bambini. Oh, Oh. Entrò in salotto e guardò in alto. "Sì, cara?"
"Non chiamarmi cara!"
Lui sorrise. "Ok". L'ultimo periodo era stato piuttosto stressante per Pansy.
Ginny comparve al suo fianco. "Fammi indovinare, hai dato della cioccolata ai bambini? L'hai fatto anche al mio matrimonio con Teddy e Victoire..."
Arrivò anche Hermione. "L'aveva data a Teddy anche al mio, di matrimonio".
"E non è successo niente!" Ron sorrise ancora avviandosi su per le scale. Per fortuna nessuno si ricordava del matrimonio di George. Prese il bambino dalle braccia della madre e lei sembrò già un po' meno nervosa. Le accarezzò una guancia. "Andrà tutto bene".
Sua moglie annuì distrattamente. Era strana. Ma non poteva essere tutta colpa della cioccolata. Le prese una mano e le baciò le dita. "Tutto bene? Cioccorane a parte..." Pansy sospirò.
"Dopo dobbiamo parlare."
Prese per mano Violet e guardò Pansy richiudersi in camera con Camille. Poi la porta si riaprì e mise fuori la testa. "Fai salire le ragazze, per piacere".
Ron tornò giù e disse Ginny e Hermione di salire.

"Che succede, Ron?" chiese Harry con uno sguardo preoccupato quando lo vide uscire in giardino.
Violet scappò via insieme ad Albus, James e Scorpius.
"Pansy dice che dobbiamo parlare..." Ron aveva uno sguardo strano.
"Cosa hai fatto?" Lui scosse le spalle e mise Hugo sul prato. La cioccorana scappò via dalla sua mano e il bambino si sedette per terra, guardandola.
Harry aveva in braccio Lily, che aveva la stessa età di Hugo, e l'appoggiò per terra vicino al cugino, per poter parlare con l'amico. Doveva essere successo qualcosa.
Si sedette per terra anche Lily e indicò la cioccorana con il dito: il dolce si immobilizzò e venne calamitato fino alla mano della bambina. Lily rise contenta e strinse la povera rana che si sciolse. I tre uomini la guardarono.
"Harry... Lily ha avuto un attacco di magia..."
"Sì, Ron, lo so. Ha iniziato ieri. Ti prego, fingiti sorpreso quando lo farà ancora. Magari la prossima volta ci sarà anche Ginny e faremo finta che sia la prima volta, ok?" Harry sospirò rumorosamente.
"Oh, San Potter, sono cose da fare? Imbrogliare così?" Draco rise mentre prendeva un bicchiere da un vassoio che uno degli elfi stava servendo.
"Quando nascerà il tuo terzo figlio, fidati, farai così anche tu. Ginny si è sentita in colpa quando non ha assistito alla prima magia involontaria di Albus e ora dice che lui pensa che lei gli voglia meno bene che a James. E Albus non può nemmeno ricordarsi di quando è successo!"

La faccia di Harry diceva tutto.
Non si era neanche accorto di come lo aveva chiamato Draco. Ma effettivamente a volte sua sorella era strana. Ron guardò verso le finestre della camera padronale. Chissà di cosa voleva parlargli Pansy.

Draco sorrise. Sapeva di cosa parlava Harry. Hermione era incinta all'ottavo mese e aveva parecchie paranoie. Avevano discusso anche per il nome della bambina. A proposito di bambini...
Si guardò intorno: Maia, sua figlia, correva intorno ai tavoli con Darlene, la bambina di Blaise: quindi erano arrivati anche loro. Si guardò di nuovo intorno, ma non riuscì a scorgere Scorpius. Fece un cenno a Blaise e lui, vedendolo, allungò il passo nella loro direzione.
"Sei da solo? Dov'è Daphne?" gli chiese dopo i saluti.
"Sta tirando fuori Scorpius dalla piscina" disse, indicando dietro di lui con il pollice. CHE COSA? Suo figlio era caduto in piscina? Draco spalancò gli occhi, in procinto di agitarsi.
"Dai, Dra! Sto scherzando! Daphne è andata direttamente su dalle ragazze. C'è anche Astoria. E, conoscendola, Pansy avrà fatto un incantesimo alla piscina". Il moro rise.
"Che troll che sei!" Il biondo sbuffò e si incamminò nel giardino per cercare il bambino.

Ritorno a HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora