Namjoon stava leggendo, quando si accorse dell'ora: erano le due di pomeriggio passate. Aveva deciso di non andare con gli altri a ballare la sera prima; si era rifiutato di fare per l'ennesima volta l'infermiere di turno, ma ora, vedendo che Seokjin ancora non era tornato, iniziava a preoccuparsi. Guardò il telefono, nella speranza che un messaggio dell'amico potesse tranquillizzarlo, ma le sue aspettative furono per l'ennesima volta disattese.
Da quando avevano litigato i rapporti con Jin erano molto più freddi; ovviamente, vivendo insieme, continuavano a parlare e a scherzare, ma qualcosa tra loro si era rotto. Percepiva costantemente una tensione che prima non c'era mai stata. Tutto ciò lo amareggiava, ma questa volta era deciso a non cedere. Non aveva più intenzione di fare da genitore né a Seokjin né a nessun altro. Voleva scoprire se qualcuno si sarebbe preoccupato per lui, una dannata volta, se qualcuno lo avrebbe cercato spontaneamente e non perché aveva bisogno di un consiglio, ma perché semplicemente voleva passare del tempo insieme, senza secondi fini.
Con Seokjin, un tempo, era così. A volte la nostalgia dei tempi andati lo pervadeva, attanagliandogli il cuore, a volte avrebbe solo voluto tornare indietro, cancellare quegli ultimi mesi e continuare con la vita di un tempo, ma nulla di tutto ciò era possibile e lui lo sapeva bene. Si sentiva tremendamente solo senza di lui, senza la persona che, per anni, era stata l'unica con cui riuscisse davvero a confidarsi; la persona con cui condivideva una complicità quasi naturale.
Arrivò a distrarlo dalle proprie riflessioni il suono del campanello; fu sorpreso di vedere comparire alla porta Jungkook.
«Ciao Nam, posso entrare un attimo, per favore?» Chiese con un tono e un'espressione che rispecchiavano il suo stato d'animo.
«Certo, non devi neanche chiedere, lo sai - rispose, sorridendo delicatamente - tutto bene? Non sembri molto in forma.»
Il ragazzo entrò e, sedendosi su uno dei due divani che stavano in mezzo all'ampia sala, iniziò a parlare, grato della sensibilità che Namjoon, ancora una volta, era riuscito a dimostrargli.
«No, in realtà sono un po' giù.»
Namjoon sorrise internamente: si era appena ripromesso di non aiutare più nessuno e il destino, quasi a deriderlo, aveva fatto arrivare Jungkook; non seppe dire di no al suo piccolo amico, quindi lo incoraggiò con lo sguardo a continuare.
«È per Yoongi: è proprio uno stronzo. Sai, te lo avevo detto alla festa al Bar, quella sera, mentre Jimin ballava che gli avevo chiesto di stargli alla larga... Beh, indovina chi era nella camera da letto di Yoongi questa mattina?»
Namjoon sospirò sconsolato: temeva che quel momento sarebbe arrivato. Capire Yoongi, conviverci e averci a che fare non era facile e lo sapeva bene, eppure c'era un motivo per cui ne valeva la pena. Sentire Jungkook parlare quel modo del suo Hyung per cui solitamente stravedeva, lo faceva star male.
«Kookie, lo so che ora sarai arrabbiato e hai tutte le ragioni, ma non prenderla troppo sul serio, davvero. Hai visto con i tuoi occhi che alla festa al Bar non ha dato corda a Jimin e così mi hai detto che ha continuato a fare ogni volta che vi incontravate a casa tua per studiare... Evidentemente, se è successo, è perché tutti e due lo volevano e sarebbe un po' infantile prendersela per questo, non credi?»
«Su questo hai ragione, è stato un po' stupido da parte mia far promettere una roba simile - ammise, borbottando timidamente e abbassando lo guardo - ma non credevo che Jimin fosse così... audace? Insomma, pensavo che si sarebbe interessato a Yoongi in maniera romantica e avevo paura di come potesse finire. Ma quello che mi dà fastidio, ora, è che Yoongi me lo avrebbe tenuto nascosto, come se io fossi un bambino! Perché è così che mi vede. Non mi tratta come tratta te o Seokjin, non mi vede come qualcuno alla sua altezza! Lui avrebbe semplicemente fatto finta di nulla, lasciandomi ignaro ed è questo che mi fa rabbia!»
Namjoon gli si sedette vicino; provava una grande tenerezza.
«Se vuoi essere trattato diversamente, forse dovresti semplicemente dirglielo. Sappiamo entrambi che Yoongi non ha un carattere semplice, anzi, direi che non c'è proprio nulla di semplice in lui. Ma sono sicuro che, se tu gli dicessi quello che hai detto a me ora, lui si sforzerebbe di trattarti in modo diverso. Non posso dire di aver capito bene come funzioni Yoongi, ma posso affermare con sicurezza che se fa star male un suo amico, lo sta facendo nell'inconsapevolezza.»
Restarono seduti uno accanto all'altro, pensierosi, senza parlare, fino a che il silenzio fu interrotto da Jungkook.
«Grazie, Nam e scusa se vengo sempre a chiederti consigli... è che tu sai sempre cosa dire. Le tue parole sanno farmi stare bene...»
Namjoon sorrise, senza più parlare; lo avvolse semplicemente in un caldo abbraccio.
ϟ
Seokjin venne svegliato dal martellante rumore del cellulare che squillava. Afferrò l'aggeggio e cercò di rispondere, non confidando affatto sulle proprie capacità di articolare frasi di senso compiuto.
«Pronto?» Sentì dall'altra parte dell'apparecchio.
«Sì...»
«Seokjin, sono Yoongi. Dove cazzo sei finito?»
Se era Yoongi a chiamarlo doveva averla combinata davvero grossa.
«Non lo so.»
«Come non lo sai? Guardati intorno! Sei sparito per un giorno intero, abbiamo contattato anche i tuoi amici dell'Agenzia, ma nessuno sapeva dirci nulla. Guarda sul navigatore dove sei, fai qualcosa, ma fatti venire a prendere.»
Aveva dormito per un giorno? O forse semplicemente non ricordava, non sapeva. Non aveva neanche le forze di rispondere, ma dovevano lasciarlo in pace. Dovevano smettere di preoccuparsi.
«Sto bene.» Fu l'unica risposta che Yoongi ricevette.
«Questo fallo dire a noi una volta che ti avremo recuperato. Ci vuoi dire dove cazzo sei finito?!»
«Sto bene ho detto! Smettetela tutti di rompere i coglioni! Sto bene.»
E, con quelle ultime parole, chiuse la chiamata, lanciò il telefono a terra e tornò a dormire in un letto che non era il suo.
Speriamo che la storia vi stia piacendo! 😊Lasciate tanti commenti che siamo curiose di sapere che ne pensate e se vi va votate mettendo una stellina⭐️! 😚💕
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Collision || BTS #Wattys2019
Fanfiction[Yoonminseok ◦ Taekook] "La vita è ironica, crudele, a volte, perché ti prende e ti capovolge ed è tanto più spietata perché lo fa servendosi di sentimenti irrazionali, inaspettati, incontrollati, che arrivano senza essere richiesti e riescono a far...