Yoongi rigirò il libro tra le mani, esaminandone attento la copertina. Rimase per un istante sovrappensiero, fissando un punto indefinito dello spazio mentre un piccolo broncio veniva a formarsi sul suo volto.
Era davvero entrato in libreria senza la minima idea di cosa fare solo per evitare una persona? Di certo non poteva dire di avere una particolare predisposizione alla socialità, ma mai un essere umano era riuscito a influenzare tanto le sue scelte. E per fortuna aveva trovato un buon rifugio, ma temeva e forse sapeva fin troppo bene che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di evitare Jung Hoseok.
Era un comportamento assolutamente irrazionale, che perciò lo infastidiva terribilmente. Da un giorno all'altro si era trovato a basare le proprie azioni su un ragazzo che conosceva a malapena. Si sentiva quasi umiliato, vergognoso, ma in quell'istante riusciva solo a sentirsi sollevato per aver raggiunto il suo obiettivo: qualsiasi cosa pur di non aver sotto gli occhi Hoseok, pur di non vedere di fronte a sé la sua più grande debolezza.
Si sporse leggermente per posare il libro che teneva ancora saldo tra le mani sullo scaffale, ma, mentre compiva quel gesto, si sentì quasi mancare il respiro; le gambe gli tremarono un istante; una stretta morsa lo colpì dritto all'altezza dello stomaco: era sicuro di aver visto, attraverso la fessura dello scaffale, due occhi che conosceva bene, due occhi che temeva più di ogni altra cosa, due occhi nei quali, nonostante tutto, si sarebbe perso più che volentieri.
Hoseok era lì; lui era fottuto.
Lo pervase un frustrante senso di impotenza. Si sentiva preso in giro dal destino; gli sembrava che l'universo si fosse accordato per prendersi gioco di lui.
Stretto da un moto d'orgoglio cercò di pensare a un modo per evitarlo; in fondo la libreria era grande, sarebbe bastato un minimo di accortezza e l'altro non si sarebbe neanche accorto di lui.
Per quanto assurda, l'idea di scappare gli parve l'unica soluzione possibile e, avendo visto che Hoseok stava verso il fondo del lungo scaffale, alla sua destra, calcolò attentamente di dirigersi a passo svelto dalla parte opposta. Una volta arrivato alla fine di quell'interminabile fila di libri, privo di ogni protezione, si sarebbe diretto velocemente verso l'uscita, cercando di dare meno nell'occhio possibile.
Il piano gli parve sensato, probabilmente perché non gli sembrava di aver altra scelta. Si diresse quindi a passi svelti verso la propria sinistra, con gli occhi fissi a terra, attenti a non guardare mai più in là dei propri passi.
ϟ
Hoseok si era diretto titubante verso il reparto dei classici; si fermò un istante, mentre, con il naso all'insù, si guardava intorno con aria spersa. Avanzò verso il fondo del corridoio, ma, resosi conto di essersi spinto troppo in là, tornò sui propri passi; il reparto classici, a quanto pareva, era dall'altro lato. Distratto, mentre continuava a ripetersi il titolo del libro per non dimenticarlo, si sentì il cuore andare in gola, per un attimo gli mancò il respiro.
Un urlo strozzato ruppe il silenzio che dominava la sala.
Come per trattenersi posò le mani sulla bocca e, quasi d'istinto, si guardò intorno, allarmato. La sua espressione era indice chiaro dello spavento provato, ma, quando si rese conto che oltre loro non c'era nessuno, si tranquillizzò.
«Yoongi, che cazzo fai?! - disse urlando a bassa voce - C'era tutto silenzio, pensavo di essere solo e tu spunti così dal nulla? Cristo! Mi batte ancora il cuore porca puttana, tu sei completamente fuori.»
E, poggiando la schiena sulla pila di libri, guardò in alto, tirando un lungo sospiro.
Quel coglione era spuntato così, dal nulla, nel più totale silenzio, dalla penombra, tutto vestito di nero e con fare losco: cazzo, per colpa sua aveva rischiato di farsi l'ennesima figura di merda.
Passò qualche secondo guardando in aria, ma resosi conto che l'altro rimaneva lì, impalato senza dire nulla, con un'aria che avrebbe detto quasi spaventata, si sentì in colpa per le proprie parole. Preso dal panico si era lasciato andare a una confidenza che in effetti con Yoongi non aveva mai avuto; forse lo aveva offeso.
«Scusami - disse, ricomponendosi - sono un cagasotto, mi spavento per ogni cosa! E se sono spaventato, sai, non ragiono e comincio a fare uscire tutto dalla mia bocca e, insomma... spero di non averti offeso.»
E mentre si scusava, imbarazzato, sorrise.
Yoongi vide un sorriso formarsi su quel volto che non avrebbe mai pensato di poter trovare tanto bello. Era un sorriso ampio, un sorriso a forma di cuore, un sorriso luminoso; era il sorriso cui Hoseok si lasciava andare se in imbarazzo, lo riconosceva bene.
Da quel momento non guardò più un istante a terra: i suoi occhi neri si alzarono ad ammirare il suo viso. Si sentiva felice, sollevato; il cuore, prima agitato in battiti convulsi, si calmò mentre uno strano senso di calore andava a riscaldarlo.
Era davvero uno spettacolo nella sua spontaneità.
«No, scusami tu - disse, continuando a guardarlo sorridendo - non volevo farti spaventare.»
Hoseok lo guardò e un'impercettibile smorfia di stupore gli si posò sul volto. Da quando era tanto gentile? Un giorno si presentava e sembrava divertirsi nel farlo sentire uno stupido, quello dopo diventava improvvisamente amabile. I suoi sbalzi di umore rischiavano di causargli il mal di stomaco. Decise in quell'istante di rinunciare per sempre a capirlo; a quanto pare non esisteva un modo per venire a capo su che cosa girasse in quella dannata testa.
Ripensando al giorno prima e all'appuntamento che aveva avuto con Jimin, decise di sfruttare l'occasione per chiarirsi le idee; si sentiva estremamente protettivo nei confronti dell'amico, ma certo non poteva impedirgli di uscire con chi voleva. Parlare di più con Yoongi, però, poteva essere un buon modo per indagare, per capire se Jimin era in buone mani o in pericolo. Lui non gli era mai andato a genio, anzi, ma in fondo, se poteva rendere felice Jimin, la sua opinione cosa contava? Compì quindi lo sforzo di spogliarsi di ogni pregiudizio che aveva nei suoi confronti e iniziò a parlargli.
Speriamo che la storia vi stia piacendo! 😊Lasciate tanti commenti che siamo curiose di sapere che ne pensate e se vi va votate mettendo una stellina⭐️! 😚💕
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Collision || BTS #Wattys2019
Hayran Kurgu[Yoonminseok ◦ Taekook] "La vita è ironica, crudele, a volte, perché ti prende e ti capovolge ed è tanto più spietata perché lo fa servendosi di sentimenti irrazionali, inaspettati, incontrollati, che arrivano senza essere richiesti e riescono a far...