CAPITOLO XLVI

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Sentì il pavimento scricchiolare sotto l'elegante scarpa di vernice nera che indossava. Quel suono insignificante lo rese improvvisamente consapevole di essere arrivato; si guardò intorno, curioso e forse un poco impaurito. La sala, piuttosto grande per il modesto numero di persone che doveva ospitare, era sobriamente decorata per l'occasione: sui lunghi tavoli di legno ai lati della stanza stavano poggiati alcuni calici vuoti, intervallati qua e là da un'apparentemente costosa bottiglia di vino; dal soffitto in travi pendevano dei sottili fili di luci, simili a tante piccole lucciole; non vi era nulla di più a suggerire l'idea della festa. 

Jungkook apprezzò sinceramente la semplicità di quelle decorazioni; gli eccessi non gli erano mai piaciuti e la rusticità di quel locale gli trasmetteva una strana sensazione di familiarità.

Si chiese se fosse troppo elegante: aveva impiegato la massima cura per risultare impeccabile, non tralasciando neanche il minimo dettaglio e, quando aveva visto che anche Yoongi indossava la camicia bianca delle grandi occasioni, era stato incoraggiato a non essere da meno. In fondo Capodanno è una serata particolare e quello lo era in particolar modo: sarebbe stato il primo della sua vita a fianco di un... fidanzato? Non lo sapeva con certezza. L'unica cosa che sapeva era che Il solo pensiero di quella parola lo faceva sudar freddo, ma non per questo poteva continuare a negare a se stesso che passare quella serata con Yugyeom avesse un significato. 

Nonostante uscissero da ormai più di un mese la situazione tra loro non era ancora definita e aveva come il presentimento che Yugyeom attendesse proprio la serata del trentuno per chiarirla del tutto. Fino a ora aveva pazientemente aspettato, rispettando i suoi tempi e le sue titubanze, ma Jungkook presagiva che quest'attesa non si sarebbe protratta ancora a lungo. Non sapeva cosa avesse in mente, né se avesse davvero qualche intenzione particolare, ma la sensazione di ansia andava comunque a stringere forte quel maledetto punto all'altezza dello stomaco. Detestava avere aspettative: sia perché si agitava al solo pensiero di doversi aspettare qualcosa, sia perché molto spesso venivano semplicemente disattese. Girò impaziente l'anello che portava all'indice, non sapendo se più nel timore o nella speranza di ciò che sarebbe potuto accadere e si guardò intorno.

I suoi occhi vennero catturati dalla figura di un ragazzo distintamente vestito, che subito si voltò in sua direzione. Sorrise inconsciamente nel vederlo avvicinarsi in tutta la sua raggiante bellezza: i lunghi capelli castani, ben pettinati come l'occasione richiedeva, lasciavano intravedere gli occhi scuri, mentre l'ampio sorriso risplendeva di entusiasmo. 

«Kookie! - lo accolse allegro, una volta giunto abbastanza vicino da essere sicuro che potesse sentirlo - Non ti ho mai visto tanto elegante, sono senza parole: sei bellissimo.»

E, salutandolo, gli si avvicinò lentamente con l'intenzione di lasciargli un innocente bacio sulla guancia. Jungkook, spostando leggermente il capo a quel contatto, sgranò involontariamente gli occhi e, prima di parlare, fu costretto a deglutire, come se quell'apprezzamento gli fosse rimasto incastrato in gola. I complimenti lo mettevano sempre in imbarazzo; gli ricordavano ogni volta che non aveva mai imparato a dare una risposta adeguata e, se a farglieli era proprio Yugyeom, il ragazzo sul quale si concentravano tutte quelle aspettative che lo tenevano tanto in ansia, la difficoltà nel trovar risposta raddoppiava.

«Grazie Yugy... - riuscì a dire mentre cercava di nascondere il rossore che sentiva chiaramente pervadergli le guance - sei sempre troppo gentile con me.»

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Hoseok posò il lungo cappotto nel guardaroba e, dopo essersi aggiustato il colletto della camicia, raggiunse Jimin.

«La giacca di paillette era proprio necessaria, Hobi?» Chiese serio l'amico, lanciandogli un'occhiata di rimprovero.

Hoseok  passò istintivamente una mano sulla manica luccicante e, soddisfatto, lo guardò tutto entusiasta.

Collision || BTS #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora