CAPITOLO XLVIII

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Hoseok guardò stupito l'orologio: la Mezzanotte sarebbe scoccata da lì a poco più di mezz'ora; Tae ce l'aveva fatta. Un caldo sorriso venne a formarsi involontariamente sul suo volto mentre lo guardava inoltrarsi nell'ampia sala. Era davvero elegantissimo; bello da far trattenere il fiato, quasi come se con un solo respiro si corresse il rischio di farlo svanire nel nulla.

«Taehyung, finalmente! - esclamò, salutandolo a braccia aperte - giusto in tempo per la Mezzanotte.»

Il ragazzo lo guardò dritto negli occhi luminosi, rassicurato nel constatare che Hoseok lo avrebbe accolto senza bisogno di spiegazioni, ma armato esclusivamente del suo solito e genuino entusiasmo.

«Ciao, Hobi. È valsa la pena fare una corsa solo per vedere il tuo sorriso! Uh, che bella giacca!» Disse, fissando ammirato quell'esplosione di paillettes.

Hoseok scoppiò a ridere e, mentre continuava a parlargli divertito, Taehyung cominciò a guardarsi curioso intorno. Non solo l'ambiente era una completa novità per lui, ma venne attirato anche dai tanti volti estranei, tra i quali riuscì a riconoscerne alcuni: c'era Namjoon, l'amico di Hoseok che di sicuro amava leggere, ma che non sapeva se avesse mai amato davvero qualcuno; intravide poi quel ragazzo, di cui non ricordava o non aveva mai saputo il nome, che aveva trovato molto buffo quel giorno al bar, quando, arrabbiato senza motivo, aveva lasciato un caricabatterie sul bancone. I due parlavano e Namjoon non si era ancora accorto di lui; sapeva che, altrimenti, gli si sarebbe avvicinato per salutarlo. Continuando a far vagare i propri occhi attraverso l'ampia sala scorse infine Jimin, poco distante dagli altri due e forse anche più bello dell'unica e ultima volta che lo aveva visto. Dagli occhi poco vigili si poteva intuire che, probabilmente, aveva bevuto uno o due bicchieri più del dovuto.

Grato di poter trascorrere la serata in loro compagnia, tornò a prestare attenzione alle parole di Hoseok.

«Certo, la mia giacca non ha eguali, ma devo dire che anche la tua cravatta non è niente male, è un dettaglio di gran classe, non c'è che dire.»

Hoseok vide l'inafferrabile sorriso di Taehyung formarsi su quel volto dolce.

«Beh, ammetto che me l'ha regalata un intenditore.»

E, guardandolo allusivo, andò d'istinto a poggiare una mano affusolata sulla cravatta, come per assicurarsi che tutto fosse ancora a posto. Concentrato in quel gesto alzò improvvisamente lo sguardo e i suoi occhi si intrecciarono con due iridi scure che non avrebbe potuto confondere tra mille.

Il cuore si bloccò per un istante, sospeso tra petto e gola, il respiro gli si spezzò e tutto intorno sembrò fermarsi, come se il mondo in quei pochi secondi si fosse bloccato in loro onore. Non ebbe alcun dubbio: quello sguardo gentile, acuto, curioso e intimorito che gli ricordava i grandi occhi di un animale tanto indifeso quanto abile a fuggire, erano proprio quelli del ragazzo che cantava sulla spiaggia.

Lo percorse un fremito e non fu più in grado di sostenere l'immensità di quegli occhi neri, colto nuovamente dal timore di spaventarli, e, rivolgendo un'occhiata sperduta a Hoseok come in cerca di aiuto, si accorse che anche lui si era interrotto nel suo discorso, come per lasciarli interagire indisturbati in quello sguardo. Hoseok accennò un sorriso in sua direzione, posandogli delicato una mano sulla guancia. Taehyung, sollevato da quella carezza spontanea, si rese conto di dover andare a parlare al ragazzo e sapeva, grazie a quel piccolo gesto, che avrebbe avuto con sé il sostegno dell'amico.

ϟ

Yoongi, dall'altro capo della sala, riconobbe senza troppe difficoltà il ragazzo che Hoseok stava teneramente accarezzando.

Non si sentì però pervadere dalla rabbia provata l'ultima volta, quando aveva visto le loro dita intrecciarsi. Era dominato piuttosto da un qualcosa di molto simile a un profondo senso di sconforto da cui non vedeva possibili vie d'uscita. Fu come se ogni buon proposito stesse decadendo davanti ai suoi stessi occhi e, insieme a esso, il mondo stesso. Per la prima volta si rese conto di quale grande ostacolo quel ragazzo fosse per la sua felicità e di quanto questa fosse in realtà fragile.

Collision || BTS #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora