I ragazzi rientrarono e, sebbene non appena Yoongi lo avesse fatto notare lui si fosse subito ricomposto facendo finta di niente, Hoseok fu davvero felice di poter tornare al caldo.
Non ebbero però il tempo di attuare il proposito di dileguarsi un'altra volta, ché Seokjin li bloccò, avvolgendoli in una stretta presa intorno alle spalle. Guardando Yoongi con aria di sfida, decise che era ora di iniziare.
«Bene, facciamo decidere il più piccolo! - e, voltandosi verso Hoseok, gli chiese - Dunque J-Hope: obbligo o verità?»
Hoseok non poteva credere che stesse succedendo; era davvero possibile che, in una stanza piena di persone, Seokjin dovesse iniziare quel gioco idiota proprio a partire da lui? Avrebbe avuto voglia di andarsene, ma Jin aveva l'incredibile capacità di tenere sempre tutti gli occhi puntati su di lui e fu così che, in meno di dieci secondi, si trovò circondato da tutte le persone rimaste, ora in attesa di una sua risposta. Avrebbe potuto fare il guastafeste e andarsene, ma fu pervaso da uno strano fremito d'orgoglio: Seokjin lo sfidava? Bene, lui gli avrebbe dato tutto ciò che desiderava.
«Obbligo.» Rispose, caustico, alzando impercettibilmente un sopracciglio in un spontaneo gesto di sfacciataggine.
Si sentì un leggero schiamazzo tra le persone lì intorno, curiose di sapere quale obbligo avrebbe escogitato la mente del festeggiato.
«Sei coraggioso, J-Hope, mi piaci, ma questo già lo sai. Bene, ora però sediamoci, così penso a come sfruttare questa possibilità...»
Tempo qualche minuto e tutti, sedendosi sull'ampio tappeto in centro alla sala, diedero vita a un ordinato semicerchio. Seokjin, attirando senza sforzo l'attenzione dell'intera sala, iniziò a parlare.
«Se penso a te, J-Hope, ormai, penso a tequila sale limone, mi spiace, ma dovrai berne una.»
Hoseok, considerandosi già salvo e, anzi, leggermente deluso dalla pochezza di quella penitenza rispose senza esitazione.
«Finché si limita a una, non c'è problema.»
Ma Seokjin non aveva ancora finito di elaborare la propria idea; glielo fece notare con un cenno della mano.
«Uh, sì, solo una, promesso, ma a una condizione: Il sale dovrai leccarlo dal collo di una delle persone qua presenti.»
Hoseok lo guardò sbalordito, in realtà quasi soddisfatto: quello sì che era un obbligo degno di essere chiamato tale, almeno il suo sacrificio avrebbe avuto un che di epico. Certo, se avessero scelto qualcun altro a scontarlo sarebbe stato molto più divertente, ma, in ogni caso, per quanto potesse essere fonte di imbarazzo, gli toccava pagare pegno e l'euforia del momento e le birre che aveva bevuto riuscirono a fargli accettare il proprio destino senza troppi vittimismi.
«Va bene, con chi lo devo fare?» Rispose con una prontezza che Seokjin non si aspettava.
«J-Hope! Io l'ho sempre saputo che tu sotto quel faccino nascondi qualcosa, dannazione! - e, guardandosi intorno, come per istinto, incontrò lo sguardo di Yoongi; gli sorrise con maligna soddisfazione - con Yoongi, devi farlo con Yoongi.»
Hoseok alzò il volto, sconsolato, puntando i suoi occhi in direzione di Yoongi. Tra tutte le persone un'altra volta Seokjin riusciva a fare la scelta meno adatta, perfetto.
«Almeno potevi scegliere il tuo, di collo; hai perso un'occasione Seokjin.»
E, dopo più o meno scherzato con tanta irriverenza, con lo stesso spirito di chi stia compiendo il proprio dovere, come chi al mattino si appresta a entrare in ufficio, si avvicinò a Yoongi, desiderando solo che finisse il prima possibile.
ϟ
Yoongi, sentendo le parole di Seokjin, fu pervaso da un fremito; non avrebbe saputo dire se fosse di eccitazione o paura. Si sentiva terribilmente in pericolo, come raramente gli era capitato prima: non era sicuro di avere il controllo della situazione e questo lo terrorizzava. Forse doveva rifiutarsi di farlo, ma la situazione lo metteva in difficoltà. Non gli importava di fare il guastafeste, non conosceva quelle persone, ma temeva che Hoseok avrebbe preso il suo rifiuto come un'offesa; era sempre piuttosto sulla difensiva quando si trattava di parlare con lui e le poche parole che avevano scambiato poco prima sul balcone gliene avevano dato conferma. Il fatto è che avrebbe potuto fare quel giochino idiota con chiunque in quella sala senza dover temere nulla, ma con lui non sapeva come avrebbe potuto reagire; le sensazioni che gli provocava erano in continuo contrasto.
I pochi secondi che Hoseok impiegò per avvicinarglisi gli parvero interminabili, una lenta agonia. D'istinto ritirò la gamba prima distesa, quasi un tentativo di salvarsi, come se questo bastasse a tenerlo lontano, per salvarlo dalle sue grinfie; Hoseok non sembrò far caso a quel gesto impercettibile e, come se nulla fosse e con l'atteggiamento di chi ha fretta, gli porse il sale.
Yoongi, sentendosi come se stesse firmando la sua condanna, prese la bottiglia, si bagnò la parte interna del collo e lo fece aderire delicatamente.
Tutto durò meno di un minuto.
L'ultima immagine che vide chiaramente, fu quella di Hoseok che, inclinando il capo, lentamente gli si avvicinava. Percepì il suo respiro delicato farsi sempre più vicino; il fiato caldo e umido scontrarsi con la pelle sottile del proprio collo in tensione. Istintivamente, lasciò andare indietro il capo, portando i sottili capelli corvini a ricadere e avvicinando in questo modo la sua gola alle labbra dell'altro; aveva smesso di porre ogni resistenza. Sentì l'umido tocco della lingua che sfiorava il pomo d'Adamo e proseguire oltre. Quando era ormai arrivato vicino al mento, mentre era totalmente coinvolto nel godimento di quell'istante di per sé giocoso, percepì per un brevissimo attimo il formarsi di un lieve sorrisetto sulle lebbra di Hoseok, che in un istante si allontanò.
Bevve la sua tequila, prese il limone e, dopo aver strizzato gli occhi in una smorfia di ribellione a quel gusto poco gradito, parlò.
«Uh! Mi era mancata un po' questa sensazione orribile, grazie, Seokjin!»
Speriamo che la storia vi stia piacendo! 😊Lasciate tanti commenti che siamo curiose di sapere che ne pensate e se vi va votate mettendo una stellina⭐️! 😚💕
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Collision || BTS #Wattys2019
Fanfiction[Yoonminseok ◦ Taekook] "La vita è ironica, crudele, a volte, perché ti prende e ti capovolge ed è tanto più spietata perché lo fa servendosi di sentimenti irrazionali, inaspettati, incontrollati, che arrivano senza essere richiesti e riescono a far...