Al suono della porta che si apriva Hoseok si voltò, esausto; era l'ennesima persona a entrare quel pomeriggio e il turno stava per finire. Quando si accorse che era Jungkook, tuttavia, non riuscì a trattenere un sincero sorriso con cui gli diede il benvenuto.
Prese l'ennesima ordinazione e si avviò verso il bancone, dove stava seduto Jimin.
«Ho scelto il giorno meno adatto per venirti a trovare, Hobi. - gli fece notare, mentre sorseggiava lentamente il suo the - Non ti ho visto stare fermo un solo secondo, sarai distrutto.»
Hoseok volse leggermente il capo, mentre continuava a preparare meccanicamente l'ennesimo Cappuccio; Jimin riuscì a intravedere un caldo sorriso formarglisi sul volto.
«Tra dieci minuti stacco, grazie a Dio. Comunque c'è Jungkook, non penso ti abbia visto, se vuoi te lo chiamo.»
«Jungkook?» E, rivolgendo quella domanda quasi più a se stesso che all'amico, si voltò in cerca del ragazzo. Riuscì a incrociarne lo sguardo e lo invitò con un ampio gesto della mano ad avvicinarsi al bancone. Kookie sorrise allegro, salutandolo con un cenno e, non esitando, gli si avvicinò.
«Jimin-ssi! Che ci fai qua?» Domandò, sfilandosi il cappotto e sedendosi al suo fianco.
«Evito in ogni modo di studiare - rispose, ridendo - e sono passato a salutare Hobi, ovviamente.»
A quelle parole lanciò uno sguardo complice verso il punto in cui prima si trovava l'amico, ma dovette accorgersi che non c'era più. Rivolse nuovamente la sua attenzione a Jungkook e, rendendosi conto del fatto che era lì da solo, non si lasciò scappare l'occasione di metterlo in difficoltà.
«E tu? Che ci fai qua tutto solo soletto? Non ti devi mica incontrare con un certo bel moretto di mia conoscenza?»
L'altro, ormai abituato alle battutine maliziose, non gli diede la soddisfazione di imbarazzarsi.
«No, Jimin, sono qua per riscaldarmi un attimo. Stavo facendo shopping natalizio con Yoongi e avevo bisogno di energie! Questo freddo mi ucciderà.»
L'altro lo guardò senza rispondere, posando i suoi occhi scuri sulla tazza bollente di fronte a sé; rimasero un istante in silenzio.
«Yugyeom è partito, approfitta della pausa delle lezioni per tornare a salutare i suoi.»
«Ma che sfiga! - esclamò smodatamente, tanto da sembrare infastidito - non state neanche ancora ufficialmente insieme e già se ne parte. È un peccato, l'atmosfera natalizia è così romantica, magari vi avrebbe dato una sveglia.»
E, per alleggerire quelle parole pungenti, fece una smorfia dispettosa. Jungkook lo guardò divertito più che offeso.
«Non sarà una lunga attesa, torna giusto per Capodanno e gli ho chiesto se vuole venire con noi...»
Tutto l'entusiasmo di Jimin si manifestò in un istante nel suo sguardo, istintivamente si voltò verso il bancone, dove trovò nuovamente la figura di Hoseok, che, toltosi il grembiule, rimaneva poggiato con un fianco al ripiano dietro di lui.
«Hobi! Hai sentito? A Capodanno avrei finalmente l'onore di conoscere la nuova fiamma di Kookie, mi raccomando, non vestirti da barbone, dobbiamo fare bella figura.»
Hoseok lo guardò sorpreso, forse leggermente contrariato, ma senza le forze necessarie per rispondere a dovere a quella frecciatina.
Ripensò un attimo alle parole dell'amico e, come dal nulla, gli tornò in mente il dolce viso di Taehyung.
«A Capodanno?»
«Sì - rispose timido Kookie - spero non vi dia fastidio...»
«Fastidio? - quasi urlò Jimin, dando l'impressione di essere indignato - Scherzi? Non vedo l'ora di vedere la mia coppia preferita finalmente ufficialmente insieme.»
Jungkook sorrise, abbassando appena lo sguardo e gli occhi di Hoseok si spostarono rapidi da lui a Jimin, dando l'impressione che qualcosa di importante gli vagasse per la testa.
«Kookie, tu vai spesso a Nettuno? Sulla spiaggia?»
Il ragazzo, colto alla sprovvista dalla domanda, apparentemente del tutto scollegata al discorso, impiegò qualche secondo prima di formulare una risposta.
«Sì... Mi piace molto il mare e appena ho un momento libero ci vado volentieri... Purtroppo ora fa troppo freddo, anche se la spiaggia innevata è qualcosa di meraviglioso, dovrei trovare il coraggio di tornarci. Perché...?»
Hoseok fu invaso per un istante dal panico: perché aveva fatto quella domanda senza prepararsi neanche una scusa adeguata? La stanchezza lo rendeva sprovveduto, doveva imparare a stare zitto.
«Uh, no, niente. Immaginavo ti piacesse il mare, ti si legge negli occhi! - e, facendo un sorriso di circostanza cercò di sbrigliarsi da quella complicata situazione - ora però vado, devo passare in libreria. Jimin, tu resta pure qua, ti passo a chiamare appena finito, ci metto due minuti.»
«In libreria? Se pensi di regalarmi un libro per Natale sappi che mi offendo, voglio qualcosa di ben pensato, non il tipico regalo banale.»
L'altro lo guardò stupefatto; un sorriso divertito si delineò sul suo volto fine.
«No, non è per te, tranquillo. A te regalo il mio amore, il mio sostegno e la mia simpatia tutti i giorni, fattelo bastare.»
«Sappi che se non riceverò un delizioso regalo ben impacchettato con un biglietto "Al coinquilino e amico migliore che si possa desiderare" non ti parlerò mai più - disse con finta aria minacciosa, che su quel volto tanto dolce finiva per risultare adorabile - Comunque ho capito, lo so io per chi è, vai pure. Ti aspetto qua.»
Hoseok lo guardò di sottecchi e se ne andò, non capendo affatto a cosa si riferissero quelle ultime parole.
Non appena Jimin lo vide uscire dal locale, cercò di spiegarsi con Jungkook.
«Si sta vedendo con un ragazzo, ma non vuole confessarmelo; continua a ripetermi che sono solo amici e tante altre palle, ma è così preso che già gli fa un regalo. È un caso disperato, un romanticone.»
«Ne sei sicuro? - domandò l'altro con fare dubbioso - Tu vedi storie anche dove non ci sono.»
«Ou! Ho forse sbagliato con te e Yugyeom? Poi parlano i fatti, non io: si sono incontrati un mesetto fa per la prima volta e ogni tanto lui si presenta qua, al bar, senza neanche una scusa; dice solo "che aveva voglia di vederlo". Sono già usciti da soli più volte e non so se Hoseok sia cieco o voglia negare l'evidenza, ma è chiarissimo che sono cotti uno dell'altro. Non vedo l'ora di urlargli in faccia un grande "te lo avevo detto".»
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Hoseok alzò la calda sciarpa fino a coprire il naso delicato; il vento di Dicembre portava con séun sottile gelo. Chissà che cosa intendeva Jimin con quei suoi dannati occhietti maliziosi e quel tono di voce che dava a intendere di sapere qualcosa. Si metteva costantemente in testa storie inventate; se la sua vita amorosa fosse stata davvero attiva come lui la immaginava a quest'ora ci avrebbe messo su una serie tv.
Spinse la pesante porta del negozio e venne investito dall'odore di stampa nuova tipico delle librerie; chissà dov'era il libro che aveva nominato Namjoon quel pomeriggio.
Speriamo che la storia vi stia piacendo! 😊Lasciate tanti commenti che siamo curiose di sapere che ne pensate e se vi va votate mettendo una stellina⭐️! 😚💕
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Collision || BTS #Wattys2019
Fanfiction[Yoonminseok ◦ Taekook] "La vita è ironica, crudele, a volte, perché ti prende e ti capovolge ed è tanto più spietata perché lo fa servendosi di sentimenti irrazionali, inaspettati, incontrollati, che arrivano senza essere richiesti e riescono a far...