Jimin uscì dalla stanza ancora barcollante, alzando con fatica una mano per proteggere gli occhi assonnati dalla luce del giorno. Confuso e con la testa dolorante, tentò di guardarsi intorno e vide in piedi poggiato sul ripiano della cucina, Hoseok che, con gli auricolari nelle orecchie, teneva il tempo della musica con la gamba, mentre le guance gli si gonfiavano a ritmo della melodia che stava ascoltando.
Come percependo la presenza dell'amico, Hoseok alzò istintivamente lo sguardo e, nel vederlo, un dolce e flebile sorriso si delineò sul suo volto.
«Finalmente sei sveglio! - esclamò, cercando di camuffare con il tono di voce la preoccupazione che si celava dietro ai suoi occhi - come stai?»
«Bene... insomma, solo un po' di mal di testa - rispose un po' vacillante - Quanto ero ubriaco ieri, esattamente? E dimmi che non ho combinato guai, ne ho bisogno.»
Hoseok, vedendo che era quasi tornato quello di sempre, si lasciò andare a un sorriso più spontaneo.
«Molto, eri molto ubriaco, ma non hai fatto troppe figuracce, non più del solito, ecco; a un certo punto, quando ti ho chiesto di venire a vedere i fuochi con me, hai cominciato a correre, ma per il resto nulla di grave. Anche perché non ne hai avuto il tempo: ce ne siamo andati subito dopo la mezzanotte.»
«Oddio! Non dirmi che ti sei perso la festa per colpa mia!» Esclamò quello, mentre un'espressione preoccupata si formava sul volto ancora segnato dalla sera prima.
«No, tranquillo, me ne sarei andato in ogni caso.»
L'insolita sinteticità di Hoseok e l'enigmaticità di quelle parole fecero intuire a Jimin che l'amico aveva qualcosa da dire, ma che non trovava il coraggio di farlo. Immaginando potesse riguardare in qualche modo la storia tra lui e Taehyung, cercò di spronarlo a vuotare il sacco.
«È successo qualcosa?»
«Sono successe un po' troppe cose, a dire il vero.» Ammise l'altro, passandosi una mano tra i capelli fini.
Standosene ancora poggiato sul ripiano del lavandino, cercava di trovare un modo, possibilmente il più delicato possibile, per confessare a Jimin che il ragazzo con cui stava uscendo e per cui aveva una cotta si era rivelato un doppiogiochista. Se avesse potuto, avrebbe evitato di dirglielo; non era di certo nel suo carattere trarre gloria da un rifiuto. Tuttavia, essendo al corrente della situazione tra Yoongi e Jimin, pensava che avvertirlo fosse il minimo.
Rendendosi conto che l'amico aveva continuato a fissarlo con occhi curiosi per tutto quel tempo, capì che gli stava silenziosamente domandando delle spiegazioni. Prese un profondo respiro e, sapendo che era la cosa più giusta da fare, si decise a parlare.
«Ieri, quando sei scappato via chissà dove, io, appunto, sono andato in giardino per vedere i fuochi, da solo.»
«Come da solo?! - urlò in tutta risposta, evidentemente contrariato - non ho corso per tutta la sala perché te ne rimanessi da solo a mezzanotte, pensavo ci fosse con te Tae!»
Hoseok lo fissò smarrito e, muovendo la testa in un gesto di rimprovero, cercò di spiegarsi.
«Davvero te ne sei andato per questo? Perché ti fai questi viaggi mentali tutto da solo, come te lo devo ripetere? Tra me e Tae non c'è stato e non c'è assolutamente nulla, siamo solo amici. Ora, se penso che eravamo entrambi soli a mezzanotte per questo motivo mi viene da darti un pugno in testa!»
E, mentre ancora finiva la frase, gli si avvicinò per sedersi al suo fianco e lo strinse a sé più forte che poté.
«E invece sono qua ad abbracciarti. - affermò con tono capriccioso- Come fai a metterti sempre queste idee in testa?»
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Collision || BTS #Wattys2019
Fanfic[Yoonminseok ◦ Taekook] "La vita è ironica, crudele, a volte, perché ti prende e ti capovolge ed è tanto più spietata perché lo fa servendosi di sentimenti irrazionali, inaspettati, incontrollati, che arrivano senza essere richiesti e riescono a far...