Posò l'ultima tazza da lavare di fianco al lavandino e, facendo ben attenzione a non gocciolare sul pavimento, recuperò il canovaccio per asciugarsi le mani. Sospirò, grato: era stata una bella giornata. Era assurdo come, in compagnia delle persone giuste, bastasse un salotto e un po' di gelato per stare bene, insieme.
Rimase per qualche istante poggiato al ripiano della cucina, guardando dritto di fronte a sé, con lo sguardo stanco perso nel nulla.
Quelle settimane in preparazione del concorso erano stante sfiancanti: gestire il lavoro e l'Accademia non era mai stato tanto arduo, ma d'altronde non poteva permettersi di cedere proprio ora: superare quel concorso avrebbe significato vincere un Borsa di Studio, vincere la possibilità di diventare assistente di ballo. Se tutto fosse andato per il meglio, poi, avrebbe addirittura potuto ambire a un posto come insegnante.
Chiuse di colpo gli occhi, come a cancellare quelle divagazioni inutili dalla propria mente, facendole inghiottire dal buio. Non aveva senso riempirsi il cervello di sciocchezze; ora l'obiettivo era solo uno: il concorso, dare del proprio meglio al concorso. Se poi fosse stato così fortunato da vincerlo, allora, avrebbe potuto iniziare a pensare al proprio futuro. Per ora non era altro che un giovane cameriere coreano in scambio culturale per altri quattro mesi; nulla di più.
Rimise al proprio posto il canovaccio in scadente stoffa verdolina e, con i muscoli doloranti per gli intensi allenamenti, si diresse verso il divano, finalmente libero di godersi qualche minuto di calma, in completa solitudine, prima di andare a letto. Distese le gambe in avanti, rilassando il collo per scioglierlo e, riaprendo gli occhi, sul piccolo mobiletto di fianco al divano, lo vide: era il sottile libricino che Yoongi gli aveva consigliato, quel giorno sotto le feste Natalizie, in Libreria.
Lo aveva abbandonato lì da tempo.
«Che stronzo, Hoseok.»
Si disse mentalmente, afferrando con delicatezza il libro dalla copertina blu scuro e sfiorando con l'indice il contorno in rilievo del personaggino disegnato sul centro. Indugiò per qualche secondo, fissando l'illustrazione assorto, mentre il labbro inferiore, inconsapevole, sporgeva un po'. Gli dispiaceva aver abbandonato quel libretto, o, meglio, di averlo proprio dimenticato. L'omino dai capelli biondi lì in primo piano sembrava simpatico, dopotutto, perché mai avrebbe dovuto snobbarlo in quel modo?
Oltretutto Yoongi doveva avere proprio buongusto con i libri, lo si capiva subito. Non avrebbe saputo spiegare esattamente da che cosa si capisse, ma, insomma, la sua faccia dava chiari segnali sul fatto che ne sapeva più di tutti in ogni caso.
Ridacchiò tra sé e sé; in fondo lo trovava immensamente buffo. Non negava di averlo detestato per gran parte della sua permanenza in Italia, ma, da quando gli aveva parlato in ospedale, aveva iniziato a vedere del buono in lui. Aveva iniziato a pensare che, forse, fosse solo immensamente timido e un po' incapace a relazionarsi con gli altri esseri umani, per questo sembrava sempre tanto scortese. Ma una persona d'animo cattivo non si sarebbe preoccupata di farlo sentire a proprio agio, dopo tutto quello che era successo. Poteva sembrare un gesto privo di ogni significato, ma per Hoseok non lo era stato affatto: era felice che gli avesse parlato, era felice che potessero ricominciare, in qualche modo. Probabilmente non si sarebbero mai stati molto simpatici, probabilmente non erano esattamente quelle che si chiamano anime gemelle, ma poter essere gentile anche con Yoongi lo rallegrava. Non gli piaceva dover sempre stare in guardia, temere una battuta sarcastica e vedere il negativo anche nell'aria che respirava; non era da lui. Si era lasciato influenzare dalle troppe circostanze sfavorevoli, permettendo che pregiudizio dell'antipatia prendessero il sopravvento, ma, finalmente, ora, era diverso.
Solo dopo qualche minuti si decise ad aprire la copertina del libro che ancora teneva sulle ginocchia e, curioso, prese a sfogliarne le pagine: sembrava una favola per bambini, qualcosa con un omino biondo e una volpe e una rosa...
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Collision || BTS #Wattys2019
Fanfiction[Yoonminseok ◦ Taekook] "La vita è ironica, crudele, a volte, perché ti prende e ti capovolge ed è tanto più spietata perché lo fa servendosi di sentimenti irrazionali, inaspettati, incontrollati, che arrivano senza essere richiesti e riescono a far...