Capitolo 32

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Angela

Cerco di muovermi, ma sono bloccata.
Apro gli occhi di scatto, ma mi rilasso subito.
È Demir che mi tiene schiacciata con il suo peso sul materasso.
Sta dormendo.
Ha il volto corrucciato, chissà cosa sta sognando.

Non mi ricordo di essermi addormentata, né tanto meno di essere venuta nella mia stanza.
Deve avermici portata lui.

Suona la sveglia cavolo è già mattino.

Demir sbuffa con ancora gli occhi chiusi.
Provo ad allungarmi verso il comodino ma non riesco ad arrivarci.

<<Demir la sveglia>>.

<<No, dormi>>.

Ma come?

<<Demir devo andare a lavoro>>.

Si stende completamente sopra di me.
E sento il suo amico ben sveglio a differenza sua.

<<Ti giustifico io>>.

Mi bacia il collo.

Mi muovo per scansarlo.

<<Non è una buona idea>>.
Ansima al mio ennesimo movimento.

Mi fermo.

<<Demir Mara mi uccide>>.

Si struscia sul mio corpo, continuando a lambire con la sua lingua la mia pelle.

<<Nessuno si permetterà a dirti nulla>>.

Chiudo gli occhi.

<<Non voglio favoritissimi>>.

<<Non li avrai infatti. Adesso baciami dato che mi hai svegliato>>.

Sorrido prima di perdermi fra le sue labbra.

Le sue mani sono ovunque, mi accarezza il corpo e mi piace da impazzire.

Non voglio che si fermi.

La sua mano sfiora la mia intimità da sopra i pantaloncini.
Non lo fermo.
Così non mi da fastidio, sento i miei nervi tendersi.

Si allontana dalle mie labbra.

<<Non smettere di guardare i miei occhi>>.

Annuisco.

Incateno il mio sguardo al suo.

Con una mano continua ad accarezzarmi, con l'altra si fa strada dentro i miei indumenti.
Mi sfiora con le dita.
Mi sforzo di guardare lui, non voglio pensare a nessuno che non sia Demir.

Continua le sue lente carezze, fin quando non si fa più audace.
Spinge il suo dito dentro di me.
Mi irrigidisco.

<<Angela sono sempre io>>.
Annuisco.

Ricomincia a baciarmi il collo.
Mi lecca la parte sotto l'orecchio.
Piano piano torno a rilassarmi.

È Demir, è lui che mi sta toccando.

Sento che infila un altro dito.

Mi apre di più.

Il piacere cresce, insieme alla consapevolezza che il mio corpo lo sto accettando.

Raggiungo il piacere.
Copre i miei gemiti con la sua bocca.

Una lacrima sfugge al mio controllo, ma era solo pura felicità.

Piano piano tira fuori le dita dal mio corpo.

Ci guardiamo negli occhi.

Non so cosa lui veda nei miei, ma io ne suoi vedo ancora desiderio.
Voglio che si senta appagato anche lui come lo sono io.
Voglio sentire il suo sapore nella mia bocca ancora una volta.

Close your eyes and liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora