Capitolo 36

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Demir

Sono diventato irrequieto dopo la chiamata di Angela.
Ho bisogno di andare da lei, di allontanarmi dai problemi.
Volevo mandare Alfred a prenderla e portarla in Hotel, ma non voglio che stiano da soli.

Chiamo quest'ultimo nel mio ufficio.
Passano pochi minuti prima che compaia davanti la porta.

<<Devo allontanarmi>>.
<<Faccio preparare l'auto>>.
<<No vado con la moto>>.

Alfred mi fissa.

<<Vai da lei?>>.
<<Lo vuoi sapere per la mia sicurezza o per te stesso?>>.
<<Sto lavorando in questo momento>>.
<<Sto andando da lei, ma ti do un consiglio tienilo a mente anche quando non lavori>>.

Ignora la mia minaccia.

<<Non è sicuro che in questo momento tu ti muova da solo>>.

Su questo ha ragione.

<<Mandami due uomini la. Nessuno deve notare la loro presenza>>.

<<D'accordo>>.

Alfred esce dalla stanza.
Prendo il cellulare e faccio lo stesso io.

Prima di salire sulla moto le invio un messaggio. Non ci tengo ad un altro segno sul viso.

Percorro la strada più lunga per arrivare da Angela.
Cambio spesso percorso.
Voglio essere sicuro che nessuno mi segua.
Nessuno deve sapere che vado lì.

Quando fermo la moto davanti casa, illumino con i fari la finestra della cucina.
Lei è lì che mi aspetta.
Mi saluta con la mano prima di chiudere la tenda.

Spengo la moto.
Faccio in tempo a smontare, che Angela mi corre fra le braccia.

È scalza ed in pigiama.

Non le è importato, mi ha visto e mi è corsa incontro.

Solo un'altra persona mi accoglieva così.
Annie.

<<Puoi abbracciarmi non mordo>>.

Non mi ero accorto di essere rimasto immobile.
Non l'abbraccio.
La sollevo fra le braccia come se fosse una bambina.
Lei allaccia subito le gambe intorno alla mia vita.

<<Così mi piace di più>>.

Sorride.

<<Anche a me>>.

Mi bacia le labbra.

<<Mi sei mancato>>.

<<Lo so>>.

<<Avresti dovuto dire che anche io ti ero mancata!>>.

<<Sono qua dovrebbe bastare>>.

Mi bacia la punta del naso.

<<Adesso portami dentro>>.

Le schiaffeggio il sedere.

<<Non prendo ordini da te>>.

Mi incammino verso casa.

<<Si che lo fai>>.

La colpisco di nuovo.

<<Io faccio solo quello che voglio>>.

<<Allora vogliamo le stesse cose>>.

<<Lo scopriremo a breve>>.

Le schiaccio l'occhio.

Close your eyes and liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora