Capitolo 78

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❤️❤️❤️Buongiorno ❤️❤️❤️

Demir

<<Demir cazzo indossa questo giubbotto antiproiettile>>.

<<Tiran fatti i cazzi tuoi>>.

Sono cresciuto senza che nessuno si preoccupasse per me e tutto questo interessamento da parte sua sta iniziando a darmi sui nervi.

Siamo in una stanza dell'aeroporto, io, Tiran, Alfred ed una decina di uomini.
Grazie alle nostre  conoscenze, siamo riusciti ad arrivare fino a qui. Abbiamo studiato la zona l'unico posto dove potrebbero essere è nell'ex officina.
C'è una zona in disuso in questa struttura, dobbiamo riuscire ad entrare senza far troppo rumore.
Cercheranno di non far intromettere la polizia, ma se dovessimo fare casino qui ci rimetteremo tutti.
Non che la cosa importi, sono pronto anche alla morte figuriamoci se mi preoccupa il carcere. L'unica mia priorità è portare Angela via da qui.

<<I nostri uomini hanno già circondato l'officina, hanno rilevato movimenti all'interno.  Dovrebbero esserci cinque uomini armati , più tua madre ed Angela>>.

Annuisco.

<<Non dovrebbe essere difficile entrare>>.

<<Non lo sarà Tiran. Possono morire tutti mia madre compresa, anche se preferirei pensarci io a lei>>.

<<Se siete pronti andiamo>>.

<<Andiamo>>.

Sto venendo a prenderti.

Quanto vorrei che Angela riuscisse a sentire queste mie parole.
Sto impazzendo, voglio averla stretta a me, voglio baciarla e tenerla al sicuro.

Ci muoviamo lentamente, usando delle zone d'ombra.
Dobbiamo sfruttare l'effetto sorpresa.

Alfred aspetta il mio segnale, per far entrare i nostri uomini.

Guardo verso il cielo chiedendo ad Annie di proteggere Angela.

Mi volto verso Alfred, annuisco.

È questione di un minuto prima che venga aperta la porta secondaria.

Entriamo tutti insieme, uno dietro l'altro.
Le pistole cariche puntate verso qualsiasi cosa mobile incontriamo.

È buio, c'è un odore nauseabondo.

Povero amore mio chiuso qui dentro.

Camminiamo lungo il corridoio.
Ci fermiamo davanti delle scale.

Do ordine ai miei uomini su come dobbiamo agire

<<Da qui dobbiamo dividerci. Voi salite insieme ad Alfred  al piano di sopra, dove hanno fatto la loro sede di controllo. Noi invece andiamo sotto dove in teoria c'è Angela>>.

Scendo le scale seguito da Tiran ed altri tre uomini.

Ci ritroviamo in una stanza enorme.
Dal punto dove siamo noi non scorgo nessuno.

Faccio segno con le dita a Tiran di andare verso il fondo.

Ci dividiamo.

Non sento niente, nessuna voce. Sto iniziando a pensare che non sia qui.

Arrivo quasi alla fine della stanza con il cuore in gola, quando finalmente la vedo.

Quella puttana di mia madre, la sta rialzando dal pavimento.

Le ha liberato i polsi e le gambe, ma Angela non si muove.

Il sangue mi arriva al cervello.
Adocchio Tiran, la sta tenendo sotto tiro.

Close your eyes and liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora