Capitolo 57

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❤️❤️❤️❤️Buongiorno ❤️❤️❤️❤️

Demir

So di averla resa felice.
Mi basta guardarla mentre parlarla con gli architetti per capirlo.

Ho sentito che vuole che lascino la struttura per come è.
Non mi importa davvero, mi basta solo che lei qui si senta a casa.
Quel tanto che basti a farla rimanere con me.
Ho paura che possa sfuggirmi via
da un giorno all'altro.
Nella vita non ho mai avuto nulla che durasse, tutte le persone che mi sono state vicino poi le ho perse ed ho paura che possa accadere di nuovo.

<<Demir va tutto bene?>>.

Angela si stringe al mio braccio.

<<Si va tutto bene>>.

Annuisce contenta.

<<Non ti ringrazierò mai abbastanza per questo>>.

<<Non devi ringraziarmi Angela>>.

<<Invece si Demir>>.

Stringe la mia mano e mi porta fuori sul porticato.

<<Devo ringraziarti perché pur di farmi felice stai mettendo da parte le scelte che hai fatto fino ad ora. Tu volevi solo un'accompagnatrice ed io ho voluto una relazione. Tu volevi divertirti ed io ti ho creato problemi perché per forza volevo conoscere la tua vita. Tu volevi che io vivessi con te ed io ho preteso tempo.
Ti ho detto che non volevo vivere in hotel e stai facendo ristrutturare la casa della tua infanzia, solo perché io me ne sono innamorata, non pensando che magari questo posto ti facesse soffrire>>.

Provo a parlare, ma non me lo lascia fare.
Poggia un dito sulle mie labbra per zittirmi.

<<Sei la prima persona dopo Paola che si preoccupa di vedermi felice. Voglio che tu sappia che ci riesci, mi basta starti vicino per essere felice. Voglio che tu sappia che probabilmente ti sarei rimasta accanto anche se non avessi ceduto sul club o se non mi avessi dato tempo per decidere. Sarei venuta a vivere anche in Hotel pur di rimanere con te.
Perché Demir, so che questo ti farà paura e sappi che non voglio nessuna risposta da te, ma devo dirtelo. Perché oggi più che mai ho capito che mi sono innamorata di te. Credo che sia accaduto quando ti ho visto per la prima volta. Sei stato il mio colpo di fulmine e sei diventato il mio temporale.
Quindi grazie semplicemente per essere quello che sei>>.

Sorride.
I suoi occhi sono lucidi, mentre le mie gambe tremano.
Un uomo come me trema davanti ad una ragazzina.
Nessuno oltre  Annie aveva mai detto di amarmi.

Allargo le braccia e la stringo.
Stringo così forte da farle male, ma non si lamenta.
Vorrei fonderci uno dentro l'altro.

Le bacio la testa, il viso, le labbra.
La riempio di baci.
Lei ride facendo ridere anche me.

<<Basta Demir, mi stai soffocando>>.

Non la lascio continuo a torturarla.

Fino a quando un colpo di tosse non ci distrae.

È Alfred.

<<Non volevo disturbarvi, ma Demir ho bisogno di parlarti>>.

Angela mi guarda comprensiva.

<<Vado a torturate un po' gli architetti>>.

<<Non farli dimettere per favore>>.

<<Cercherò di fare la brava>>.

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