Capitolo 81

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😭😭😭😭😭 buongiorno 😭😭😭😭😭

Angela

Mi sveglio che ancora è l'alba.
Demir dorme al mio fianco.
Sembra così indifeso in questo momento.
Non lo incolpo per quello che mi è successo, ero cosciente di cosa avrebbe significato essere la sua donna.
Soffro, perché le cose potevano andare diversamente, ma forse siamo noi quelli sbagliati.
Due persone problematiche che hanno provato ad amare, senza riuscirci.

Non siamo fatti per l'amore.
Non siamo in grado di mantenere un rapporto stabile.
Ma che colpa ne abbiamo noi?
Siamo stati cresciuti senza affetto, senza comprensione.
Come si può pretendere un comportamento diverso?

Mi sollevo a fatica dal letto.
Sento dolore ovunque, ma ho bisogno di allontanarmi da lui.

Mi muovo lentamente, portando con me la flebo.
Esco fuori nel corridoio.
Non c'è ancora nessuno è molto presto.

Voglio vedere Paola, ieri sono crollata a causa dei sedativi.
Sono sicura che sia venuta, ma ero incosciente.

Ho bisogno di parlare con lei.
Sono confusa e non so come affrontare questa situazione.
Adesso che ho perso il mio bambino, scappare via non mi sembra più la cosa giusta.

Vorrei restare qui, ma devo mettere distanza tra me e Demir.

Ho intenzione di non vederlo più.
Non posso continuare questa relazione.
Lo devo a me stessa.

Devo riprendermi da tutto questo dolore.
E non può essere lui la cura dei miei mali.
Devo farcela da sola, come ho sempre fatto.

Ho vissuto sulla mia pelle la cattiveria del suo mondo e sono stanca di soffrire.
Sono stanca di patire a causa di uomini crudeli.

Non voglio più far parte del suo mondo, non posso accettarlo non ora che mi ha tolto tutto.
Lui non sarà mai pronto ad abbandonare la sua vita e io neanche sono disposta a chiedergli di farlo.

Quando ha deciso di non fidarsi di me, di non darmi neanche il beneficio del dubbio, ho visto il vero Demir.
Quell'uomo non è la stessa persona di cui mi sono innamorata.
Quella parte di lui mi spaventa.
Non posso sempre aver paura di sbagliare.
Non posso temere l'uomo che amo.
Se lo facessi non sarei diversa da mia madre.

A furia di camminare mi ritrovo nel giardino esterno della clinica.

Mi seggo su una delle panchine.

È dura non piangere.

Mi ritrovo il viso sommerso dalle lacrime.

Non sono forte.

Non lo sono abbastanza per sopportare tutto questo.

Sono stanca di star male.

<<Angela>>.

Sollevo lo sguardo verso Demir.
Ha il volto stanco.

<<Ti ho cercato ovunque>>.

<<volevo stare un po' da sola>>.

Annuisce.

<<Posso sedermi vicino a te?>>.

<<Si>>.

Prende posto accanto a me.

<<Adesso che sei lucida non sopporti la mia vicinanza vero?>>.

<<Mi fa male averti vicino>>.

<<Lo immaginavo>>.

<<Demir dobbiamo parlare>>.

<<Le ultime parole famose. Di solito precedono la catastrofe>>.

<<Già>>.

E questa lo sarà di sicuro.

Demir

Mi sono svegliato non appena ho percepito che Angela non era più al mio fianco.
Inizialmente l'ansia mi aveva paralizzato, poi ho capito che si era allontanata per avere spazio.

L'ho cercata per tutta la clinica, fino a quando non ho visto la sua chioma bionda nel mezzo del giardino.

Ma sono i suoi occhi quelli che mi hanno ucciso.
Mi è bastato guardarli per capire cosa ha deciso.

Angela è sempre stata così un libro aperto.
Basta guardarla per capire cosa le passa per la testa.

In quel dolore che ho visto ed ho capito la sua decisione.
Vuole allontanarsi da me.

<<Parlami Angela>>.

<<È buffo che tu adesso voglia ascoltarmi>>.

<<mi pentirò ogni giorno della mia vita per averti trattato in quel modo>>.

<<Questo non cambierà quello che hai fatto Demir, quindi è inutile sentirti in colpa>>.

Le sue parole sono dure, ma so di meritarle.

<<Non ho ragionato>>.

Fisso lo sguardo verso il laghetto di fronte a noi.

<<Invece io penso che tu l'abbia fatto. Che tu abbia ascoltato come sempre la ragione e no il cuore, ma il punto neanche è questo Demir.
Il problema è che tu non ti sei fidato di me.
Mi hai umiliata ed insultata ed io questo non riesco ad accettarlo.
Non riesco a starti vicino.
Mi fa paura la cattiveria che ho visto in te>>.

<<Ti ho sempre detto che non ero un brav'uomo>>.

<<Lo so, ma io in te ho visto altro. Demir devi provare a capire che tu puoi essere una persona migliore, ma non posso essere io ad aiutarti. Devi volerlo tu, devi sforzarti tu per far uscire la parte migliore di te. Io non ho la forza per farlo. Ho troppe ferite da guarire. Ho bisogno di pensare a me, insieme ci siamo solo distrutti>>.

<<Io ho distrutto tutto>>.

<<Gli errori si commettono sempre in due. Non addossarti tutto tu. Non lasciare che la fine della nostra storia diventi motivo di una nuova vendetta>>.

La fine della nostra storia.

<<Non cambierai idea vero?>>.

<<No Demir e vorrei davvero che tu mi lasciassi andare>>.

<<Angela>>.

Mi blocca subito.

<<Demir se mi ami veramente lasciami andare via da te>>.

Sento gli occhi pizzicare.

<<Mi stai chiedendo di rinunciare a te! Te ne rendi conto?>>.

<<L'hai già fatto quando pensavi che ti avessi tradito! Mi hai abbandonata quando avevo bisogno te! Quando io e tuo figlio avevamo bisogno della tua protezione! Quindi si Demir ti sto chiedendo con le buone di lasciarmi andare. Di evitare discussioni inutili. Ti ho sempre chiesto di non portarmi al punto di odiarti io davvero non voglio farlo. Io ti amo Demir e ti ho sempre amato, voglio mantenere questo ricordo di te>>.

<<Cazzo Angela! Anche io ti amo, so che ho sbagliato, che sono stato un coglione, insultami fai quello che vuoi, ma non lasciarmi! Ti darò il tempo che ti serve, ma non chiudermi fuori>>.

<<Demir non mi serve tempo>>.

Mi volto verso di lei.

È convinta cazzo di quello che dice.
Non ha nessun dubbio.

Mi sollevo dalla panchina.

<<Sono disposto ad impiegarci anche tutta la vita Angela, ma ti riporterò da me>>.

Accarezzo il suo viso, prima di chiamarmi a baciarle la fronte.

<<Io ti amo e continuerò ad amarti. Anche se scapperai dall'altra parte del mondo.
Per me questo non è un addio>>.

Sfioro le sue labbra per l'ultima volta, prima di andare via.

Close your eyes and liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora