Capitolo 80

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❤️❤️❤️😭😭😭Buongiorno 😭😭😭❤️❤️❤️

Angela

Tum, tum, tum.

Sento solo questo rumore.

Tum, tum, tum.

Sono battiti di un cuore.
Il mio cuore.

Sono viva.
Mi hanno trovato e salvato.

Non riesco ancora ad aprire gli occhi.
Sento il corpo intorpidito, ma non ho più dolore.

Piano piano inizio a riacquistare la capacità di muovermi.

Muovo le dita della mano.

<<Amore>>.

Sento la voce di Demir.

<<Angela sono qui>>.

Mi sforzo di sollevare le palpebre, piano piano riesco ad aprire gli occhi.

A fatica riesco a mettere a fuoco il suo viso.

Ha gli occhi rossi ed il viso bagnato dalle lacrime.
È sempre bellissimo.

Il mio cuore batte forte, ma la mente perde poco tempo a ricordarmi tutto quello che è successo.

La sua mano si avvicina al mio viso, involontariamente provo ad allontanarmi.
Non voglio essere toccata.

<<Angela non voglio farti del male>>.

L'hai già fatto Demir, più di quanto tu possa immaginare.

Rimane con la mano sospesa per aria.
La riabbassa ed accarezza la mia.

<<Vuoi un po' d'acqua?>>.

Annuisco.
Ho la gola completamente asciutta.

Ne versa un po' in un bicchiere.

<<Adesso ti aiuto a bere d'accordo?>>.

Annuisco.

Si avvicina a me.
Senza toccarmi mi aiuta a bere.
L'acqua fresca da sollievo alla mia gola.

Non ho ancora parlato.
Non ho la forza.
Perché se lo facessi vorrei chiedergli solo una cosa. Vorrei sapere del mio bambino ed ho paura. Paura di sentirmi dire che non ce l'ha fatta.

Guardo Demir rimettere tutto al suo posto.

<<Angela devo avvertire i dottori che ti sei svegliata>>.

Nego con la testa.
Non voglio vedere un dottore.
Voglio che sia lui a dirmelo.

Riprende il suo posto, nella sedia vicino a letto.

<<Riesci a parlare?>>.

<<Si>>.

La voce esce più come un sussurro rauco.

<<Ricordi cosa è successo?>>.

<<Ricordo Tutto>>.

Per la prima volta da quando lo conosco.

Vedo Demir crollare.

Poggia i gomiti sul letto, la testa sulle sue braccia e piange.

Mi chiede perdono.
Stringe fra i pugni il lenzuolo.

<<Perdonami amore mio>>.

Queste sono le sue parole.
Come una litania continua.

Cosa dovrei perdonarti Demir?
Dovrei perdonarti per non avermi creduto?
Dovrei perdonarti per quello che mi ha fatto quell'uomo?
Dovrei perdonarti per tutto il dolore che ci hai provocato?

<<Demir>>.

Si volta verso di me.
Mi fa male vederlo così, ma io devo sapere.

<<Il bambino?>>.

<<Hai abortito Angela>>.

Se era rimasto un briciolo di cuore nel mio petto dopo queste parole è scomparso.

Le lacrime scendono copiose dai miei occhi, bagnando il mio volto.

Porto una mano sul mio ventre.

È vuoto.

Non c'è più nessuno lì dentro.
Non c'è più il mio bambino che cresce.

Demir prova a toccarmi.
Allontano la sua mano.

<<Non devi toccarmi. Non avvicinarti>>.

<<Angela>>.

<<Angela cosa? Cosa vuoi Demir? Pretendi che io ti perdoni? Cosa vuoi perdonato? Che mi hai trattata come una puttana? Che mi hai dato in pasto a quell'uomo? O vuoi perdonato che a causa del tuo egoismo è morto nostro figlio? Perché non c'è più nulla che io possa perdonarti! >>.

La cosa più spaventosa è la calma con la quale ho parlato.

<<Ho sbagliato. Cazzo lo so, mi odio per questo, ma io non posso vivere senza di te Angela. Anche a costo di implorarti per tutta la vita. Quando ho capito cosa fosse successo ti ho cercato come un pazzo,ho fatto di tutto per trovarti, ma quando ci sono riuscito era troppo tardi>>.

<<Cosa dovrei fare magari compatirti? Quando avevo bisogno io di te mi hai buttato fuori per strada! Ora dici che non puoi vivere senza di me? È un problema tuo. Dovrai abituarti a farlo. Io ho provato a parlarti Demir. Ho provato a spiegarti che le cose non erano come pensavi tu, ma non hai accettato neanche di vedermi. Mi hai insultata ed umiliata.
Mi hai tolto tutto, io ti amavo Demir ed amavo già il nostro bambino.
Adesso non ho più nulla. Non mi è rimasto niente lo capisci? Non ero più sola, non lo sarei stata mai più! Avrei avuto il mio bambino! Io volevo solo andare via e crescerlo! Volevo dare ad entrambi una vita migliore. Perché me l'hanno portato via? Perché?>>.

Si solleva dalla sedia e mi stringe a se.
Questa volta non riesco ad allontanarlo.

Piangiamo entrambi.

Piango per il mio amore perduto.
Per il mio bambino.
Piango lacrime amare di chi sa che niente sarà più uguale a prima.

<<Forse doveva andare così. Non meritavamo di essere genitori. >>.

Troppo sbagliati per crescere una creatura.

<<Shh>>.

Demir

Non meritavamo di essere genitori.

No non è vero, forse io non lo meritavo, ma lei si.
Angela sarebbe stata una madre dolcissima.
Di quelle che crescono i figli adorandoli ed amandoli e sarebbe riuscita a farmi diventare un buon padre anche a me.
Mi avrebbero fatto diventare matti, ma avrei amato entrambi sino alla follia.

Si è addormentata fra le mie braccia, ma so che è solo a causa dei sedativi che le hanno dato.
Se fosse lucida mi avrebbe già urlato di starle lontano e di non avvicinarmi mai più a lei.

Mi godo questo momento perché so che non ricapiterà tanto presto.
Da domani Angela mostrerà tutto l'odio che ha per me.
Non la biasimo anche io mi odio per quello che le è successo.

La cullo fra le mie braccia.
Le tempesto il viso di baci.
Non sono pronta a lasciarla andare, non sarò capace di farlo e mi detesterà ancora di più per questo.

Come ho potuto essere così stupido.
Come ho fatto a non fidarmi di lei.

Ho distrutto tutto.

Non potrò mai ridarle indietro il nostro bambino.
Userei tutto il denaro che ho pur di farlo, ma non posso far nulla per far passare questo dolore che proviamo entrambi.

Ho perso un figlio ed ho perso la donna che amo.

E non posso incolpare nessuno se non me stesso.

Chiudo gli occhi anche io, anche se non vorrei dormire, vorrei che il tempo non passasse, ma la stanchezza di questi giorni si sta facendo sentire.
Mi stendo piano vicino a lei, continuando a tenerla stretta a me.

Close your eyes and liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora