Capitolo 58

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❤️❤️❤️buongiorno ❤️❤️❤️

Angela

Mi spiace lasciare la casa, ma grazie a Demir fra qualche mese diventerà il luogo dove abiteremo.

Non mi sono pentita di avergli detto che lo amo.
L'ho fatto di getto senza pensarci, ma dopo la sorpresa di oggi non riuscivo più a tenerlo dentro di me.
Credo di aver sempre saputo di essere innamorata di lui solo che non riuscivo ad ammetterlo a me stessa.

Non sono delusa dal fatto che non abbia ricambiato a parole i miei sentimenti.
Perché sento che anche lui ama me.
Lo vedo da come mi tratta, da tutto quello che fa per me.

Pretendere anche che lo dica con le parole è troppo.
Se è stato complicato per me per Demir lo è ancora di più.

Come adesso, anche se non mi dice nulla, lo vedo che è preoccupato ed ansioso per questa sera.
Io cerco di mantenere la calma, ma non è facile con una pila elettrica al fianco.

Per tutto il tragitto sino all'hotel non ha detto una parola, ha solo tenuto la mia mano stretta nella sua.
Stessa storia lungo il corridoio.
Nonostante io abbia provato a parlare, solo qualche sillaba è uscita dalla sua bocca.

Entriamo nella camera.
Solo li lascia la mia mano.

Non ho la più pallida idea di cosa dovrei indossare.

<<Demir per questa sera come
devo vestirmi?>>.

<< tranquilla a breve arriveranno i nostri vestiti>>.

Mi risponde senza guardarmi.

È davanti lo specchio, si sta spogliando dei suoi gioielli.

È davanti lo specchio, si sta spogliando dei suoi gioielli

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Non sopporto più vederlo in questo modo.
Lo raggiungo alle spalle, circondo la sua vita con le mie braccia.

<<Non mi piace vederti così. Preferisco quando fai lo stronzo sbruffone>>.

<<colpa tua che mi hai fatto diventare un pappa molle>>.

Tocco con la mano i suoi addominali.

<<Si hai ragione stai diventando flaccido>>.

<<Io vedo dei bei muscoli sodi>>.

<<Ti sta abbandonando anche la vista allora! Povera me. Sto con un vecchio decrepito! Tranquillo ci penso io a cambiarti il pannolone>>.

Gli occhi gli escono fuori dalle orbite.

<<Angela!>>.

Rido di gusto.

<<Non ti preoccupare ti vorrò lo stesso, anche se avrai varie disfunzioni>>.

<<Hai tre secondi per scappare!>>.

<<Cosa?>>.

<<Tre>>.

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