Capitolo 40

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Demir

Porto Angela nel piano riservato a me.
Non le ho lasciato la mano un attimo.
Non volevo cambiasse idea.

Davvero non ho fatto nulla ieri sera.

Sono stato al club, ho fatto compagnia ai miei nuovi "amici", fino a quando non sono andati via.
Poi sono tornato in ufficio e mi sono addormentato come un coglione.

Le lascio la mano solo quando entriamo nella mia camera.
Si guarda intorno come se cercasse le tracce di qualcosa.
Non sa che in questa stanza i mobili vengono cambiati un giorno si ed un giorno no a causa dei miei scatti di ira.

<<Vuoi fare una doccia?>>.

Annuisce.

Le tolgo lo zaino dalle spalle.

<<Ti do una mia maglietta ok?>>.

<<Si grazie>>.

Tirò fuori dal cassetto una maglia ed un paio di boxe.
Glieli porgo.

<<Dietro quella porta c'è il bagno. Fai con comodo>>.

Entra nel bagno portandosi i vestiti con lei.

Ordino vari gusti di gelato, chiedendo che vengano portati in camera.

Il tempo che lei è dentro la doccia, esco fuori in terrazzo a fumare una sigaretta.

Devo spiegarle alcune cose è giusto che sappia quello che sta succedendo.
Deve capire perché in alcuni momenti non potrò esserci.

Il servizio in camera è arrivato, ho fatto lasciare tutto all'ingresso.

Poco dopo viene fuori anche Angela.
I miei vestiti le stanno grandi.
Sembra ancora di più una bambina.

È a piedi scalzi.

<<Non ti mordo>>.

<<Non ne sarei tanto sicura>>.

Decido di avvicinarmi io a lei.

<<Vuoi stare qui fuori o preferisci entrare?>>.

<<Stiamo fuori>>.

<<Allora vado a prenderti il gelato>>.

Finalmente sorride.

Le accarezzò la guancia, prima di superarla ed entrare.

Hanno portato tutti i gusti che avevano a disposizione, motivo per cui decido di portare fuori il carrello frigo.

Esco sul terrazzo, Angela è seduta a bordo piscina con i piedi dentro l'acqua.

<<Sai che puoi usarla quando vuoi questa piscina vero?>>.

Mi guarda sorpresa.

<<Prima devo comprare un costume>>.

Allora davvero non ne ha.
Gliene farò avere un'intera collezione direttamente qui.

<<Per me puoi farlo anche nuda il bagno>>.

<<Sei sempre il solito>>.

Scusa se sono un uomo con un cazzo bello grande!

<<Che gusto vuoi?>>.

<<Che gusto c'è?>>.

Allora, vediamo un po'.
Iniziò a sollevare tutti i coperchi.

<<Allora abbiamo cioccolato, banana, fragola, nocciola, pistacchio, vaniglia, cannella credo che sia questo rosa>>.

La sento ridere.
Alzo gli occhi verso di lei.

Close your eyes and liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora