Eva...
I suoi lunghi artigli mi stringono la carne con una forza tale da non permettermi di strisciare via. Mi divincolo a più non posso ma finisco con lo spezzarmi qualche squama. Queste volteggiano in aria con leggiadria, compiono dei giri completi e finiscono col cadere a terra come fiocchi di neve.
Sibilo con ferocia e spalanco le fauci minacciando di azzannarlo, ma Akil non mi presta la minima attenzione. Sa bene che non lo farei mai.
Voliamo tra due strati di nubi che coprono la terra come una soffice, umida coperta. L'energia elettrostatica fa rizzare i filamenti delle penne di Akil e riscalda il mio lento sangue freddo.
Circondati da fulmini violacei che creano una sorta di gabbia mortale, proiettiamo le nostre ombre sul manto di cumuli nembi che torreggiano maestosamente fino quasi a sfiorare il confine dell'atmosfera.
Siamo il messaggio idilliaco, il presagio divino della vittoria del bene sul male, lo stesso presagio che i grandi eroi della storia idolatravano. La supremazia dell'olimpico sul titanico.
L'aquila, rapace, re di tutti gli uccelli, dominatore dell'aria, portatore di luce. Divoratore di serpenti, bestia, invece, dell'oscurità, potenza della terra. Forza ctonia*.
Gli opposti.
Akil stringe le ali e scende in picchiata. Attraversiamo le nubi sfiorati dai lampi, il vento che ci sferza attorno.
Sotto di noi compaiono le luci lontane delle centinaia di case del paese, unici scudi per gli uomini contro l'ira del cielo.
L'aquila mi lascia cadere a terra. Ruzzolo per un paio di metri poi torno a strisciare. Mi sporco nel fango che, in quella pelle, è la mia casa. Serpeggio tra gli arbusti fino ad incontrare la parete di roccia e legno. Mi arrampico sibilando, trovo la fessura della finestra e mi attorciglio intorno al braccialetto elettronico.
Il dolore che sta per arrivare mi fa pentire dell'impulso furioso di questa mattina. Sento la pelle squamosa tendersi e strapparsi. La veloce composizione di ossa e carne, la nuova nascita nella mia vecchia pelle. Il trapasso da un corpo all'altro. Nuda, come l'Eva della Bibbia, mi scaldo nel sangue ora caldo e veloce.
Attendo che le convulsioni si plachino e, ancora tremante, mi avvio a spalancare la finestra.
Akil sbatte le sue possenti ali e vola all'interno della mia stanza. Cade a terra contorcendosi dal dolore e, in un lampo, mi ritrovo davanti la figura marmorea del ragazzo biondo dagli occhi ambrati.«Sei impazzita?» sbraita afferrandomi per il collo.
«Perché te la prendi tanto? Non volevo mica ucciderla.» mento.
«Devi starle lontana, capito? Non te lo ripeterò un'altra volta. E dillo anche a quella bestia del tuo amico.»
«Ma io e lui non siamo amici. Non siamo niente.» sussurro, solo qualche centimetro a separare le mie labbra dalle sue, «Dovrei pensare lo stesso di noi due?» allungo una mano e infilo le dita tra i suoi soffici capelli dal colore dell'oro.
Akil stringe la presa sulla mia gola e per un attimo mi manca il fiato: «Eva, tu per me non esisti.»
«Ne sei certo?» sporgo il seno sfiorando il suo torace nudo e coperto di pelle d'oca.
«Falla finita.» impreca scattando indietro «Aquile e vipere non condividono nulla.»
«Vipere? Così mi offendi.» assumo un'espressione falsamente oltraggiata.
Ondeggio sui fianchi facendo scivolare i capelli dietro le spalle. Mi avvicino ad Akil schiacciato contro la parete e porto le mie labbra sulla sua calda gola pulsante.
«Abbiamo molto in comune, invece.» sussurro «L'aquila è il cielo e il serpente è la terra. Ci completiamo.»
Il ragazzo scivola via dalla trappola, io allungo una mano e lo afferro per i capelli: «Se non vuoi che tormenti la tua amichetta, devi smettere di proteggerla.» minaccio.
Akil salta in aria e, poco prima di ricadere sul pavimento, la sua schiena viene trapassata da un paio di enormi ali. In un attimo, è di nuovo la maestosa aquila regina dei cieli.
Stride con rabbia e vola via, sotto i colpi energici e battaglieri della pioggia.
* Il termine divinità ctonia indica tutte quelle divinità generalmente femminili legate ai culti di dei sotterranei e personificazione di forze sismiche o vulcaniche.
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TOTEM
FantasyPROTETTA DA COPYRIGHT PERCHÉ DEPOSITATA REGOLARMENTE! [COMPLETA, IN REVISIONE] Dahlia si trasferisce in un paesino di montagna dopo un evento traumatico. La speranza dei suoi genitori è quella di riuscire a farle dimenticare l'accaduto, ma il desti...