Eva...
Un altro conato che mi percuote tutto il corpo: mi chino sul water e vomito ancora litri di sangue purpureo.
Che mi prende? Che mi prende, che mi prende, che mi prende!
Mi batto i palmi delle mani contro le tempie con rabbia, con rimorso, dolore, senso di colpa. Ciocche di capelli biondo platino scivolano a terra andando a mischiarsi con le gocce appiccicose di sangue colate sul pavimento.
«Cosa ho fatto!» sussurro, sporgendomi nuovamente sul water ormai non più in ceramica bianca, ma dalle striature rosa.
Chiudo gli occhi e rivedo l'intera scena: Liz che mi segue fiduciosa nella foresta, le sue suppliche quando capisce cosa sta succedendo e il caldo, gustoso, soddisfacente sangue che mi cola sul collo.
Non ricordo neanche con quale scusa l'ho attratta nella foresta, ma ricordo l'indifferenza per i suoi occhi scuri gonfi di lacrime e la scarica di energia una volta che il primo boccone della sua carne maciullata mi è scivolato nella gola fino allo stomaco. Mi sentivo forte, invincibile e indomabile; per questo continuavo a mordere e strappare, cibandomi del suo corpo e delle sue urla via via sempre più flebili. Mi sarei potuta fermare, ma la forza che mi pompava nelle vene ad ogni assaggio era una tentazione ancora più grande. Non mi è servito neanche mutare nella mia forma di serpente: sono bastati i miei denti umani, i miei denti affamati.
Neanche il tempo di arrivare a casa e di sciacquare via ogni traccia con una doccia, che il sapore di Liz mi graffia crudelmente le pareti dello stomaco. Tre secondi prima ero una dea, ora sono un mostro.
Tutta colpa di quella puttana di Dahlia! Grido nella mia mente, intanto che continuo a rigurgitare brandelli di carne umana, se non avesse messo gli occhi su Akil, se Leonida non avesse tentato di fermare i miei attacchi, ora non starei vomitando la mia più cara e unica amica.
Non so bene perché sia colpa sua, ma so che di certo non sono l'unica colpevole.
Innaturale! Continua a strillare imperterrita una vocina in un angolo della mia mente. Un Totem non si ciba degli esseri umani, un Totem non compie azioni abominevoli. Ma in fondo, come più volte mi ha ripetuto Akil, io non sono un Totem: sono solo una mutaforma.
Chiudo gli occhi per fermare un solo istante le luci del mio bagno che girano sempre più velocemente. Scivolo con la guancia sul pavimento umido e mi addormento.
Nei miei sogni, solo Liz.
Solo incubi.
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TOTEM
FantasyPROTETTA DA COPYRIGHT PERCHÉ DEPOSITATA REGOLARMENTE! [COMPLETA, IN REVISIONE] Dahlia si trasferisce in un paesino di montagna dopo un evento traumatico. La speranza dei suoi genitori è quella di riuscire a farle dimenticare l'accaduto, ma il desti...