6. ALLONTANATI

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Luca's pov

La mattina mi sveglio con un mal di testa incredibile. Ieri, dopo essere uscito da casa sua mi sono confidato con il ragazzo di mia sorella. Ultimamente è come se lui fosse uno dei pochi a capirmi. Mi ascolta e non mi giudica. Dico uno dei pochi perchè anche Ava, Pietro, Lollo e Enzo lo fanno, per carità non dico il contrario, ma loro mi ripetono in continuazione di tornare da lei e chiederle scusa. Come se fosse semplice, come se fossi stupido io a star perdendo un'occasione...

Invece Fabrizio mi ascolta e basta, senza dire come mi devo comportare. L'ho ringraziato tantissimo infatti.

E poi mi sono ubriacato di brutto.

È così da un po' ormai. Affogo i miei dispiaceri nell'alcool e nelle canne. Sì, sono ridicolo. Sono certo lei me lo direbbe. Ma sentire un forte bruciore scendere attraverso la mia gola, per poi stanziarsi nel ventre con veemenza, mi provoca una contorta soddisfazione. Per non parlare del piacere che mi genera l'erba. Tutto estremamente fantastico e rilassante, ma nulla comparabile all'effetto che invece ha lei su di me.

Comunque mi preparo velocemente e rispondo al messaggio di Gionata.

Sfera🐵
Ti sto aspettando fuori da mezz'ora, non vorrai mica privare la tua futura moglie della tua incantevole presenza?

Non vorrai mica provare il tuo corpo delle tue insulse palle?
Arrivo cretino🙄🙄

Esco, prendendo l'ultimo pacchetto di sigarette rimasto, e salgo sulla BMW del mio amico. "Ti sei svegliato bene, vedo?" Mi chiede, guardandomi divertito il rosso alla guida. "Sfè taci e parti, prima che cambi idea." Gli rispondo un po' seccato. 

Sono felice di rivederla, ma comunque sono nervoso.

So che la mia presenza non è gradita o almeno pensavo di saperlo, ieri mi ha ignorato per tutto il tempo. È per questo che, appena uscito da quella casa, avevo bisogno di due cose: Fabrizio e tanta, tanta vodka. Ho paura che accada anche oggi, ma ormai sono su questa maledetta macchina e non riuscirò a far cambiare idea a Gionata.

Ava e Lorenzo mi hanno abbandonato 'sta volta, ma Enzo (mio manager e grandissimo amico) ha deciso di venire, anche a lui manca Alessandra. Manca a tutti. Pure Pietro ha rotto le palle perché voleva venire a vederla, ma Enzo lo ha convinto a rimanere a casa, dato che aveva la febbre a 39. 

Cioè stai bruciando quasi e pensi a incontrare la mia ex? Insomma ora avete capito perché preferisco parlarne con una persona che si trova lontano da me, da lei. Mi sembra più neutrale, obbiettivo. Forse perché non conosce bene le dinamiche. Però poi penso che proprio perchè loro conoscono a fondo le dinamiche, non dovrebbero fare così e sto male.

Lei è perfetta e io sono lo stronzo, agli occhi di tutti. Pure ai miei. Soprattutto ai miei.

"Aleeee, ma sei rimasta bellissima." Afferma, mentre la stringe a sè, Enzo. Sì ok, tutto bello e concordo pienamente, ma ora staccati amico prima che mi venga un'infezione cutanea al gomito da quanto lo sto grattando nervosamente.
Non è che sono geloso però...va bene, sono geloso pure di lui, ma non perché penso che tra di loro ci possa essere qualcosa, so che è impossibile, ma perché lui la può abbracciare.

Io no, io non posso. Non più.

Quasi non mi guarda e si siede di nuovo lontano da me. Eh no. Non di nuovo, piccola... Mi siedo accanto a lei con veemenza. Sbatto quasi la sedia e vedo le sue spalle sobbalzare per un istante, ma poi lei si controlla.

Si irrigidisce, ma non dice nulla. "Continuerai così a vita?" Le soffio sul collo a bassa voce, cercando di essere il più vicino e provocatorio possibile. Conosco i suoi punti deboli: se rimane indifferente a questo significa che l'ho persa. Sento che si irrigidisce ancora di più e dopo poco si allontana velocemente da me.

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