70. VOGLIO CHE ME LO DICA LEI

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Luca's pov

Sfera varca la soglia, con Shiva alle spalle, con nonchalance: "Che fate di bello?"

Lei si scosta lievemente da me, tanto basta da farmi subito provare un nodo alla bocca dello stomaco.

Rispondo io prima che possa farlo lei: "Ci chiariamo." Lei si allontana dalla porta, ormai chiusa da Andre: "Non è vero." Ci voltiamo tutti verso la direzione di quella sua boccuccia, che non sa mai lasciarmi l'ultima parola.

"E invece sì."
"Luca stava andando, ragazzi." Annuncia sorridente, puntando lo sguardo nel mio.
"Luca rimane, se voi volete, potete andare ragazzi." Annuncio più sorridente di lei, mantendendo lo sguardo saldo nel suo.

Entrambi i nuovi arrivati ridacchiano, osservando il modo in cui lei si allontana a grandi falcate da me e io le vado praticamente dietro come un cagnolino: "Ti fermi?"

Lei mi fissa, inclinando il capo verso destra. è tenera, ma non mi sembra il momento di avvertirla: "Ci sono loro..." Alzo le spalle: "E allora?"

Andre prende parola, facendo voltare tutti nella sua direzione: "Ragazzi siamo qui per una cosa importante." Sbuffo: "Non potevate essere qui tra un'ora, quando era già tutto risolto ed eravamo nudi nel letto?"

Lei si avvicina finalmente a me, ma solo per spintonarmi e sussurrare un 'idiota' a denti stretti, talmente poco sussurrato che pure i vicini l'hanno sentita, per poi sorpassarmi.

Sfera è pronto a fare una battuta delle sue, ma lei lo precede: "Non te lo immaginare neanche uno scenario simile. Nè tu." Punta il dito verso di lui. "Nè tantomeno tu." Ora l'indice laccato di smalto rosa punta me e le regalo un mezzo sorriso: "Perché?" Mi fingo innocente e deluso.

La prima caratteristica non è mia per natura, la seconda un po' mi attanaglia ultimamente: è in grado di rifiutarmi, non a lungo termine, ma anche il breve mi spaventa.


"Perché io non ti toccherò nemmeno con un dito, ma più." Questa è bella.

Assottiglio gli occhi e mi avvicino alla sua figura, appoggiata con il fondo schiena al bancone da cucina: "Giuralo." Pure lei assottiglia gli occhi: "Io non giuro mai."

Sollevo il mento a mo' di sfida: "Se questa volta giuri, nemmeno io ti sfiorerò più." Poggio i palmi sui suoi fianchi, sorridendo: "Ovviamente incomincio solo dopo il tuo giuramento."

Andre tossisce: "Noi..." Sfera interviene: "Noi non volevamo assistere a un porno, ma se proprio ci tenete, ci sediamo qua okay? Tanto non vi diamo fastidio, è chiaro. C'è talmente tanta tensione qui, tra voi, che un guardone in più, uno in meno, che vi cambia?"

Lei aggancia i miei polsi e sposta le mie mani dal suo corpo, facendomi sentire di nuovo la sua mancanza. Impreco.

"Ragazzi, Simo è uscito dall'ospedale." Andre ci dà un'informazione, che già conosciamo. Infatti Alessandra, alla mia destra, aggiunge: "Lo so, sono andata a prenderlo io."

Mi volto di scatto, perché questo particolare non lo conoscevo: "Scusami? Gli hai fatto pure la cena e la doccia per caso?" So che non è il momento di fare il geloso, ma ero convinto fosse andato Alex, non immaginavo neanche la possibilità che fosse stata lei a rimboccagli le fottute coperte.

Mi guarda stralunata ed ho la netta sensazione che stia per mettermi le mani al collo, non che la cosa mi possa recare totale dispiacere: "Non mi sembri nella posizione di fare questo genere di battute?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19 ⏰

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