33. NON TU

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Alessandra's pov

Buddy
Occhioni, dove sei?

A Fanculo

ALESSANDRA

Vorrei dirti che scherzo, ma sono letteralmente a fanculo😤

Mi riferisco a quello che è successo poco fa, ma ovviamente lui non ne sa nulla.

Non viene in ospedale dalla prima volta che ci è entrato, cioè anche l'ultima. L'ho pregato di non presentarsi, ma mi ha risposto: "Io vado dove voglio. Luca già controlla la tua vita, manca solo cominci a controllare la mia."

Volevo gridargli che Luca non controlla proprio nulla, ma poi sarei sembrata ridicola. Quando c'è lui, il mio autocontrollo cade. Lui ha potere su di me. È palese. Inevitabile. Dannatamente brutto. Ma vero.

Quindi sono passata alle minacce: "Non giocherò a FIFA con te per almeno un mese." È talmente fissato con la Playstation, che ha insegnato a giocare pure a me.

Al mio preavviso, ha sbarrato gli occhi: "Non entrerò mai più in quell'ospedale. Non mi avvicino nemmeno a quel posto." Sembrava quasi impaurito dalla mia minaccia e io quasi scoppiavo a ridere per la sua stupidità.

Mi vuoi rispondere?

In ospedale.

Lo dici per zittirmi...

Magari...

Io lo sapevo che non dovevo venirci qui.

Non ho voglia di continuare questa discussione, non ho voglia di nessuna discussione, in verità.

Esco dal bagno e lo chiamo per avvertirlo che tra poco passerò da lui, poichè mi ha supplicata di un aiuto in matematica.

Io sono stranamente molto portata per la matematica, ma in generale a scuola me la sono sempre cavata. Non sono mai stata la prima della classe, sono sempre quella che studiava il giusto, per avere voti alti, ma non altissimi.

Nonostante il mio essere competitiva, ho sempre lasciato molto volentieri questa lotta inutile ad altre persone.

La scuola non è mai stata vista da me come una ragione di vita, a volte però l'ho usato per dimostrare a me stessa che valevo, che sapevo fare qualcosa bene. Credo di rimpiangere quel periodo, seppur io riconosca che la scuola è importante.

Alla fine, non solo ti forma, ma ti prepara al mondo.

Poi ci sono persone che non hanno bisogno di essere preparato da un sistema scolastico giurassico.
Lo capisco. Non giudico chi ha abbandonato la scuola per dedicarsi ad altro, tipo Luca.

Ma giudico chi l'ha abbandona per ciondolare on giro, mettendo la famiglia in brutte situazioni a volte, invece di cercarsi un lavoro, diversamente da Luca.

Luca alla fine, dopo essere stato bocciato due volte in prima superiore, è riuscito a prendersi un titolo di studio grazie agli sforzi, o come dice lui "pressazioni eccessive" , di Sabri.

Ammiro veramente quella donna e la sua tenacia. Ma ammiro soprattutto suo figlio.

Anche se in questo momento vorrei ucciderlo. E credo che a fargli compagnia nell'oltretomba ci penserà Alex.

Torno nel corridoio, con l'immensa voglia di andarmene da qui, ma fingo calma. "Cat woman." Mi richiama il rosso, appena mi vide. Strizzo gli occhi infastidita.

Solo tu lo sai [Capoplaza]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora