Alessandra's pov
Vorrei dare fuoco a tutto ciò che mi circonda. È la quinta volta che suono il clacson contro chiunque faccia la minima cosa, anche solo superarmi. Appena mi ricordo le sue parole, inizio ad accelerare dalla rabbia senza nemmeno accorgermene. Non gli ho tirato uno schiaffo solo perchè eravamo fuori da un ospedale, anche se lo avrei mandato dentro volentieri, magari con qualche costola rotta.
Giuro che ancora mi prudono le mani.
Devo calmarmi, mi ripeto mentre prendo un respiro profondo, che però non mi calma affatto. Accosto davanti casa di Simo, per poi chiamarlo e: "Scendi." Dopo questa sola parola attacco immediatamente.
Non ho molta voglia di parlare, ma la sua semplice presenza spesso sa calmarmi.
E poi ammetto che stare con lui è una mezza ripicca nei confronti di Luca.
Perchè solo lui, dei due, può andare a divertirsi?
Ovviamente non lo sto usando Simone, ho semplicemente bisogno del suo aiuto per tranquillizzarmi. Ho bisogno di qualcuno che mi ricordi che sto facendo le cose bene e che non soffrirò di nuovo.
Appena entra in macchina, cerca di aprire un discorso con: "Ehi." Anche se il suo tono sembra abbastanza incerto, sarà scioccato dal mio cambio d'idea repentino. Succede raramente. Ma ora sono incoerente e non me ne vergogno, perchè un altro sentimento sovrasta tutto il resto.
Fingo un sorriso e gli chiedo: "Allora iniziano Sex Education 2?" È la prima cosa che mi è passata per la testa. Non so nemmeno che sto blaterando.
Distolgo lo sguardo dal suo, che sembra alquanto sorpreso, e parto senza troppi fronzoli.
Sento i suoi occhi fissi su di me per tutto il tempo e, a un certo punto, mi domanda curioso: "Cos'è successo?" Continuo a guardare la strada e fingo calma: "Niente." Il mio tono esce abbastanza disinvolto, ma lui oramai mi conosce molto bene.
Aspetta qualche secondo per analizzarmi di più e poi esclama sicuro: "Avete litigato." La sua non è una domanda. È una affermazione, in cui crede ciecamente. Sa che è successo.
È così evidente?
Continuo a non guardarlo ed affermo: "Non importa, ora ho voglia solo di passare un po' di tempo con te e distrarmi. Non parliamo di lui." Non ho voglia neanche di pronunciare il suo nome.
Vedo Simo rilassarsi e sorridere, probabilmente perché ho detto di aver voglia di passare tempo con lui e non per il mio modo di evitare il pensiero del mio ex.
Lui non ha nulla contro Luca, l'unica cosa che lo turba è che mi abbia fatta soffrire. Ma per il resto, sa quanto io tenessi a lui, e per certi versi ancora ci tenga, perciò non parla mai male di lui. Non davanti a me almeno.
Sa che solo io posso farlo.
Rimaniamo in silenzio per il resto del viaggio, finchè lui, sicuramente non potendone più, inizia a parlare, mentre scendiamo dalla macchina: "Comunque cerca di non arrabbiarti troppo, è solo stressato per Erika."
Cerca pure di giustificarlo ora?
Sapesse com'è Luca nei suoi confronti starebbe sicuramente zitto.
Giocherello con la lingua tra i denti scazzata: "Ho detto che non voglio parlarne." Mi guarda torvo e controbatte: "Ma perchè?" Come perchè?
Sbuffo risentita per poi ricordargli: "Lo sai benissimo il perchè." È così difficile da comprendere? Perchè tutti ne vogliono parlarne? Perchè vogliono tutti che ammetta qualcosa che non posso permettermi il lusso di ammettere?
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Solo tu lo sai [Capoplaza]
RomanceDAL CAPITOLO 30 ~ "Vostri? Perchè, secondo te, esiste un noi? Cioè esiste un me e Leila?" Quasi le scoppio a ridere in faccia per la sua affermazione. Mentre lei mi fissa insistentemente, si inumidisce nuovamente le labbra e deglutisce. Okay, è in...