9. NIENTE DI PIÙ

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Alessandra's pov

"Sofia, cazzo." Urlo per la tredicesima volta. Questa ragazza è tanto fantastica quanto paranoica.
"Starà parlando con una collega o magari una ragazza della palestra, calmati." Provo a tranquillizzarla, forse peggiorando il suo stato d'ansia, perché il suo sguardo diventa truce tra la parola collega alla parola calmati.

Sofia sta con William da tipo un annetto. Lui fa il personal trainer, motivo per cui lei fa colazione con pane e gelosia da dodici mesi. Dico che è una gelosa megagalattica, per non dire possessiva. Ma da quello che ho visto, neanche lui è da meno. Comunque il punto è che lui ha appena ricevuto una chiamata da una certa Chiara ed ora la mia Sof sta dando di matto.

Che poi mi domando: Ma secondo te, la salvava Chiara e rispondeva davanti a te alla sua chiamata se era la sua amante?

Ingenua e paranoica. Sempre detto.

Mi guarda come se fossi io quella dall'aspetto strampalato: "Io? Calmarmi per una chiamata di Chiara la zanzara?" Chiara la zanzara? No, ma lo ha detto sul serio! La guardo, immobile. Non so se sia più agghiacciante l'epiteto o la sua vena sul collo che si sta gonfiando. Continua imperterrita, rispondendo alla mia occhiata sconcertata: "Non mi guardare così. Tu eri gelosa pure della truccatrice che ha sistemato Luca per il video. E lo eri l'altro giorno, manco state più insieme. Dico solo questo per rinfrescarti le idee: era lesbica."

Ormai è passata una settimana da quando ho dato a Luca dello "stronzo egoista". Da allora, l'ho evitato come la peste per il resto del tempo passato insieme. Anche durante il video musicale di venerdì, soprattutto durante quello, dato che era vestito divinamente e la sua maglia bianca aderiva perfettamente al petto e alle braccia più muscolose dell'ultima volta in cui ho avuto il piacere di vederlo nudo. Okay, sto divagando forse...

Sebbene tutto ciò, sono stata bravissima a fingere la sua invisibilità. Anche se lui mi provocava in continuazione, ho resistito alle sue istigazioni. Ma non è stato facile, devo ammetterlo. Infatti ora sento di stare per implodere. Averlo tra i piedi e mostrare totale impassibilità sta iniziando ad essere quasi irrealizzabile. Non so quanto durerò, penso poco.

Sinceramente se c'è una cosa che mi riesce male è trattenermi.

E se c'è una cosa che riesce male a lui è arrendersi. Neanche quando l'ho chiamato egoista si è allontanato. Sapevo fosse testardo, ma speravo che toccando i suoi punti deboli, si arrendesse. Forse ho un po' ho esagerato, a tratti mentito. Luca non è mai stato egoista, a dirla tutta.

Ma in quel momento, ha dimostrato di preferire il suo volere al mio. Stronzo. 

E anche se mi costa confessarlo, un po' ne sono rimasta lusingata, nonostante tutto ha scelto di continuare a lottare per noi, anche se c'è poco per cui lottare. La guerra l'ha persa settimane fa, presumo. Lo guardavo e, nonostante la gola secca e le ginocchia in procinto di cedere, mi ripetevo fosse solo un'altra persona da aggiungere alla lista dei: da dimenticare, velocemente!

Mi difendo dalla mia migliore amica: "Non era lesbica." Forse, a giudicare dal suo sguardo, ho sbagliato tattica di salvaguardia. Quella continuava a truccarlo, con troppa precisione, e intanto a ripetere: "Che bella pelle che hai Luca. Che lineamenti fantastici. Potresti fare il modello." E lui: "Grazie mille, non me lo hanno mai detto. La mia ex era una modella però." Che bastardo... chissà perché alla parola "ex" mi ha guardata, controllando bene che stessi ascoltando la loro conversazione, mentre cercavo un gloss nell'area trucco. È stato abbastanza imbarazzante. Ma a lui poco importa.

Rettifico: "Non ero gelosa." Mi ha solo dato fastidio, ma poco poco. Sì dai, non ha senso... un po' gelosa lo ero, ma non lo ammetterò mai a voce alta. Devo ricordarmi che, visto che io nella sua frase sono stata precisamente categorizzata in modo diretto come 'ex', lui per me è solo un ex. Niente di più. Credo.

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