CAPITOLO 14

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Pov Lele

Dobbiamo partire domani mattina e io sto in alto mare con le valigie, non ho la più pallida idea di cosa portare, aiutooooo!

Farà freddo o caldo? Usciremo o no? Quanti cambi al giorno devo portare? AAAA SONO NEGATO IO NON CI VADO.

E adesso chi è che rompe a telefono, sono in crisi sparite tutti...

Chiamata Diego

D:"Ehi bro, che stai a fa?"

L:"No Diego guarda non è proprio il momento devo ancor....."

D:" Devi ancora fare la valigia. Si lo sospettavo, come so anche che sei in crisi perché non sai che mettere..... ma adesso c'è il tuo soccorritore. Conosco il tuo armadio a memoria ti aiuto io!"

L:" Cosa farei senza di te. Ti adoro"

D:"Paraculo ahahaha"

Dopo ben 2 ore a telefono la mia valigia era pronta, adesso mi serviva una doccia e poi dritto a letto o domani perdo sicuro il treno....

Sono le 5:00, le fottutissime 5 del mattino e io non sono riuscito a chiudere occhio dall'agitazione, se non dormo almeno 2 ore oggi je stiro a Milano.

ML:"Lele amore di mamma, devi alzarti o farai tardi"

L:"5 minuti Ma"

ML:" Tesoro sono già le 7:30"

L:"Le 7:30? Porca troia non ho sentito la sveglia, Diego passa a prendermi tra mezz'ora, devo anche lavarmi e fare colazione. Mi uccide, si mi uccide oggi"

Schizzai dal letto come un fulmine mi precipitai al bagno, dopo aver lavato le mani e la faccia, mi guardai allo specchio e sembravo un cadavere in decomposizione, vabbe pazienza, scelsi qualcosa di comodo da mettere per il viaggio e un paio di occhiali da sole per tentare di nascondere queste occhiaie. Buttai in valigia le ultime cose come deodorante, spazzolino, profumo e caricabatterie del telefono, mentre stavo chiudendo la valigia sentii Diego suonare il clacson della macchina, mi trascinai la valigia dietro, diedi un bacio a mia madre e corsi fuori.

L:"Buongiornooooo, siete pronti?"

T:"Che cazzo ti urli di prima mattina"

L:"Cominciamo bene, saranno 3 lunghissimi giorni"

T:"Fanculo"

L:"Limone"

C'era un traffico assurdo, Roma e il suo traffico perenne anche di prima mattina, infatti ci toccò correre per non perdere il nostro treno.

G:"Mi verrà un infarto, non correvo dal 2010"

D:" Sei un pignone Gian:"

T:" Si ma adesso state zitti, c'ho sonno"

Avevamo preso posto in treno, io ero vicino a Tanc e difronte avevamo Gian e Diego.

Tanc prese le cuffiette, si girò verso di me....

T:"Posso appoggiarmi? Sei comodo"

L:"Certo che puoi"

Cominciai ad accarezzargli i capelli fino a quando non lo vidi addormentarsi, i suoi capelli erano così morbidi, mi girai piano per non svegliarlo e gli lasciai un bacio sulla testa sorridendo, dimenticandomi palesemente della presenza di Gian che non sapeva nulla, e che ora mi stava fissando con un sorrisetto malizioso...

G:"Lui lo sa?" Sussurrò per non farsi sentire da Tanc che dormiva.

L:"No"

G:"Ti piace eh?"

MESSI A NUDO ~TANKELE~🌈💕🍓🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora