CAPOTOLO 47

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*CAPITOLO CON SCENE ESPLICITE SE SIETE SUSCETTIBLI PASSATE OLTRE QUESTO SIMBOLO🔞*

Pov Tanc

Lele stava finalmente meglio, aveva ripreso a mangiare, non era più pallido come un fantasma e finalmente non aveva più quel sorriso tirato che mostrava solo per non farci preoccupare.
Sono stato tutto il tempo a prendermi cura di lui, in apprensione perenne, quasi lo soffocavo, non lo lasciavo mai solo.

Direte o mio dio tutto questo per una semplice febbre? Si, perchè ho scoperto da Diego che per Lele avere la febbre risulta leggermente pericoloso, ed ecco perché era svenuto giorni fa quando poi abbiamo deciso di portarlo in ospedale.

Praticamente per via di qualche cazzata fatta in uno dei periodi più bui che aveva passato, a 18 anni ha commesso degli errori e soffre di una sorta di dissociazione quando dorme, una cosa tipo che è come se si sentisse sveglio ma non riesce a muovere il suo corpo, questo problema è legato a qualcosa del suo sistema nervoso, non ne soffre in maniera grave anzi dice che è da un po' che non gli capita, più precisamente da quando dorme con me. Non so se lo dice solo per non farmi preoccupare ulteriormente o se è davvero così, ma comunque non è una cosa grave solo che quando ha la febbre questo suo problema lo porta a sentirsi male e svenire proprio come è successo, oppure a piombare a terra senza riuscire a rialzarsi per via della paralisi momentanea che ha al corpo.

Quando lui e Diego ci hanno spiegato questa cosa a me e Gian, all'inizio ero spaventato e disorientato, e anche preoccupato all'inverosimile, ma Diego è riuscito a tranquillizzarmi e mi ha spiegato come fare per calmare questi attacchi di Lele, imparerò a prendermi cura di lui. Non lo lascerò solo come credeva accadesse quando me ne ha parlato, pensava che per me fosse troppo da sopportare, ma in realtà ci sono cose che nemmeno io ho mai raccontato.

Per esempio che soffro anche io di attacchi di panico, questa cosa risale a quando avevo 8 anni, ho passato un anno a vivere da mio zio, che era sempre ubriaco e violento e se la prendeva con me e mi riempiva di botte, ecco perché adesso quando qualcuno tenta di mettermi le mani addosso il mio corpo innesca un meccanismo di difesa, mi chiudo su me stesso e non riesco più a respirare.
Prima ero un bambino sempre allegro e affettuoso, dolce con chiunque e molto ingenuo, poi tutto questo mi ha cambiato portandomi ad indossare questa maschera che uso per difesa, mi sono rintanato in me stesso, non parlavo più con nessuno, avevo paura di essere toccato da chiunque persino da mia madre e sono cambiato in peggio diventando lo stronzo scontroso che sono oggi, fino a quando non ho incontrato Lele e sono riuscito dopo tanto tempo ad aprirmi con qualcuno, nessuno conosce questa storia tranne la mia famiglia, non ho mai detto niente nemmeno a Gian sono ricordi che fanno troppo male.

L:"Ehi Tanche, tutto bene amore?"

Si era appoggiato con le mani sullo schienale della sedia, sporgendo il viso verso di me guardandomi facendo il labbrucio, come un cucciolo. Non mi sono reso conto nemmeno che fosse entrato.

T:"Eh? Cosa?"

L:"Che hai, sono 5 minuti che fissi il muori con la matita tra le labbra"

Talmente ero preso dai miei pensieri che avevo dimenticato che stessi disegnando, immediatamente girai il blocco da disegno, sono geloso di quello che realizzo, mi esprimo molto di più cosi che a parole, è il mio sfogo, il mio modo per dare voce ai pensieri, tendo a disegnare tutto quello che mi colpisce o che mi attira e prima che entrasse Lele stavo ultimando il mio disegno che lo vedeva protagonista, ma poi avevo lasciato stare e mi ero lanciato ad abbozzare un ritratto dei suoi occhi, non era in realtà la prima volta che trasfiguravo Lele nel mio album da disegno, ma non volevo li vedesse, non ancora almeno, sarebbe imbarazzante e magari crede che si sia fidanzato con un maniaco.

MESSI A NUDO ~TANKELE~🌈💕🍓🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora