CAPITOLO 25

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Pov Tanc

Dall'altro giorno con Lele si è creata una situazione di stallo, di imbarazzo, lui non fa domande e io non parlo di quello che è successo. Addirittura limitiamo al minimo le occasioni di ritrovarci da soli, è successo che ieri Gian e Diego sono usciti per fare la spesa e noi siamo rimasti sul divano per un'ora a fare i cavoli nostri sul telefono senza mai guardarci e parlarci.

Sono stato uno stupido, ho agito senza pensarci dettato dal momento, ma lui non mi piace, non in quel senso, e credo anzi sono sicuro che per lui è lo stesso. Anzi a dirla tutta sono uscito anche con Giulia ieri, non è stata una serata piacevole ma nemmeno terribile, alla fine l'ho riaccompagnata a casa e l'ho baciata, non ho provato assolutamente nulla, ma non è una brutta ragazza e credo sia quello che ci vuole per smetterla con queste paranoie e assurdità su Lele, siamo solo amici e non ci sarà mai nulla di più.

Anzi devo sbloccare questa situazione con lui, che ora è di la a giocare alla play.

E come di consueto, con la mia arroganza vado lì e gli tirò via il joystick...

T:"Devo giocare io"

L:"AO e dai mi stavo qualificando a FALL GUYS, ridammelo"

T:"Nooo"

Da lì è cominciata una lotta vera e propria, lui che mi rincorreva e io che scappavo per non fargli prendere il joystick, fino a che non mi ha fatto cadere a terra placcandomi, ma il joystick era ancora mio.

T:"Aia le palleeee"

L:"Te le disintegro se non mi dai quel fottuto controller"

Ed ecco arrivare attirati da tutto quel casino Gian e Diego.

D:"Non ci posso credere ancora?!"

G:"Io non sapevo che trasferendosi da Roma avrei adottato due bambini"

Io e Lele li ignorammo completamente continuando la nostra lotta all'ultimo sangue ridendo come matti.

D:"AOOO ADESSO BASTA. QUESTO LO PRENDO IO. IMPIEDI SUBITO"

Ops si era attivata la modalità mamma sgrida i figli in Diego, adesso conveniva ascoltarlo prima che sbroccasse, e da bravi soldatini io e Lele ci alziamo.

D:"ORA SEDUTI SUL DIVANO.... CHI HA INIZIATO?"

L:"È stato lui"

E mise su il broncio per intenerire Diego.

T:"Non è vero"

D:"CHIEDIGLI IMMEDIATAMENTE SCUSA"

T:"No"

Sembravamo proprio due bimbi che litigano, che si subiscono la ramanzina dai genitori.

G:"TANCREDI, AVANTI NON FARMI PERDERE LA PAZIENZA"

Gian era più la versione padre autoritario che osservava tutto e poi interveniva solo se era necessario facendoti timore.

T:"Ok.... Scusa Lele"

D:"Tu non hai niente da dire?"

Disse rivolgendosi a Lele con uno sguardo che avrebbe potuto uccidere.

L:"Scusa se mi sono arrabiato"

Poi io e Lele ci guardammo e scoppiammo a ridere per la reazione avuta dagli altri due.

G:"Come crescono in fretta i nostri bambini"

E a quel punto ci piegammo tutti in due dalle risate.

MESSI A NUDO ~TANKELE~🌈💕🍓🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora