CAPITOLO 88

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Pov Tanc

Erano tutti quanti qui in giardino, chi faceva il bagno, chi tik tok e chi semplicemente parlava e si divertiva tra loro, io ero seduto da solo come sempre sotto il mio albero, ma c'era troppo chiasso, troppo casino, volevo semplicemente un po' di pace e tranquillità, il caldo poi era asfissiante e il fatto che io abbia bevuto non aiuta mi fa sentire ancora più caldo del normale.

Osservavo da lontano Lele insieme a Thomas, quel ragazzo sembrava essere diventato l'ombra di Lele non c'era un secondo della giornata in cui praticamente non gli stava appiccicato al culo come un cagnolino, vorrei tanto ammazzarlo, la sua presenza mi infastidisce e la sua vicinanza con Lele mi irrita a dismisura, ma non ho il diritto né di fare una scenata ne di prendermela con nessuno, Lele è grande e vaccinato sa benissimo quello che fa e io ormai non faccio più parte della sua vita.

Vorrei tanto che si accorgesse di me che mi cercasse, ti prego Lele guardami so di essere un disastro, ma prima eri innamorato di questo disastro.
Cercami, ti prego cercami, dimmi che provi lo stesso forte batticuore mio quando ti penso, dimmi che anche tu non lo hai mai scordato, che abbiamo avuto fin troppa paura ma pure un bel coraggio ad amarci fino in fondo, dimmi che per te è lo stesso, anzi no, non dirmelo dimostramelo, cercami, perché non serve a niente cercare altro, cercare da un'altra parte, se hai già trovato quello che vuoi, cercami, perché se non lo faccio io non è perché non voglio. Cercami tu una volta tanto e significherà che anche tu provi lo stesso che non mi sto sbagliando.

Ma forse tu non vuoi cercarmi, forse io non sono quello che vuoi eppure mi ricordo bene quando abbiamo parlato del futuro, di una nostra casa insieme di bambini, di Briseide e Jayden i nostri magari futuri figli, parlavi di un per sempre ma poi non ti sei fidato di me, mi hai lasciato, distrutto, calpestato. Chissà se parli con lui di futuro o se ti stai magari innamorando di lui, non so niente di niente perchè ormai non parliamo nemmeno più.

Alzai lo sguardo verso la casa, per distogliere lo sguardo da Lele, sentivo le lacrime che minacciavano di uscire, guardando la casa mi ricorderai che se fossi andato in mansarda sarei potuto salire sul tetto, lì sarei potuto restare da solo, nessuno si sarebbe accorto che mancavo da sotto l'albero, quindi sgattaiolai dentro senza farmi notare dagli altri e corsi di sopra, salii sul piccolo balconcino e guardai in giardino, come immaginavo erano ancora tutti a fare le loro cose nessuno mi aveva notato, mi soffermai a osservare Gian e Diego che si rincorrevano in giardino, sembrano essere veramente felici insieme, sono un disastro per colpa mia stanno passando poco tempo insieme, faccio schifo sono solo un egoista, oltre che me stesso sto rovinando anche i miei amici.

Mi arrampicai sul bordo del balconcino per salire più su, la testa mi girava come una trottola, un po' barcollante mi alzai impiedi sul cornicione del terrazzino e facendo forza sulle braccia mi tirai sulle tegole del tetto, un giramento di testa più forte mi fece stendere per un attimo a terra, poi mi alzai di nuovo, sentivo l'aria un po' poi fresca che mi si infangeva addosso, una sensazione piacevole calcolando il caldo che stavo patendo.

Guardai verso i miei amici in giardino, le persone da questa altezza sembravano piccole formiche, erano dei puntini lontani ma non troppo, riuscivo ancora a distinguerli tra loro. Ma quanto siamo piccoli rispetto all'universo? È tutta una questione di prospettive, se ci vediamo da vicino sembriamo giganti soprattutto se messi a confronto con uno tanti piccoli esserini che esistono in natura, ma poi se cogli altre prospettive ti accorgi che non è così, c'è sempre qualcosa più grande di te, siamo dei puntini visti da lontano.

La vita un enorme mistero, vi è mai capitato di chiedervi perché viviamo? Prima di nascere si totalmente inconsapevoli, anche da piccolissimi non capisci nulla di cosa ti accade intorno e del perché, poi cresci e cominci a renderti conto che sei vivo, ma lo scopo di questa vita qual è? Sappiamo tutti quanti che prima o poi questo finirà è l'unica consapevolezza che abbiamo, ma se prima o poi tutto deve finire allora perché nasciamo e chi decide chi è a nascere e chi no? Cioè, mi chiedo perché proprio io sono nato e non un altro, qual è il mio scopo? Servirò a qualcosa nel grande scopo dell'universo?

MESSI A NUDO ~TANKELE~🌈💕🍓🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora