CAPITOLO 48

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Pov Tanc

Oggi sono stranamente allegro e dato che sarà una giornata tranquilla dove io e Lele non abbiamo nulla da fare per lavoro, ho deciso che voglio portarlo in un luna park che ho scoperto non molto lontano da Milano.

A proposito di Lele si sta svegliando in questo momento, si stropiccia gli occhi come un bambino, è tenerissimo, il mio piccolo bimbo.... da quando sto con lui sono diventato uno smielato, mi farò venire il diabete da solo.

T:"Buongiorno, mio sole personale"

L:"Buongiorno a te amore"

Mi stesi sul suo petto e stranamente dal solito avevo voglia di coccole, di solito la mattina sono intrattabile e non mi devono toccare.

T:"Mi fai le coccolone?"

L:"Ma tu chi sei? Cosa ne hai fatto del mio ragazzo?"

T:"Guarda che se vuoi mi metto in modalità stronzo nel giro di un secondo"

L:"Non sei mai così felice di prima mattina, è strano, ma mi godrò a pieno questo Tancredi dolce che non durerà per molto"

T:"Guarda che se voglio so essere molto dolce"

L:"Seh come no certo"

Mi sento offeso, io non sono uno stronzo, so essere dolce quando e con chi voglio, e proprio lui non dovrebbe lamentarsi visto che sono sempre tanto carino con lui, nonostante quello che ho passato da piccolo, con lui riesco a tirare fuori questo lato di me, con Lele mi sto riscoprendo.

T:"Senti ma vaffanculo va"

L:"Dai stavo scherzando non fare così, dai piccolo"

T:"Non ho più voglia delle tue coccole"

Mi alzai senza nemmeno lasciargli un bacio e andai al bagno, già che c'ero mi diedi anche una sistemata e una lavata.

L:"Tanche vieni un attimo in cucina?"

Lo raggiunsi in cucina, non potevo di certo ignorarlo e stare con il muso tutto il giorno, poi volevo ancora portarlo al luna park.
Non ci posso credere ha preparato i pancakes, era da un botto di tempo che non li preparava siamo stati un po' impegnati, e poi vuole farsi perdonare quando fa così e sa quanto io ami i suoi pancakes.

T:"Hai fatto i pancakes, di che vuoi farti perdonare?.... Comunque c'era la nostra torta di ieri"

L:"Non mi devo far perdonare di nulla, comunque se preferisci puoi anche mangiarti la nostra torta carbonizzata, l'abbiamo lasciata in forno, se non era per Gian davamo fuoco alla cucina"

T:"Lè che c'hai stamattina, che stai cosi scazzato"

L:"Io non sto scazzato sei tu che subito ti alteri.... tu non mi sopporti"

Ah ecco che cosa ha, oggi è la giornata insecurity di Lele, quando sta così è una giornata difficile, devi stare attento anche a come ti poni con lui perché ogni minima cosa lo ferisce, non si sente mai abbastanza e si sminuisce sempre, quando in realtà dovrei essere io a non sentirmi abbastanza per lui.

T:"Amore vieni qui, lo vuoi un abbraccio?"

L:"Siiii"

Non servono tante parole con lui, in questi casi basta fargli sentire che ci sei, ho aperto le braccia per far sì che si accoccolasse al mio petto, ed è scoppiato a piangere.

T:"Lo so, lo so... ho capito, oggi è una di quelle giornate..... shhh ehi va tutto bene. Ti amo la sai vero?"

Mi guardò con i suoi occhioni nocciola arrossati dal pianto, ed annuì flebilmente, gli lascio un bacio sul naso facendolo sorridere leggermente, gli asciugo le lacrime con i pollici.

MESSI A NUDO ~TANKELE~🌈💕🍓🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora