Nel 1864 incontrai quelli che sarebbero diventati i miei amici per la vita: Stefan e Lexi. Era la fine della guerra scatenata dal contrasto tra il Nord abolizionista e il Sud schiavista, dopo l'elezione a presidente degli Stati Uniti di Abraham Lincoln, capo del Partito repubblicano, favorevole a una graduale abolizione della schiavitù. La mobilitazione di un grande numero di soldati e il ricorso alla nuova tecnologia militare (per la prima volta fu utilizzato il fucile) causò un elevatissimo numero di vittime (circa 700.000) e gravissimi danni alle città coinvolte nel conflitto. La superiorità economica e demografica del Nord pesò sull'esito del conflitto, che si concluse il 9 aprile 1865 con la sconfitta dei sudisti. Il 6 dicembre fu decretata l'abolizione della schiavitù in tutti gli stati dell'Unione con il 13° emendamento della costituzione.
Quando vidi Stefan per la prima volta mi trovavo a Mystic Falls in Virginia, in un ospedale allestito per soccorrere i soldati feriti dalla guerra. Volevo dare il mio contributo e Klaus mi aveva permesso di propormi come infermiera. Ero diventata una ragazza da conforto, non avevo alcuna capacità medica e quindi mi avevano messo ad assistere le persone in punto di morte così che se ne andassero in pace. Alcuni riuscivo a curarli con il mio sangue, ma non potevo farlo con tutti, soprattutto con i più gravi perché avrei dato nell'occhio a la gente avrebbe iniziato a farmi delle domande. Nonostante Mikael non mi conoscesse era probabile che fosse venuto a sapere della mia esistenza e quindi era meglio mantenere un basso profilo.
L'ospedale in cui lavoravo era un tendone con qualche brandina e dei catini da riempire d'acqua. La luce era prodotta dalle lampade ad olio che erano disposte vicino a ogni letto. Non era nulla di pretenzioso, ma per le persone che venivano curate lì, quella era casa. Quell'esperienza mi aiutò molto a controllare la mia brama di sangue. A volte mi nutrivo delle persone in fin di vita, ma dovevo fare attenzione alle malattie, il sangue malato è disgustoso. Inoltre non è consigliato bere sangue da un cadavere, è meglio fresco. Rubavo quel minimo che mi serviva per sopravvivere, non volevo fare del male a nessuno, ognuno di loro meritava il mio rispetto. Un giorno, nella penombra, notai un ragazzo girato di spalle con un cappuccio che gli copriva il volto, mi avvicinai e notai che non stava aiutando i soldati, ma se ne stava nutrendo. Lo presi per il colletto e lo trascinai fuori. Lui, credendo che fossi umana, mi attaccò cercando di spingermi a terra, ma io essendo più vecchia lo misi al tappeto facilmente. Lo mandai via furiosa e lui non si fece più vedere. Pochi giorni dopo conobbi Lexi, una vampira alta con lunghi capelli biondi e occhi verdi come il fondo di un lago. Entrammo subito in sintonia, anche lei cercava di dare una mano, eravamo molto simili, entrambe determinate e molto empatiche. Mi raccontò che aveva un fratello minore e che si era presa cura di lui quando i loro genitori erano morti. Si era fatta trasformare da una sua vecchia fiamma e aveva a sua volta trasformato suo fratello così da curarlo permanentemente. Gli abitanti del loro villaggio, però, si insospettirono quando non li videro crescere e, credendo che fossero dei demoni, diedero fuoco alla loro casa. Lexi riuscì a salvarsi mentre suo fratello no, aveva solo quindici anni. Pesavo che un vampiro potesse essere ucciso solo da un paletto di legno piantato nel cuore ed invece anche il fuoco era letale.
Lexi era molto più vecchia di me, era nata nel 1659, ed era stata trasformata a ventitré anni. Mi disse che aveva avuto una vita tranquilla, ma che aveva sofferto molto nel perdere suo fratello. Le raccontai la mia storia e lei ne rimase molto stupita e interessata, non aveva mai conosciuto una sifane. Insistette per ospitarmi in casa sua e io accettai. Nonostante fosse un vampiro aveva un grande autocontrollo e voleva, come me, aiutare le persone meno fortunate. Viveva in una casetta piccola, ma molto accogliente. Io non avevo una fissa dimora, di solito mi appisolavo di fianco alle persone che riuscivo a curare. Mi disse che era venuta a Mystic Falls perché aveva sentito dire che era un buon posto per i vampiri, ma aveva scoperto che non era più così. Gli uomini della città si erano accorti che la quantità di esseri sovrannaturali stava aumentando e decisero di eliminarli dalla città uccidendoli tutti. A New Orlans nessun umano si era mai accorto di noi, anche perché eravamo i soli vampiri in città ed eravamo bravi a cancellare le nostre tracce. Invece in quella cittadina il numero di umani era molto ridotto, ma nonostante questo avevano trovato il coraggio di combattere i demoni di cui avevano tanto timore.
Lexi aveva conosciuto un ragazzo di nome Stefan Salvatore che era il figlio di un importante membro del consiglio dei fondatori della città. Stefan era stato trasformato, insieme al fratello, da Katherine Pierce, una vampira senza scrupoli, egoista e senza prudenza che aveva fatto innamorare entrambi i fratelli. Dalla descrizione mi ricordai di una ragazza di cui mi aveva parlato Rebekah. La ragazza in questione si chiamava Katerina Petrova. Da umana, intorno al 1490, si era trasferita dalla Bulgaria all'Inghilterra e aveva conosciuto Klaus ed Elijah che si erano entrambi innamorati di lei. La cosa non era finita bene e per proteggersi da Klaus diventò un vampiro.
STAI LEGGENDO
Sifane
General FictionUna ragazza con un passato travagliato e con un dono speciale. Dopo un incontro inaspettato la sua vita cambierà per sempre e dovrà fare i conti con il tempo che passa. Una ragazza gentile, fedele, sempre pronta ad aiutare gli altri, dovrà confront...