La guerra lasciò dietro di sé un enorme vuoto, ma in qualche modo il mondo ripartì. Mi mancava Parigi, ma ero felice di essere tornata a casa. Lexi e Stefan erano tornati in America con me, ma avevano deciso di viaggiare per scoprire luoghi nuovi; ricevevo una loro cartolina ogni mese. A New Orleans si respirava un'aria diversa da quella che conoscevo. Era come se la città iniziasse a mettersi in moto, bar e ristoranti cominciarono ad accrescere di numero e la musica iniziava a non fermarsi mai permettendo ai visitatori, che erano sempre di più, di canticchiare per la strada.
Al Palazzo, così Klaus chiamava umilmente casa nostra, niente era cambiato. Gli immortali fanno molto più fatica a cambiare idea o a rivoluzionare la loro vita, perché sanno di avere tutto il tempo che vogliono per farlo. Rebekah continuava a non voler perdonare Marcel per non aver lottato di più per lei. Lui, testardo, continuava a dare tutta la colpa a Klaus. Marcel aveva cercato di liberarla, è vero, ma aveva venduto il suo amore per niente, solo per diventare un vampiro. Klaus non era facile da contrastare, ma se l'amore della mia vita fosse stato in quella bara avrei lottato di più. La verità è che Marcel aveva paura di esporsi. Non aveva paura di Klaus, sapeva che non gli avrebbe mai fatto nulla, ma non voleva disubbidirgli per paura di deluderlo. Aveva represso il suo amore per Rebekah solo per continuare ad essere considerato il figliol prodigo. Non lo biasimavo, il desiderio di approvazione ha condizionato per molto tempo anche le mie azioni. Io e lui siamo nati senza amore, praticamente senza genitori e la scalata sociale è più dura di quanto possa sembrare. Marcel amava veramente Rebekah, ma forse amava di più la sensazione di potere che Klaus poteva dargli. Rebekah, dal canto suo, si innamorava di tutto e di tutti con estrema facilità e in Marcel aveva visto qualcosa di speciale. Lei era sempre stata al fianco di Klaus e si amavano molto, ma lui aveva un desiderio di controllo smisurato e il suo lato bisbetico a volte superava persino l'amore per sua sorella. Lei ed Elijah, ormai, si erano arresi a cercare di cambiare questa sua tendenza ed era passato talmente tanto tempo che non si poteva più tornare indietro.
Vedere Rebekah con i suoi occhi, però, aveva smosso qualcosa in Marcel riaccendendo la fiammella dell'amore. Era andato in guerra per scappare, ma ormai la guerra era finita e lui aveva deciso di abbandonarsi a quella sensazione di beatitudine che solo gli occhi azzurro cielo di Rebekah sapevano dargli. Il rancore per Klaus iniziò a farsi strada nella sua mente portando la sua attenzione su un unico obbiettivo: stare con Rebekah senza doversi nascondere. Il suo unico desiderio era stare con lei e farsi perdonare per i suoi errori. Era pieno di rabbia tanto quanto era pieno d'amore. Amava immensamente Rebekah e avrebbe fatto di tutto per lei. Odiava Klaus perché non gli aveva permesso di amare e lo aveva impedito anche alla sorella. Era quello che faceva sempre. Era così geloso di Rebekah da non vedere quanto fosse infelice e quanto desiderasse l'amore. Le voleva molto bene, ma aveva talmente paura che qualcuno potesse farle del male che la teneva in gabbia, lontano da tutto quello che lui riteneva pericoloso, compreso l'amore.
Alla fine Marcel riuscii a farsi perdonare da Rebekah riconquistandola. Klaus non fu facile da smuovere, ma con il tempo e la dedizione riuscimmo a fargli aprire gli occhi facendogli vedere quanto l'amore fosse un dono e non un pericolo. Klaus aveva amato raramente ed era cresciuto nella violenza, ma conosceva il valore della famiglia meglio di chiunque altro e decise di lasciare che Rebekah e Marcel si amassero. Organizzò persino una cena in cui benedì la coppia pubblicamente. I due innamorati erano al settimo cielo e iniziarono a vivere la loro vita insieme. Ero invidiosa dell'amore che Marcel e Rebekah condividevano, era tormentato, ma era intenso e travolgente. Io non avevo mai amato così, in verità non ero sicura di aver mai amato in generale. Era come se il mio cervello rifiutasse quell'ipotesi, come se fosse una cosa che non potesse in alcun modo succedere a me. Avevo avuto qualche avventura, ma negli occhi di Rebekah avevo visto qualcosa di più della passione, qualcosa che non conoscevo minimamente. Io ero la sorella di Marcel, la figlioccia di Klaus, un membro della comunità di New Orleans, quelli erano i miei ruoli, non avevo spazio per l'amore.
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Sifane
General FictionUna ragazza con un passato travagliato e con un dono speciale. Dopo un incontro inaspettato la sua vita cambierà per sempre e dovrà fare i conti con il tempo che passa. Una ragazza gentile, fedele, sempre pronta ad aiutare gli altri, dovrà confront...