Era stata Bonnie ad aiutare Klaus nel suo piano ed era stata più furba di tutti noi, come sempre. Gli aveva impedito di morire così da salvare i suoi amici e sua madre. Era la persona più fedele che conoscessi. Nonostante odiasse Klaus per tutto quello che le aveva fatto, era pronta a salvargli la vita per proteggere le persone che amava. Non era sicura che gli altri discendessero da Klaus, ma aveva preferito spingere al limite la sua magia pur di non rischiare. Stava percorrendo un tracciato pericoloso, quella era magia nera, ma era testarda e non si sarebbe fermata davanti a niente pur di aiutare i suoi amici. Le ero molto riconoscente, dopo tutto mi aveva salvato la vita. Klaus non passò neanche a salutare. Bonnie lo aveva rimesso nel suo corpo e lui era ripartito da Mystic Falls abbandonando lì Rebekah e lasciando vuota la sua grande villa. Non era più in sé e agognava solo il potere. Non poteva più creare ibridi ora che Elena era diventata un vampiro e chissà che cosa si sarebbe inventato ora per avere un suo esercito. In quel momento i miei amici avevano bisogno di me più che mai e decisi che la mia famiglia poteva attendere.
Elena quel pomeriggio avrebbe intrapreso la prima grande sfida: la caccia. Stefan era stato irremovibile, voleva a tutti i costi che lei iniziasse a nutrirsi di sangue animale il più presto possibile così che non facesse male a nessuno.
«Non funzionerà mai» affermò Damon esasperato seduto al bancone della cucina. «Stai commettendo un gravissimo errore.»
«Per niente» ribatté suo fratello. «Se riesco a far abituare Elena al sangue animale fin da subito, magari eviterà quello che abbiamo passato noi.»
«Sei un illuso se credi che funzionerà» disse Damon scrollando le spalle.
«No, magari lei ha una possibilità di farcela» ipotizzò Stefan speranzoso.
«Sbagli Stefan!» sentenziò Damon.
«Se facesse male a qualcuno, non lo sopporterebbe» spiegò Stefan mentre si preparava per uscire. «La compassione è il suo punto debole. Ora tutto in lei è amplificato.»
«Allora spera che non le piaccia Bambi» commentò Damon maligno. «Le serve sangue umano, bevuto da una vena.»
«Tu sai come va a finire» disse Stefan scuotendo la testa. «Prova a dirmi un vampiro che non abbia ucciso almeno una persona all'inizio.»
«Tu dimmene uno che con una dieta di soli conigli non ne abbia uccise decine!» sputò Damon alzandosi in piedi.
«Ora basta!» ordinai mettendomi in mezzo. «Ne stiamo solo discutendo.»
«Se Elena ucciderà qualcuno impazzirà, quanto tempo pesate ci vorrà prima che spenga la sua umanità?» chiese Stefan retorico.
«Almeno una volta capita anche ai migliori» commentò Damon pungente.
«Vorrei evitarle questa fase» affermò Stefan infilandosi la giacca.
«Non può imparare a controllarsi se almeno una volta non ha provato la brama di sangue» disse Damon. «Stai barando e non funzionerà.»
«Tu cosa ne pensi?» mi chiese Stefan allontanandosi dal fratello.
«Non credo che funzionerà» confessai. «Ma credo anche che non ci sia niente di male nel provare. Voglio solo dirti che lei non è come te o come Damon. Io sono la prova che il controllo è possibile» spiegai. «Bevo sangue umano eppure non ho mai ucciso nessuno nutrendomi.»
«Voglio comunque tentare» disse dandoci le spalle per uscire di casa.
Presi il giornale e lessi in prima pagina della tragedia avvenuta la notte precedente. La fattoria Jung era esplosa durante una riunione del Consiglio, non c'erano superstiti.
«Ne sai qualcosa?» chiesi a Damon che era ancora in cucina.
«No» rispose lui sincero. «Se uccido qualcuno me ne prendo il merito. Parlerò con Liz e ti terrò informata» disse uscendo a sua volta.
«Vengo con te» dissi afferrando il telefono e il cappotto alla svelta. «Non ho nulla da fare oggi.»
Le verità era che volevo tenerlo d'occhio. Damon non era famoso per controllare i suoi istinti e avevo paura che potesse fare qualcosa di avventato e insensato. Aveva perso il suo migliore amico e sembrava che nessuno se ne fosse accorto. Damon nascondeva il suo dolore da sempre senza essere in grado di chiedere aiuto a nessuno. Lo conoscevo bene, eppure non si fidava abbastanza per affidarmi i suoi pesi. Si era affezionato molto ad Alaric e perderlo lo aveva scosso particolarmente. Non si sarebbe mai concesso di soffrire, era troppo orgoglioso.
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Sifane
General FictionUna ragazza con un passato travagliato e con un dono speciale. Dopo un incontro inaspettato la sua vita cambierà per sempre e dovrà fare i conti con il tempo che passa. Una ragazza gentile, fedele, sempre pronta ad aiutare gli altri, dovrà confront...