Una volta tornati a casa trovammo Marcel ad aspettarci. Il Palazzo era silenzioso, ma sapevamo che Marcel era lì ad aspettare la sentenza. Klaus ci batté tutti sul tempo decretando il suo esilio dal Quartiere Francese. Le mie proteste non servirono a nulla, in qualche modo Klaus aveva perdonato Rebekah, ma Marcel lo aveva ferito nel profondo non solo tradendolo, ma inscenando addirittura la sua morte. Rebekah ormai era libera dal senso di colpa e decise di partire per ricominciare lontano dalla città. Non fu facile salutarla, ma ormai ero abituata a dirle addio. Non c'era rancore, ma in qualche modo la vedevo come una codarda. Aveva deciso di andarsene per vivere la sua vita e per allontanarsi da New Orleans, ma la situazione non era semplice e due mani in più ci avrebbero fatto comodo. Avrebbe potuto ricominciare con noi ricostruendo la nostra famiglia insieme, invece decise di scappare. Sapevo che prima o poi sarebbe tornata, lo faceva sempre, ma quella volta avrei preferito che rimanesse.
Con l'arrivo dell'anno nuovo Genevieve prese il comando delle streghe e instaurò uno strano rapporto con Klaus. Le Anziane rimaste la accolsero come un'ospite d'onore e non obbiettarono i suoi metodi. Klaus era attratto dalla sua intraprendenza e nonostante le streghe odiassero i vampiri, lei sembrava ricambiare il suo interesse. Da una parte ero sicura che Klaus cercasse solo una distrazione per sanare la sua solitudine cronica, ma dall'altra ero preoccupata perché Genevieve non si era guadagnata la nostra fiducia ed era imprevedibile. Si usavano a vicenda e da quello che diceva Klaus erano amici di letto di comune accordo. Anche Elijah la identificava come il nemico, espose i suoi dubbi al fratello, ma non intervenì decidendo di fidarsi di lui. La convivenza stava diventando sempre più facile e soprattutto Hayley contribuiva a mantenere alto l'umore. L'unica complicazione era il suo rapporto con Elijah aveva iniziato ad affezionarsi molto a lei, non era facile amare e lasciarsi amare da un uomo come Elijah e per questo Hayley si teneva sulla difensiva per proteggersi. Dopo che Sophie era stata uccisa la speranza di salvare il branco di Hayley era scomparsa con lei. Hayley, però, non volle arrendersi riuscendo a fare un patto con Céleste prima che morisse. Così lei le aveva fornito l'antidoto per sciogliere la maledizione ed Hayley era riuscita finalmente a riunire la sua famiglia perduta. Nei mesi in cui aveva scoperto dell'esistenza del suo branco aveva conosciuto Jackson, la guida del branco. Purtroppo potevano parlare solamente una volta al mese, ma era come se si conoscessero da sempre. Lui le raccontò che il loro branco prendeva il nome di Mezzaluna per la caratteristica voglia a forma di luna che tutti i membri portavano sul corpo. Era uno dei branchi più antichi della storia e in origine era composto da due dinastie: quella di Hayley e quella di Jackson che si erano unite dando vita a quel branco. Quando Marcel salì al potere indicò i licantropi come una minaccia e li decimò, così morirono i genitori di Hayley quando lei era ancora in fasce. Prima della loro morte avevano combinato il matrimonio tra Hayley e Jackson in modo che continuassero la tradizione del branco. L'ammiravo molto per la cura che aveva per i suoi simili. Era veramente una delle persone più resilienti e tenaci che conoscessi.
Dopo la morte di Bastiana e di Céleste, Davina e la penultima ragazza del Raccolto tornarono in vita. Erano sconvolte e spaventate, avevano avuto un colloquio diretto con gli Antenati e avevano visto la città dalla loro prospettiva. Visto che Marcel non poteva avvicinarsi al Quartiere andai a trovare Davina, ma non la trovai in casa e i genitori mi sembrarono evasivi nelle risposte che mi diedero. Andai al cimitero Lafayette e la trovai intenta ad esercitarsi insieme a Monique, dopo quello che aveva fatto a Sophie non mi fidavo di lei e presi Davina da parte. Scoprì che i suoi genitori continuavano a non volerla vedere ritenendola un'enorme delusione e per questo decisi di accoglierla di nuovo a Palazzo in modo che potessi aiutarla da vicino. La sua magia era debole e lei aveva paura di adoperarla, gli Antenati l'avevano minacciata di maledirla per l'eternità se avesse ancora adoperato la sua magia per i vampiri. Ormai gli Antenati mi sembravano privi di giudizio, Davina aveva solo diciassette anni e aveva fatto quello che aveva fatto per sopravvivere. Era una ragazzina forte e determinata, ma era pur sempre una ragazzina.
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Sifane
General FictionUna ragazza con un passato travagliato e con un dono speciale. Dopo un incontro inaspettato la sua vita cambierà per sempre e dovrà fare i conti con il tempo che passa. Una ragazza gentile, fedele, sempre pronta ad aiutare gli altri, dovrà confront...