Klaus gongolava per la morte di Mikael, mentre Elijah si arrovellava per cercare un modo di uccidere Dahlia. Freya si era chiusa nel silenzio più totale, teneva davvero a suo padre e ormai considerava Klaus un mostro che le aveva portato via l'unico genitore che le rimaneva. Rebekah cercava di starle accanto come poteva, ma lei era un muro impenetrabile. In questo era molto simile a Klaus che aveva intenzione di portare avanti la sua battaglia da solo. Non poteva concepire che i suoi fratelli avessero occhi per qualcuno che non fosse lui e per vendicarsi nascose le ceneri di Mikael. Non voleva che il suo piano arrivasse a Freya e per questo non lo confidò neanche ad Elijah. Nessuno poteva vincere quella battaglia da solo, neanche Klaus.
Intanto Hayley e Hope iniziavano ad abituarsi alla loro nuova abitazione. Non era il massimo per una bambina di neanche un anno, ma lì sarebbe stata protetta e al sicuro. Jackson, figura ormai indispensabile nella loro vita, non si fidava del piano di Klaus e propose di nascondere la piccola nel Bayou, terra dei licantropi. Lì avrebbero giocato in casa senza dover sottomettersi alle regole di Klaus. Il problema era che Hope era un concentrato di energia mistica e per questo era facilmente individuabile da Dahlia in terra scoperta. Per questo Hayley ebbe un'idea su come occultare la sua magia e chiese il mio aiuto. Le manette antimagia che Camille aveva trovato tra gli oggetti oscuri collezionati da suo zio, erano controllate da un incantesimo che avrei potuto studiare e riutilizzare per occultare Hope. Usai il filo d'argento che io e Kol avevamo creato con la chemia e lo incantai con l'incantesimo ricavato dalle manette. Se Hope lo avesse indossato non avrebbe più potuto praticare la magia e sarebbe stata nascosta a Dahlia.
Il giorno dopo Hayley mi telefonò dal Jazz Club dicendo che Dahlia era andata a trovarla e dopo aver ucciso tre dei lupi di guardia l'aveva minacciata pretendendo Hope. Per fortuna la strega non poteva entrare, ma aveva gettato Hayley nel panico più totale. Io, Klaus ed Elijah la raggiungemmo presto cercando di rassicurarla come potevamo.
«Devi tornare al Palazzo con noi» disse Klaus cercando di nascondere la sua preoccupazione.
«Lì saremo un facile bersaglio, Dahlia può entrare quando vuole» ribatté Hayley. «Tra poco anche questo luogo non sarà più sicuro. Dobbiamo andarcene. Jackson è uscito per fare provviste, prenderemo i lupi e ci dirigeremo al Bayou»
«Dahlia ha battuto i vostri lupi con troppa facilità, non permetterò che mia figlia venga portata nella palude» protestò Klaus inviperito.
«Ne ho abbastanza di accettare consigli da te» ribatté lei a tono. «Niente di quello che hai fatto fin ora a messo Hope al sicuro, adesso decido io.»
«Tu non andrai da nessuna parte» disse lui prendendola per un braccio.
«Non sono una tua prigioniera» affermò Hayley scansandosi bruscamente.
«Ora basta» intervenne Elijah. «Se litighiamo diamo un vantaggio a Dahlia.»
«Non fare quello che dico io le dà un vantaggio» sbottò Klaus infervorato. «Mentre voi vi prostravate davanti a Freya accentando ogni suo buon consiglio, io ho fatto per conto mio e so come uccidere Dahlia.»
«Come?» chiesi esterrefatta.
«Freya è dalla sua parte ne sono sicuro dobbiamo solo...»
Le sue parole vennero interrotte da Jackson che entrò nel club come una furia. Portava sulle spalle un ragazzo che non conoscevo ed era fuori di sé. Lo appoggiò su uno dei tavoli e ci accorgemmo presto che non era più in vita. Hayley corse da loro preoccupata chiedendo spiegazioni.
«Klaus ha costretto Aiden a spiarci, ma lui mi ha detto tutto ed è morto per questo» affermò Jackson infuriato.
«Lui era uno dei lupi che aveva giurato di proteggere nostra figlia, come hai potuto?» chiese Hayley ferita più che arrabbiata.
Klaus rimase in silenzio, sorpreso davanti a quello che vedeva, non si giustificò e non smentì le parole di Jackson.
«Questo è quello che succede a chiunque cerchi di sfidarmi» disse autoritario. «Non potete esigere vendetta, lui era più che pronto a tradirvi. Forse questo non sarebbe successo se avesse avuto un vero Alpha.»
Jackson scattò verso di lui colpendolo con un pugno dritto sul naso che lo fece cadere a terra. Klaus si rialzò colpendolo a sua volta, Hayley si mise in mezzo, ma Klaus la buttò per terra con facilità. Jackson lo attaccò di nuovo con più violenza, ma Elijah li separò.
«Vuoi morire?» chiese a Jackson proteggendo suo fratello.
«Vuoi uccidere anche me?» ribatté Hayley spingendolo verso la porta.
«Se attaccate lui, attaccate me» rispose Elijah gelido come sempre prendendo le parti del fratello.
«Nessuno attacca nessuno» intervenii cercando di calmare gli animi.
«Dovreste fare miglior uso del vostro tempo» disse Klaus rivolto a Jackson calpestando le mie parole. «Avete un amico da seppellire.»
«Vattene!» urlò Hayley con le lacrime gli occhi.
Lui ubbidì e uscì con un sorriso beffardo sulle labbra. Elijah lo seguì poco dopo e io rimasi con Hayley per assicurarmi che stessero bene. Lei e Jackson erano sconvolti, Aiden era un membro del loro branco, più di un amico, un fratello, non c'erano cure per quel dolore.
«Partite» dissi ad Hayley dopo che Jackson aveva messo Hope a letto.
«Klaus non ce lo permetterà» ribatté lei spaventata.
«Me la vedrò io con Klaus» la rassicurai. «Hope è occultata dal braccialetto che le ho fatto e il Bayou è un labirinto che solo Jackson conosce bene. Dovete andarvene.»
Hayley mi guardò piena di gratitudine e iniziò a fare i bagagli. Avevo paura di quello che poteva succedere e non volevo lasciare Hayley da sola. Mi fidavo di Jackson e sapevo che avrebbe protetto Hope e Hayley fino alla morte. Partire era la loro opzione migliore, se Klaus sapeva davvero come uccidere Dahlia, Hope sarebbe tornata a casa presto.
STAI LEGGENDO
Sifane
General FictionUna ragazza con un passato travagliato e con un dono speciale. Dopo un incontro inaspettato la sua vita cambierà per sempre e dovrà fare i conti con il tempo che passa. Una ragazza gentile, fedele, sempre pronta ad aiutare gli altri, dovrà confront...