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Mi lasciai cadere sulla poltrona di camera mia senza più forze, fare la Reggente era davvero impegnativo e avevo bisogno di una pausa. Freya mi propose di andare a trovare Rebekah, e visto che non potevamo allontanarci da New Orleans, utilizzammo la magia per farlo. Freya era una vera maestra nella sua arte; usava la magia in maniera magistrale ed era estremamente intraprendente e creativa. Io non sono mai stata in grado di farlo, ho creato davvero pochi incantesimi da sola e la maggior parte erano solo incantesimi conosciuti messi insieme. Per questo i grimori sono così importanti per le streghe, sono come dei ricettari, vengono appuntati tutti gli incantesimi compiuto così che le nuove generazioni possano imparare da essi. Io non ho mai avuto un grimorio mio, anche perché essendo una sifane la mia capacità magica è limitata. La mia natura non mi permette di creare magia, ma solo di assorbirla. Freya, invece, era una strega formidabile, il suo grimorio era affascinante e pieno di incantesimi curiosi. La vedevo sempre appuntarci sopra nuove idee e la ammiravo molto per questo. Grazie alla sua magia riuscimmo a metterci in contatto con Rebekah che da qualche giorno si trovava in Marocco. Era una sensazione strana, eravamo come presenze non corporee, nonostante fossimo nel nostro salotto eravamo anche vicino a Rebekah e potevamo vederla, sentirla e toccarla.
«Vi avevo detto che questo era meglio che scambiarsi noiose lettere» disse Rebekah bevendo un altro sorso di quello che ci aveva offerto. Non avevo idea di che cosa fosse, ma era buonissimo. Era speziato e ci era stato servito caldo.
«Bere con voi è sicuramente meglio dei drammi delle lignee di sangue» disse Freya sorridente.
«Lucien è sempre stato un rompiscatole, ma non è niente a confronto di quel presuntuoso di Tristan» affermò Rebekah alzando gli occhi al cielo.
Lei li conosceva bene ed era merito suo se Aurora, la sorella di Tristan, era un vampiro. Un tempo ormai tanto lontano erano stati molto uniti tra loro, ma poi Mikael era arrivato e i Mikaelson erano stati costretti a scappare.
«C'è anche la Strige di mezzo che continua a starmi con il fiato sul collo» dissi sbuffando. «La congrega mi trattiene a New Orleans, ma vorrei volentieri raggiungerti qui in carne e ossa.»
«Mi piacerebbe la tua compagnia» rispose Rebekah. «Ma non credo che resterò a lungo, domani vedrò un seguace della congrega Santeria che potrebbe riportare indietro Kol.»
«Sul serio?» dissi euforica.
«Sì, potremo finalmente riunire la famiglia» disse emozionata quanto me.
«Klaus ed Elijah sembrano aver trovato una tregua. Credo di vedere la luce infondo al tunnel.»
L'ingenuità di Freya mi spiazzava ogni volta.
«Non cantare vittoria troppo presto, con loro è sempre complicato» l'avvertì Rebekah. «Ora vi saluto, devo andare ad un rendez-vous di streghe.»
Ci salutammo calorosamente e io e Freya ritornammo nel nostro salotto.

Elijah era preoccupato per il ritorno di Aurora e aveva paura della sua influenza su Klaus. Quest'ultimo, al contrario, credeva che lei fosse la chiave per spezzare la profezia, credeva di poterla convincere a stare dalla stessa parte. Aveva scoperto che Tristan e Lucien in realtà lavoravano insieme e il nostro obbiettivo era capire che cosa avevano in mente. Elijah mi rivelò alcuni dettagli del loro passato dicendo che Klaus aveva avuto una relazione con Aurora quado lei era ancora umana, anche se lei in precedenza aveva provato qualcosa per Lucien ed era ampiamente ricambiata. Quando Mikael li aveva trovati e costretti a scappare, Elijah aveva soggiogato Aurora affinché dimenticasse il suo amore per Klaus vedendolo come una bestia, in più aveva fatto in modo che Lucien credesse di essere Klaus, che Tristan si credesse Elijah e che Aurora si credesse Rebekah. In questo modo ebbero la possibilità di fuggire usandoli per cento anni come esche per Mikael. Probabilmente ora cercavano vendetta anche se erano passati più di mille anni. Il fatto che le linee di sangue fossero in guerra era l'occasione perfetta per fare in modo di avvicinarsi ai Mikaelson senza destare sospetti.

Giorni dopo raggiunsi Marcel a casa sua come avevamo concordato e lì trovai anche Hayley ed Elijah intenti a portare giù dalle scale un cadavere.
«Non voglio sapere quello che è successo» dissi ironica.
«Invece dovresti» disse Elijah lasciando cadere le gambe della sua vittima. «Si tratta di te. Questo è Byron Vaughan» disse indicando l'uomo privo di vita coricato ai suoi piedi. «È un membro della Strige ed è uno dei loro combattenti migliori, ha più di duemila anni ed era stato mandato per rapire tuo fratello in modo da attirare la tua attenzione.»
«La Strige si fida di Marcel, perché non hanno semplicemente pensato di fare il modo che lui mi chiedesse quello che volevano?» chiesi confusa.
«Per gli standard della Strige sarebbe stato troppo poco teatrale» disse Marcel sarcastico.
«Cosa vogliono da me?» chiesi stizzita. «Ho detto ad Aya che non ho intenzione di lavorare con loro.»
«Non gli interessa. Vogliono usarti per attivare un'arma che ci ucciderebbe tutti. Sanno che non lo faresti mai e quindi cercheranno di convincerti con ogni mezzo possibile, devi stare attenta» disse Elijah.
Sembrava persino interessato alla mia incolumità.
«Farò attenzione» dissi vedendo gli sguardi preoccupati di Marcel ed Hayley. «Non capisco perché vogliono uccidervi se sanno che così facendo moriranno anche loro.»
«Questo è la prossima cosa da scoprire» disse Hayley. «Stavamo per chiederlo a lui, ma si è ucciso per mantenere il segreto» disse guardando Byron con disprezzo.
«Significa che tutte le persone a cui tengo sono in pericolo?» chiesi preoccupata lanciando un'occhiata a Marcel.
«Temo di sì» disse lui. «Per fortuna hai tutti amici tosti.»
Amavo il suo modo di rassicurarmi, ma non potevo sopportare che fosse in pericolo per causa mia.

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