42.

88 7 1
                                    

Ancora sotto shock chiesi a Rebekah come fosse possibile. Lei mi rispose dicendomi che i vampiri non possono procreare, ma i licantropi sì e per questo, visto che Klaus era un ibrido, ero riuscito a mettere incinta Hayley. Guardandola meglio mi sembrava spaventata, non doveva essere facile convivere con il figlio di Klaus. Elijah ci raggiunse in salotto e dopo un breve saluto mi disse che la ragazza lupo era sotto la sua protezione. Anche Klaus si unì a noi e io lo obbligai a raccontarmi tutto quello che era successo. Le streghe della congrega avevano scoperto della gravidanza miracolosa e avevano proposto un patto a Klaus. Se lui le avesse aiutate a liberarsi di Marcel, loro avrebbero protetto Hayley e il nascituro. Klaus non aveva accettato subito, ma Elijah lo aveva convinto a provarci. Quel bambino poteva essere la speranza che stavamo cercando per aggiustare la nostra famiglia. Mi stupii molto della scelta di Klaus, non pensavo che avrebbe dato importanza ad un'avventura di una notte eppure qualcosa era cambiato in lui e forse avevamo tra le mani qualcosa che ci avrebbe segnato per sempre. Jane-Anne Deveraux, la strega di cui mi aveva parlato Katherine, era stata uccisa da Marcel perché aveva compiuto un incantesimo per accertarsi che il bambino che Hayley portava in grembo fosse sano. Sophie, sua sorella, l'aveva sostituita e insieme ad un'altra strega di nome Sabine avevano formato una specie di scorta per Hayley.

Andai nel cimitero Lafayette per incontrare quelle due streghe e cercare di avere una visione più chiara del loro piano. Appena varcai il cancello un brivido mi percorse la schiena, quella era la sede principale delle Anziane e luogo di culto per eccellenza per tutte le congreghe di New Orleans. Quando una strega muore viene sepolta in quel cimitero così che la sua magia si fonda con la terra diventando parte degli Antenati. Dopo aver girato per diversi corridoi, incontrai Agnes che era rimasta lì da quando ero partita e, come previsto, non era felice di vedermi. Sapevo di non dover essere lì, non facevo più parte della congrega. Volevo sapere qualcosa di più del regno di Marcel e non mi feci mandare via. Agnes era pericolosa, era una delle Anziane e conosceva la mia storia e per questo era anche a conoscenza della mia parentela con il loro perseguitore. Non volle parlare con me e mi mandò da Sabine. Lei era gentile e sentivo che c'era una strana connessione tra di noi. Era una donna matura, slanciata, con occhi scuri e vispi. Aveva la pelle scura e lunghi ricci le incorniciavano il volto magro. Mi raccontò che per salire al potere Marcel aveva scacciato tutti i lupi mannari dalla città ripudiandoli nella palude. Non erano una grande comunità, ma erano molto uniti ed erano una minaccia al sistema dittatoriale a cui Marcel aspirava. Molti di loro erano morti, mentre altri erano fuggiti cercando un luogo in cui non fossero perseguitati. Grazie a Davina, ora anche le streghe lo temevano e gli umani erano riusciti a trovare un accordo con lui per far sì che non decimasse la popolazione con la sua banda. Era a capo di tutto e controllava tutti. Chiesi a Sabine che cosa centrasse Hayley e lei mi disse che era l'unica cosa che potesse spingere Klaus ad aiutarle. Il nascituro sarebbe stato un ibrido e secondo le sue visioni sarebbe stato in grado di creare altri ibridi. Sabine era una sensitiva e aveva visioni di continuo da quando Hayley era arrivata in città. Quel bambino sarebbe stato qualcosa di straordinario ed era il mezzo per convincere Klaus a liberarsi della dittatura di Marcel. Le dissi che tutto quello che Marcel sapeva lo aveva imparato da Klaus e che quindi non sarebbe stato un re migliore. Tuttavia capivo le sue ragioni e decisi di sostenere le streghe.

Tornai a casa per concedermi un po' di riposo e nel corridoio che portava alla camera che mi era stata assegnata, incontrai Klaus. Non avevamo praticamente parlato da quando ero arrivata in città e dopo quello che gli avevo detto a Mystic Falls, non mi sarei stupita se avesse deciso di non rivolgermi mai più la parola.
«Qual è il tuo piano?» domandai diretta.
«Voglio riprendermi questa città e per farlo devo entrare nella cerchia ristretta degli uomini di Marcel» rispose lui.
«Ti fa effetto che sia vivo?» chiesi titubante.
«Certo» rispose lui sincero. «Quando sono arrivato qui ho avuto più di una sorpresa, ma la cosa importante ora è ristabilire l'ordine.»
«Io non credo alla storia che hai raccontato ad Elijah» dissi severa. «Credo che tu voglia questo figlio solo perché vuoi ricominciare la tua produzione di ibridi che a quanto dice Sabine, non includerà l'utilizzo del sangue di Elena.»
«Perché sei venuta?» chiese lui cambiando argomento.
«Pensavo che New Orleans ci avrebbe riuniti come una vera famiglia, ma con Marcel e Hayley di mezzo non so davvero come andrà a finire. Pensavo che tu avresti ripreso il potere e che avremmo di nuovo avuto casa nostra, vorrei che tutto tornasse a quando ero piccola, ma è stato un pensiero stupido. Sono stata così ingenua da credere che si trattasse solo di rimettere in riga un paio di streghe e invece è tutto molto più complesso. Vuoi spodestare Marcel? Se quello che si dice in giro è vero non sarà facile come credi.»
«Lui non mi vuole qui» ammise Klaus. «Si è comportato bene in questi giorni, ma è una copertura. Vedo la paura che ha di perdere il suo regno. Si sente minacciato. Io non voglio spodestarlo, voglio governare al suo fianco come doveva essere. Non sono una persona che condivide, lo sai. Il trono sarà mio e Marcel potrà essere il mio secondo» concluse. «E il bambino?» chiesi preoccupata.
«Ogni re ha il suo erede» ribatté lui con un sorriso beffardo stampato in volto.
Uscii in terrazza e nella penombra vidi Hayley seduta su una delle sdraio. Non doveva essere facile per lei, tutti le dicevano cosa fare e come comportarsi e portava il fardello di essere una specie di arma che tutti volevano.
«Benvenuta in famiglia!» le dissi cercando di sembrare convincente. «Sono tutti pazzi e violenti, ma ci farai l'abitudine. Scusa se ti ho attaccato ieri, avrai avuto le tue buone ragioni per lavorare con Katherine.»
«Volevo solo trovare la mia famiglia» disse affranta. «Katherine mi aveva promesso di darmi delle informazioni.»
«Fammi indovinare... » dissi sarcastica. «Non lo ha fatto, vero?»
«No infatti» rispose lei con gli occhi bassi. «Mi ha solo detto che avrei trovato quello che cercano in questa città.»
«Prima regola di sopravvivenza: mai fidarsi di Katherine Pierce» dissi cercando di alleggerire l'atmosfera.
Lei rise e mi guardò come se si aspettasse che dicessi qualcos'altro.
«Come stai?» chiesi in imbarazzo.
«Bene, credo» rispose lei titubante. «Non sono ancora scappata a gambe levate per cui...»
«Questo ti fa onore» dissi sincera «Perché sei rimasta?»
«Perché non ho un posto dove stare» disse lei sospirando. «Sono orfana e da quello che ho scoperto il mio branco è stato massacrato da Marcel. Qui mi trovo bene. Certo, devo barcamenarmi tra la paranoia di Klaus e la iperprotettività di Rebekah ed Elijah, ma tutto sommato sto bene.»
«Sai, in fondo sono brave persone» dissi sincera. «Possono non sembrarlo, ma quando si parla di famiglia si proteggono fino alla morte. Il consiglio che ti posso dare è pensare con la tua testa, non farti influenzare dalle storie su di loro. Non sono come appaiono.»
Calò il silenzio. Dopo diversi minuti esordii: «Sai già il sesso?»
«Purtroppo no» rispose lei. «Non posso andare dal ginecologo visto che porto in grembo un bambino ibrido.»
«Giusto» dissi sorridendo. «Se vuoi posso provare a dirtelo io.»
Lei sgranò gli occhi eccitata.
«Non potendo fare un incantesimo non posso prometterti che sarò precisissima, ma posso provarci.»
«Come farai senza magia?» chiese lei.
«Le streghe non hanno sempre bisogno di incantesimi.» risposi io. «La magia è una questione di energia. Le streghe capiscono se una persona è un essere sovrannaturale solamente toccandolo perché emana un'energia diversa da quella di un umano. Anche tra maschi e femmine funziona così. Per questo posso provare a capire il sesso del tuo bambino se a te va bene.»
«Sì» disse lei sorridendo. «Voglio saperlo.»
Misi le mani sulla sua pancia ormai di al sesto mese e cercai di captare qualcosa. Dopo un po' lo sentii e istintivamente sorrisi.
«È una femmina» dissi con le lacrime agli occhi.
Hayley mi abbracciò forte e mi ringraziò infinite volte.
Uscii dalla terrazza e mi diressi verso la mia camera, ma venni fermata da Elijah. Mi aveva rivolto poche occhiate da quando ero lì ed ero convinta che Klaus gli avesse raccontato cos'era successo con Kol. Per questo non lo biasimavo, aveva tutto il diritto di essere arrabbiato con me. Notai che aveva il colletto della camicia sporco di sangue e gli chiesi che cosa fosse successo. Sabine aveva avuto un'altra visione sulla piccola e l'aveva interpretata in modo estremo. A quando pareva la bambina avrebbe portato la fine di tutte le streghe perché sarebbe stato l'essere più potente mai visto sulla Terra. Per questo Agnes aveva cercato di uccidere Sophie che, per garanzia, aveva fatto un incantesimo in modo che fosse collegata ad Hayley. Elijah ne era venuto a conoscenza e per proteggerla era intervenuto uccidendo Agnes senza pensarci due volte. Questo non doveva succedere. Elijah aveva appena ucciso una delle Anziane e questo avrebbe comportato l'inizio di una guerra.

SifaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora