CAPITOLO SETTE

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Una volta pronto, Taehyung scese al piano inferiore dove lo attendevano sia Jungkook che Minho che – in quel momento – stavano giocando con le macchinine. Appena il più piccolo si accorse della presenza dell'insegnante lasciò stare i giocattoli per poi correre tra le braccia di Taehyung «TaeTae!»

«Minho!» esordì Taehyung prima di sollevarlo in aria e farlo girare su sé stesso per poi ridere di gusto insieme al bimbo.

Dall'altro lato della stanza Jungkook guardava quella scena con amore e gioia: vedere suo figlio ridere così tanto con Taehyung gli fece scaldare il cuore. Sapeva che Taehyung fosse quello giusto – sia per lui che per il figlio – e non se lo sarebbe fatto scappare per nulla al mondo.

«Appa appa! Lo sai che TaeTae ci porta a vedere i pesciolini? Vedrò Nemo!» trillò il bimbo entusiasta prima di lanciarsi sul divano dove il padre era seduto.

«Che bello tesoro vedrai Nemo»

Anche Taehyung si sedette sul divano, proprio nell'esatto momento in cui Minho si alzò per andare a mettere un film alla televisione. Decise di mettere Cars, un altro dei suoi cartoni preferiti: adorava vedere quella macchinina rossa sfrecciare.

«Te l'ho già detto Minho, bisogna prima trovare un altro accompagnatore prima di vedere Nemo...mi dispiace»

«M-Ma io volevo vedere Nemo» piagnucolò il piccolo.

Per Jungkook fu doloroso vedere il volto afflitto di Minho mentre sentiva quelle parole: lui voleva solo il bene per suo figlio ed il resto passava in secondo piano «In che senso avete bisogno di un altro accompagnatore per andare?» domandò poi.

«Sono una classe di ventidue alunni e per legge c'è bisogno di un secondo accompagnatore ogni undici bimbi. Mi dispiace un sacco non poterli portare all'acquario, ma non posso rischiare»

Un lampo di genio folgorò la mente del padre in quel momento «Che giorno sarebbe l'uscita?»

«Mercoledì, ma entro domani devo portare tutte le autorizzazioni con gli accompagnatori»

«Vengo io con voi ho la giornata libera»

«Ma è la tua giornata libera...vorrai riposarti» sussurrò appena Taehyung.

«Non c'è nessun problema per me, e poi...ne approfitto per passare più tempo con mio figlio e con il suo insegnante preferito» affermò Jungkook facendogli l'occhiolino. Taehyung lo ringraziò con un caloroso abbraccio prima di comunicare la strepitosa notizia a Minho.

Per la contentezza quest'ultimo si lanciò su Taehyung per abbracciarlo, ma per lo slancio l'insegnante cadde sul petto di Jungkook; subito il giovane padre avvolse le braccia intorno al busto di Taehyung che a quel contatto arrossì, ma non poté negare di sentirsi protetto.

Chiunque avesse visto questa scena da un'altra prospettiva avrebbe sicuramente detto che erano una strepitosa famiglia: il piccolo Minho sdraiato con la testolina su una coscia di Taehyung e quest'ultimo appoggiato al petto di Jungkook con le sue braccia avvolte sul suo busto.

Poco dopo l'inizio della proiezione del film Jungkook sentì due distinti sospiri: erano suo figlio e Taehyung che erano entrambi caduti nel mondo dei sogni. Si concesse qualche minuto per guardare il maggiore per intero: le sue bellissime gambe affusolate erano avvolte da un paio di calzoncini neri mentre il busto era coperto da una maglia verde che gli copriva fino a metà coscia e, per finire, la testa appoggiata sul suo petto, precisamente all'altezza del cuore.

Rimase a fissare quell'angelico volto per minuti che parvero ore fino a che, anche lui, non si addormentò cullato dai sospiri del maggiore.

***

Erano quasi le quattro del pomeriggio quando Taehyung si svegliò. Appena vide in che posizione si era addormentato subito arrossì: aveva i fianchi circondati dalle braccia di Jungkook e la testa appoggiata sul suo petto. Nel silenzio più totale si sentì un brontolio provenire dallo stomaco del maggiore: quella mattina, dopo essersi sdraiati tutti sul divano, si erano addormentati dopo poco tempo e avevano pure saltato il pranzo.

Guardò l'orario e si accorse che era ora di merenda. A malincuore si districò dalla presa ferrea di Jungkook che – al minimo movimento – sembrava stringersi un po' di più; si sentiva protetto tra le sue braccia, gli sembrava di tornare a casa.

Si diresse silenziosamente in cucina per preparare una sostanziosa merenda per tutti: non era la prima volta che cucinava in quella casa e quindi sapeva dove trovare tutti gli ingredienti per quello che aveva in mente di preparare. Aveva deciso di cucinare dei pancakes e di condirli con qualche frutto di stagione, sciroppo d'acero e cioccolato. Stava preparando l'impasto quando si sentì cingere per i fianchi. Subito sussultò a tale gesto per poi voltarsi e notare il viso di Jungkook a pochi centimetri dal suo.

Si girò di scatto sentendo il sangue affluire sulle sue guance e la temperatura del proprio corpo aumentare «J-Jungkook ben svegliato. C-Che ci fai qui?» mormorò appena cercando nel mentre di far cessare i battiti del suo cuore.

La presa sui suoi fianchi si rafforzò «Ti ho sentito mentre ti alzavi, avevo paura che te ne andassi e così ti sono venuto a cercare. Mi mancava il calore del tuo corpo» il fiato caldo di Jungkook andò ad accarezzare la pelle scoperta del collo Taehyung che – a tale contatto – rabbrividì.

Ad un tratto sentì però qualcosa di morbido e vellutato appoggiarsi sulla sua spalla: erano le labbra di Jungkook. Quelle dannatissime labbra che aveva avuto voglia di assaggiare già dal primo momento lo stavano – ora – coccolando e viziando in quella zona tanto delicata quanto erogena per lui. Si lasciò sfuggire un sospiro prima di appoggiarsi completamente con la schiena al petto del giovane padre per godersi al massimo quel momento. Quest'ultimo continuava a viziarlo lasciando sul suo collo baci umidi, mentre le sue mani stavano accarezzando – da sotto il tessuto leggero della maglietta – i fianchi morbidi del maggiore; gli lascio poi un morso che causò un piccolo gemito da parte di Taehyung.

«Sei qualcosa di stupendo... » gli aveva mormorato al suo orecchio prima di riprendere quella dolce, quanto estenuante tortura. Vennero però interrotti dal pianto del piccolo Minho che si era svegliato da poco.

Il bimbo, al suo risveglio, non vedendo nessuno, si era spaventato per poi iniziare a piangere e chiamare il suo papà. A suo dispiacere, Jungkook, si staccò dal corpo di Taehyung mormorando un «Torno presto» prima di sparire da dietro la porta della cucina.

Appena il giovane insegnante si accorse di cosa aveva appena fatto, diventò tutto rosso per poi ricominciare a fare l'impasto nel silenzio più assoluto anche se, nella sua mente, regnava il casino più totale. Chissà cosa sarebbe potuto succedere se Minho non li avesse interrotti.




Angolo autrice:

So che dopo questo episodio potreste odiare Minho, ma so che non ne avreste il coraggio perché è un bimbo dolcissimo.

Minho avrà anche interrotto un loro momento quasi intimo, ma state tutti tranquilli, i taekook avranno la loro intimità.

Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto: fatemelo sapere con una stellina oppure con un commento, ne sarei felicissima❤

OGGI JIN ERA IN LIVE!!!! Mi era mancato un sacco e vederlo di nuovo mi ha resa molto felice.

A venerdì

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora