CAPITOLO CINQUANTASETTE

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Cosa c'era di meglio se non passare il giorno di San Valentino sul divano di casa ad ammirare la propria sorella fare strani scambi di saliva con il proprio compagno solo per ringraziarlo del mazzo di fiori appena ricevuto? Di tutto.

Taehyung avrebbe venduto l'anima anche a Satana pur di non vedere quello scempio, ma a quanto pare neanche il diavolo lo voleva aiutare.

E io che volevo bermi tranquillamente la mia tisana...

«Jisoo, Jae, vi prego smettetela...vorrei ricordarvi che ci sono anche io in questa stanza» parlò il ragazzo con un leggero tono di disgusto mentre si portava la mano di fronte agli occhi per evitare cose che la sua mente non avrebbe voluto poi ripetere in un loop costante.

«Eddai Tae! Che colpa ne abbiano noi se sei stato lasciato prima di San Valentino?» si difese Jaesang, ottenendo solamente uno scappellotto da parte della ragazza «Hey, ma che ho detto di male?»

«Ma sei cretino? Gli vai a dire queste cose come se niente fosse?»

«Stai tranquilla Jisoo, non fa nulla, tranquilla» rispose il giovane insegnante con un sorriso tirato, cercando di nascondere gli occhi lucidi che quella frase - seppur detta senza cattiveria - gli aveva causato.

Jaesang capendo lo sbaglio commesso si era alzato ed era andato incontro al ragazzo, il quale si era, a sua volta, alzato e diretto verso la cucina per posare la tazza ormai vuota «Taehyung, veramente, scusami non volevo»

«Jae ti ho detto di stare tranquillo, veramente...infondo quello che hai detto è la pura verità» parlò il giovane insegnante con una lieve alzata di spalle.

«Hey Tae, so che quello che ho detto non è di certo una bella cosa però...» il ragazzo fece girare Taehyung verso di sé, puntando in seguito lo sguardo nel suo «...sono sicuro che arriverà anche il tuo momento, e perché no...magari potrebbe suonare proprio alla porta di casa anche oggi» a seguito di quelle parole il ragazzo aveva stretto Taehyung tra le sue braccia, cercando di infondergli un poco di amore.

Sapeva quanto il giovane insegnante stesse soffrendo, lo capiva, aveva avuto anche lui la sua prima delusione d'amore prima di incontrare Jisoo. Ma la cosa che forse metteva più rabbia e tristezza a Jaesang era il fatto che Jungkook aveva avuto il coraggio di mentire a Taehyung per tutto questo tempo, cercando poi di farla franca con una banale scusa.

«Grazie Jae, sei una persona fantastica e Jisoo è fortunata ad averti al suo fianco» parlò dopo attimi il giovane insegnante mentre si asciugava una lacrima solitaria.

«Sono fortunato io ad avere lei»

Improvvisamente il tintinnio acuto del campanello di casa riecheggiò all'interno delle mura della casa, facendo spuntare un sorriso malizioso dalle labbra di Jaesang.

«Oh, guarda un po'! Forse l'amore è arrivato a bussare»

«Scemo...»Taehyung si ritrovò a ridere sommesso mentre si avviava verso la porta di casa per controllare di chi si trattasse; molte volte Jaesang sapeva essere serotonina pura.

Quando il giovane insegnante si apprestò ad aprire la porta fu una grossa sorpresa per lui trovare entrambi i suoi più cari amici dietro di essa «Oh ciao ragazzi! A cosa devo la vostra visita?» e il sorriso che entrambi gli rivolsero fu così spaventoso per Taehyung che quasi si maledì per essere andato ad aprire lui stesso la porta.

***

«Ragazzi basta, ve l'ho già detto più volte non voglio andare a nessun appuntamento al buio»

Ma come gli era saltato in mente a Hoseok e Seokjin di organizzargli un appuntamento al buio senza neanche prima chiedere il parere a lui, a Taehyung, che era proprio il diretto interessato?

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora