CAPITOLO TRENTASEI

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I discorsi in corsivo avvengono nel passato, buona lettura.

You can count on me like one, two, three
I'll be there
And I know when I need it, I can count on you like four, three, two
And you'll be there
'Cause that's what friends are supposed to do

«Manzo, uova, latte, sedano, vino...okay Minho, penso che abbiamo preso tutto per questa sera» spingeva il carrello mentre faceva viaggiare i suoi occhi tra quest'ultimo e la lista della spesa scritta in maniera disordinata e mandata poi per telefono dalla sua migliore amica.

Quest'ultima si era auto-invitata a cena da Jungkook per quella sera stessa, usando come scusa che gli mancasse il suo nipotino adorato. Eppure, Jungkook non riusciva a crederci: aveva sentito il suo tono di voce abbastanza teso e preoccupato quando l'aveva chiamato la mattina stessa.

Cosa mi stai nascondendo Lisa?

Passando attraverso la corsia dei cereali e merendine, gli occhi del piccolo Minho – seduto dentro al carrello – si illuminarono.

«Appa! Appa! Mi compri i cereali con il pappagallo? Per favore...» il piccolo aveva arpionato le sue manine paffute al giaccone del padre che in quel momento stava valutando se comprare o meno le tortine alla carota.

«Dimmi Minho, cosa hai visto?» il piccolo non rispose, semplicemente allungò il proprio braccino verso la grossa scatola rossa di cereali indicandoli tutto eccitato.

«Questi Minho? I Froot Loops?» il piccolo annuì soltanto «Ma sono cereali Minho e a te non piacciono i cereali»

«Ma a TaeTae sì, così quando facciamo un altro pigiama party può mangiarli a colazione!» l'uscita di suo figlio lo sconvolse leggermente, ma lo fece arrivare anche ad una consapevolezza: a Minho non dispiaceva avere Taehyung in giro per casa e tanto meno non gli dispiaceva se il maggiore si fermasse a dormire da lui.

«Quindi se TaeTae si ferma a dormire a casa nostra tu non ti arrabbi?» voleva e doveva tastare il terreno: se in un futuro ci sarebbe stata una probabile convivenza tra i due, Jungkook voleva almeno sapere cosa ne pensasse suo figlio a riguardo.

«No appa! Io voglio tanto bene a TaeTae» il cuore di Jungkook si sciolse a quella frase; suo figlio in qualche modo lo stava accettando.

«Oh sono contento tesoro...ora però andiamo alla cassa che poi tu devi andare dalla nonna e io a lavoro»

«Va bene appa, ma li prendiamo i cereali?»

«Sì amore li prendiamo»

***

Quel giorno la concentrazione di Jungkook non ne voleva proprio sapere del lavoro. Il capo di reparto lo aveva richiamato più volte perché aveva sbagliato il conteggio di alcune entrate monetarie in azienda e questo – in futuro – avrebbe causato una chiusura dei conti errata a fine dell'anno.

«Mi scusi signore, adempirò meglio al mio lavoro»

«Jeon lei è uno dei miei migliori impiegati e mi aspetto solo il meglio da lei»

«C-Certo signore. Entro giornata i conteggi saranno corretti» si inchinò in segno di scuse congedando poi il proprio capo.

Si lasciò cadere sulla propria sedia con un sonoro sbuffo «Vediamo di risolvere al più presto tutto questo casino» parlò da solo mentre apriva dal proprio portatile il file Excel con tutti i mastri presenti in esso.

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora