CAPITOLO QUARANTAQUATTRO

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I discorsi in corsivo sono avvenuti nel passato.

La cena era stata così imbarazzante che anche il piccolo Minho si accorse che ci fosse qualcosa che non andasse tra il suo papà e Taehyung: i due non si erano rivolti la parola neanche per mezzo secondo, neanche l'ombra dei loro soliti sguardi e sorrisini.

A termine del pasto - più veloce del solito - i due ragazzi si erano divisi i compiti: Taehyung avrebbe fatto lavare i denti a Minho per poi metterlo a letto, mentre Jungkook si sarebbe occupato di lavare i piatti e sistemare la cucina.

Per tutto il tempo il moro aveva rimuginato su l'accaduto successo tra lui e il maggiore, e più ci pensava e più credeva di dover trovare al più presto una soluzione per farsi perdonare.

Stava salendo le scale per arrivare alle camere quando la sua attenzione venne catturata dalla letterina che Minho aveva scritto per Babbo Natale.

Leggerla ora o leggerla in seguito non avrebbe portato a nessun cambiamento no?

Scese quindi di nuovo le scale e si diresse verso l'albero. Prese la busta e se la rigirò tra le mani: Minho aveva riempito l'intero foglio di stelline colorate, rendendo quella letterina ancora più bella.

Iniziò a leggere il contenuto di essa mettendoci però più del previsto: nonostante Minho avesse imparato a scrivere, doveva ancora migliorare la propria calligrafia.

Una frase però gli saltò all'occhio e gli fece venire gli occhi lucidi.

"Vorrei anche che TaeTae diventi il mio secondo papà"

L'emozione e la sorpresa erano così grandi che il moro dovette sedersi sul divano o sarebbe caduto con il sedere per terra.

Minho voleva Taehyung nella sua vita. Lo voleva come papà.

Inevitabilmente Jungkook iniziò a piangere; copiose lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi mentre continuava a leggere quella frase.

Pianse per la gioia del momento, ma pianse anche per rabbia e frustrazione: se avesse continuato con tutti quei segreti Taehyung non sarebbe rimasto ancora per molto nella loro vita. Magari in quella del piccolo sì, ma come insegnante.

Minho ho giurato su me stesso che ti avrei reso il bambino più felice di questa terra, e giuro che lo farò, potrai chiamare Taehyung papà in un futuro non troppo lontano.

Con quel pensiero si era asciugato di fretta le lacrime per poi alzarsi dal divano e dirigersi nuovamente al piano superiore.

Si stava incamminando verso la propria camera dove avrebbe visto i suoi due amori nel lettone a coccolarsi, ma al contrario delle sue aspettative notò che la luce della cameretta di suo figlio fosse accesa: Minho quella sera avrebbe dormito in camera sua dopo diverse notti.

Si accostò appena - quasi nascondendosi - alla porta per sentire suo figlio e Taehyung parlare.

«TaeTae secondo te Babbo Natale vedrà la mia letterina?» il piccolo si trovava seduto in grembo al maggiore che - con la schiena appoggiata alla testiera del letto - gli passava dolcemente le dita in quella piccola e adorabile ciotolina di capelli.

«Ne sono più che certo tesoro. Scommetto anche che sei stato uno dei bimbi più bravi quest'anno» il maggiore si lasciava stringere dalla piccole braccina del bimbo e, ancora una volta, Taehyung sentì quello strano calore all'interno del suo petto, la stessa sensazione avuta mentre addobbava l'albero insieme al piccolo.

«Davvero!?»

«Tu lo sai che non dico le bugie Minho»

Inaspettatamente Minho alzò poi di scatto la testa e - sporgendosi leggermente in avanti - schioccò un tenero e dolce bacio sulla guancia sinistra di Taehyung «Ti voglio tanto bene TaeTae»

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora