CAPITOLO NOVE

3K 231 66
                                    

Il resto della giornata passò nella tranquillità più totale con i bimbi che mostravano entusiasti i loro lavoretti e le altre vasche piene di pesciolini da visitare.

I due ragazzi però non riuscirono a parlare del bacio che si erano scambiati. Taehyung – se ci pensava – riusciva a sentire ancora quei due bellissimi cuscinetti sulle sue labbra e il loro dolce sapore. Per Jungkook, invece, erano proprio come se le era immaginate: morbide e dolci come la miglior fragola appena raccolta.

Si trovavano ora in macchina di quest'ultimo; erano da poco tornati a scuola per consegnare ogni bimbo al proprio genitore e Jungkook si era offerto di dare a Taehyung un passaggio verso casa. Il tragitto fu molto silenzioso, guidato solamente dai leggeri sbuffi mandati dal piccolo nasino di Minho che nel frattempo si era addormentato stanco morto sul seggiolino.

Arrivati davanti a casa del maggiore nessuno dei due osò fiatare fino a quando quest'ultimo non si girò verso Jungkook con un dolce sorriso sul volto «Grazie mille per tutto e per il passaggio Jungkook»

«Di niente, questo ed altro per te»

Taehyung stava per uscire dall'auto quando gli tornò in mente l'invito di Jimin così, con un po' di esitazione, domandò «Senti Jungkook...il mio vicino di casa, e amico, voleva festeggiare questo venerdì sera la promozione del marito e mi ha invitato. Ovviamente l'invito è esteso anche per te, andremmo a bere in un locale penso. Se vuoi venire, sei ben accetto...»

Il minore rifletté qualche attimo prima di rispondere; attimi che tennero Taehyung sulle spine «Penso...sì, penso che si possa fare. In quale locale andiamo? Così possiamo andare assieme» domandò curioso, ma ricevette un no come risposta perché neanche Taehyung sapeva il locale. Jimin gli aveva detto che sarebbero andati in un locale aperto da poco e che sarebbero andati tutti con la macchina di Yoongi per fare prima.

Una volta accordati sull'orario e tutto, Taehyung decise di andare, non prima di aver lasciato un piccolo bacio sulla guancia di Jungkook e una carezza sulla testolina di Minho.

***

Appena chiuse la porta alle sue spalle, Taehyung.

 si diresse verso la grande finestra del salotto che dava sul vialetto di casa. Scostò leggermente la grande tenda blu e, senza farsi notare, guardò il Mercedes nero di Jungkook fare retromarcia e immettersi sulla strada principale per poi sfrecciare via.

Solo quando fu certo che se ne fosse andato si permise di lanciare un urlo poco virile, simile a quello di una ragazzina alle prese con la sua prima cotta che – da brava ragazzina quale era – non attese neanche mezzo secondo prima di raccontare tutto al suo caro amico Jimin. Uscì quindi di casa e percorse quei miseri metri che separavano casa sua da quella del suo amico.

Una volta davanti alla porta bussò due volte prima che il viso solare di Jimin gli apparve davanti «Ciao Tae, di cosa hai bisogno?»

«Di una nostra serata Jimin. Devo raccontarti una cosa importante» non aspettò neanche una risposta da parte dell'amico che Taehyung si fiondò in casa. Appena varcata la soglia notò anche la figura di Yoongi che si sedeva sul divano con una bottiglia di birra in una mano e nell'altra una ciotola piena di patatine. Notò anche la televisione accesa e subito pensò di aver interrotto una loro serata.

«Oddio scusate, ho interrotto qualcosa?» domandò leggermente imbarazzato.

Jimin prima di rivolgersi all'amico con un caldo sorriso, lanciò un'occhiataccia al marito che la diceva lunga su quanto fosse accaduto prima dell'arrivo di Taehyung «Tranquillo Tae non disturbi proprio nulla. Non avrei fatto niente di speciale dato che qualcuno – disse marcando bene la parola – ha avuto l'intenzione di mettermi in secondo piano per vedere una stupida partita di calcio»

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora