Sfortunatamente o fortunatamente la signora Kang non aveva comprato nessun biscotto, ma questo non aveva compromesso i ricavi ottenuti dalla vendita di quest'ultimi e di altri dolci.
I ricavi della vendita guadagnati sarebbero stati abbastanza per attuare le migliorie all'interno della scuola, e di questo Taehyung ne era più che entusiasta: lui voleva solo il meglio per le sue care bestioline.
Per festeggiare il bottino, alcune colleghe del maggiore avevano deciso di ordinare delle pizze per mangiare assieme e i due ragazzi accettarono più che volentieri l'invito, troppo stanchi per avere anche solo le forze per cucinarsi del ramen istantaneo.
Durante la cena Jungkook scoprì che anche il resto del personale era di una bontà e dolcezza unica e il moro fu più che contento di sapere che le colleghe del maggiore non vedessero quest'ultimo diversamente solo perché dotato di gusti e modi ben differenti dalla massa.
Anche il ritorno a casa fu piacevole e silenzioso, accompagnato solamente dalle note di una canzone natalizia trasmessa alla radio. Entrambi i ragazzi erano felici, e uno tra i due sperò che questa atmosfera di allegria durasse se non per sempre, almeno il più possibile.
Quando tornarono a casa Jeon, Taehyung fu il primo a parlare dei due dopo attimi di silenzio «Vado a farmi la doccia per primo se non ti scoccia. Evidentemente l'attività di decorare i biscotti con i bimbi non è stata una delle mie migliori scelte» ridacchiò poi mentre si toccava le punte dei capelli - ora di un rosso fuoco - sentendole secce e dure al tatto: la glassa dei biscotti gli era arrivata fino ai capelli e si era seccata su di essi.
Jungkook seguì la sua risata prima di proferire parola «Certo vai tranquillo, io intanto chiamo Minho per dargli la buonanotte»
Una volta ottenuto il consenso, Taehyung si avviò per le scale lasciando Jungkook alla sua chiamata. Minho, infatti, aveva preferito passare il pomeriggio con i suoi nonni per poi fermarsi a dormire da loro, consapevole - nonostante la sua tenera età - che il suo appa e Taehyung avessero litigato e che magari non avrebbero avuto tempo né per lui né per le coccole.
Per Minho quelle coccole erano fondamentali, soprattutto quelle del suo insegnante preferito. Erano un modo per sentirsi più vicino al maggiore, come se Taehyung fosse già il suo papà. E quando poi le coccole arrivavano sia dal suo papà che dal suo TaeTae, Minho si sentiva il bimbo più felice di questa terra.
«Pronto? Chi è? Nonna chi è?» la piccola voce di Minho arrivò alle orecchie di Jungkook, facendogli spuntare un dolce sorriso sulle labbra fini.
«Amore sono papà. Non mi riconosci?» domandò il moro fintamente offeso.
Nel sentire quella voce la gioia e la contentezza del pargolo aumentarono a dismisura: nonostante amasse stare con i suoi nonni sentiva e percepiva la mancanza del suo papà «Appa, appa sei tu!»
«Certo che sono io amore, chi dovrei essere secondo te?»
«Magari era TaeTae...» sussurrò debolmente il piccolo: gli mancava anche il suo TaeTae.
«Volevi parlare con TaeTae?»
«Voglio parlare con tutti e due» la voce del piccolo aveva cambiato tonalità: era triste e vuota «Perché non c'è TaeTae? N-Non vuole parlare con me?»
Jungkook riuscì a sentire dal telefono suo figlio tirare su con il naso, segno che stesse per piangere.
«Amore non piangere okay? TaeTae è solamente andato a farsi la doccia, ti prometto che domani mattina parlerai anche con lui va bene?» Jungkook provò a consolarlo con voce dolce nella speranza di ottenere il risultato sperato.
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Rainbow Teacher || KookV
Fanfiction[COMPLETA E CARTACEO DISPONIBILE SU AMAZON] A volte si pensa che il primo amore possa essere quello giusto, quella persona con la quale vorresti passare il resto della tua vita. La pensava in questo modo anche Jungkook fino a quando non incontrò Tae...