CAPITOLO SESSANTASEI

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Lo scrivo lo stesso anche se penso che ormai - arrivati quasi al termine della storia - sappiate il mio modo di scrivere. I discorsi in corsivo avvengono nel passato.
Buona lettura ♡

5 anni fa...

«Congratulazioni signori...è un bellissimo maschietto!» esclamò con un dolce sorriso in volto l'ostetrica nel momento in cui porse a Jungkook il nascituro avvolto in un telino color azzurro cielo.

Il moro aveva il cuore che scalpitava in pieno petto dalla gioia alla vista di quel tenero fagottino «O-Oddio...ma sei meraviglioso» parlò con la voce che si incrinava sempre di più a causa delle lacrime copiose che avevano preso a scendere imperterrite dai suoi occhi.

Era diventato padre.

«È uguale a te Jungkook» mormorò con tono flebile Seoyun mentre guardava con sguardo stanco e affaticato il pargoletto; ed in effetti aveva più che ragione: quel bimbo era la copia spiaccicata di Jungkook, se non per il colore degli occhi, simili a quelli della madre.

Durante il parto si erano verificate delle piccole interferenze che aveva fatto stare sia Jungkook che Seoyun sulle spine: il piccolo durante l'uscita era rimasto con il cordone ombelicale attorcigliato intorno al collo, non permettendogli così la corretta respirazione e, con il passare dei minuti, sarebbe poi morto soffocato.

Tutto sommato le cose però si erano risolte nel migliore dei modi, operando con un cesario d'urgenza Seoyun e procurandogli - di conseguenza - una piccolissima cicatrice all'altezza del pube, ma il bimbo stava bene. Lo avevano preso in tempo.

Quando Jungkook vide la ragazza preoccuparsi del suo stesso figlio, vederla insistere per fargli il cesario, pensò che forse - dopo tutto - fosse rimasta una parte umana nell'animo di Seoyun; una parte che la spingesse a rimanere con loro e di non abbandonare Jungkook ed un bambino appena nato. Dovette però ricredersi quando con le proprie orecchie riuscì a sentire uno sbuffo da parte della ragazza susseguito dalle sue parole «Grazie a Dio questo incubo è finito»

La voce cordiale dell'infermiera che si era occupata di pulire il pargoletto fu in grado di farlo allontanare da quel brutto ricordo «Come lo vogliamo chiamare questo bel bambino?»

Jungkook non ebbe neanche il bisogno di pensarci più del dovuto: quella lunga chiacchierata avuta mesi prima con Lisa gli era stata più che necessaria; la sua migliore amica aveva ragione «Minho, Jeon Minho»

Era arrivato il momento che smettesse di crogiolarsi nel dolore che l'assenza di Seoyun gli avrebbe causato: sarebbe stato estremamente difficile, lo sapeva, ma ora che suo figlio era nato era giusto che dedicasse ogni attimo della sua vita a quella piccola creaturina, donandogli tutto l'amore e le attenzioni di cui necessitava.

«Benvenuto al mondo amore mio»

***

4 anni e 2 mesi fa...

Erano passati esattamente dieci mesi da quando Minho era venuto al mondo; dieci mesi da quando Seoyun aveva fatto i bagagli e se ne era andata via dalla vita di Jungkook e del piccolo.

Minho cresceva forte ed in salute, riempendo le giornate di Jungkook di una felicità che non pensava di poter trovare in vita sua. L'emozione provata la prima volta in cui si era portato al petto il capo del proprio figlio, e sentire la manina cicciottella di Minho posarsi in un gesto di sicurezza sul suo petto nudo mentre lo cullava per tutta la stanza, fu abbastanza da farlo emozionare e piangere allo stesso tempo.

Ma la cosa che sorprese più di il moro, fu quella di riuscire a gestire e crescere da solo un bimbo di pochi mesi; dandogli tutto quello di cui necessitava e tutto l'amore di cui aveva bisogno.

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora